Notizie Radicali
  il giornale telematico di Radicali Italiani
  domenica 04 settembre 2005
 Direttore: Gualtiero Vecellio
Una riflessione a partire dalla vicenda Berlusconi-D’Addario

di Aldo Martorano

Le dichiarazioni di Patrizia D'Addario, la 42enne che avrebbe passato la notte del 4 novembre con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, inducono ad alcune riflessioni che nulla vogliono avere a che fare col cosiddetto "moralismo". Il fatto è di natura privata, ma fino ad un certo punto, visto che all'epoca il “Berlusca” agli occhi degli Italiani passava per un marito esemplare, accanto alla bellissima signora Veronica Lario. Il benpensante cattolico, più o meno praticante, si sentiva rassicurato dall'essere rappresentato da chi mostrava compiacenza verso la politica della Chiesa, non esitava ad appoggiare la scuola privata gestita per lo più da strutture ecclesiastiche, a mettere in ruolo insegnanti di religione che così potevano scavalcare chi invece aveva sostenuto regolari concorsi, ad intervenire contro ogni forma di eutanasia ed era disposto a barattare col Vaticano anche la legge sul Testamento biologico. Mettendoci nei suoi panni, non sappiamo quanto egli possa adesso dormire sonni tranquilli e dichiararsi ancora "entusiasta" di Berlusconi"! La notte si rigira nel letto, avendo da un lato la sua (stagionata) dolce metà, dall'altro l'immagine e i suoni, ovvero le voci che gli giungono dai giornali su un certo "ingaggio" di alcune donnine, recatesi a Villa Grazioli a rallegrare le serate con beninteso tanto di parcella, mille euro a cranio e regalino finale! Sembra che le ragazze arrivassero "a camionate", cioè stipate in automobili, almeno una decina ogni volta, per essere selezionate per una successiva riconferma. Sente, il nostro nel dormiveglia, anche l'eco di certe affermazioni, fatte da chi si vantava di saper fare l'amore "per tre ore consecutive", a settant'anni...! Tutto normale, niente di particolare!


Ma chi osserva da altra angolazione, da un punto di vista laico, non può che fare un'unica considerazione: in Italia, se "gli tira", lo spazio mediatico viene dedicato ampiamente e senza limiti. Diversamente, qualche minuto in tv, lo si riceve solo se si è prossimi, denutriti e disadratati, "a tirar le cuoia". Chi vuol far giungere ai cittadini un altro tipo di messaggio, proporre temi di vera democrazia, di laicità dello Stato e di progresso per il nostro Paese, per far sapere che c'è un'alternativa al malessere esistente, ebbene, anziché allegre serate e festini, deve, attraverso azioni nonviolente, di volta in volta rischiare la propria vita.