Non è l’ennesima pretesa dei radicali ma quanto stabilito dalla sentenza n.300 del 12 aprile 2007 del Consiglio di Giustizia Amministrativa recentemente pubblicata. Proprio così: il difensore civico non può essere nominato senza valutare comparativamente la documentazione di tutti i candidati.
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I giudici a seguito di un esposto di un cittadino siciliano hanno ritenuto che il Consiglio Comunale o Provinciale, aggiunge Pipi che preannuncia volontà dei Radicali di replicare anche per la Provincia l’iniziativa sul Difensore Civico, nella scelta tra più concorrenti deve prendere in considerazione i titoli elencati nel curriculum di ogni candidato al fine di vagliarne la preparazione, l’esperienza e la competenza giuridico-amministrativa per (dice la sentenza) “garantire l’indipendenza, l’obiettività e l’equilibrio di giudizio” del difensore civico.
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Per i giudici la scelta del Consiglio comunale, come da tempo chiede l’esponente radicale Pietro Pipi, va motivata nel rispetto dei principi del buon andamento ed imparzialità della PA stabiliti in primis dall’art. 97 della Costituzione. La sentenza è molto chiara su un punto: la procedura selettiva va adottata sempre anche se non è esplicitamente prevista dallo Statuto.
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“Noi siamo e continueremo a batterci per l’introduzione dell’elezione diretta ma nel mentre pretendiamo che l’elezione avvenga rispettando almeno la forma imposta dall’impianto normativo vigente.”
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E’ importante che il Presidente Roldo sappia che come garante della legalità dei lavori del Consiglio Comunale è sempre lui il nostro interlocutore privilegiato e quindi eventuale destinatario di una nuova denuncia se la selezione comparativa non fosse avviata e resa pubblica. Oltre alla programmazione del referendum consultivo popolare per l’elezione diretta, con alcuni consiglieri d’opposizione e con esponenti dell’associazionismo dei consumatori vogliamo organizzare il 13 maggio un dibattito pubblico aperto alla cittadinanza ed in particolare ai 28 aspiranti difensore civico.
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Pipi: “ 4 gli invitati di centro-destra attesi con impazienza dai noi radicali: il Sindaco Romoli, il Presidente Roldo e i 2 forzisti che avevano sottoscritto l’appello pre-elettorale dell’associazione radicale: Obizzi e Romano. Ma qualcosa mi dice che non si faranno vedere”.