Apro i giornali e leggo che il Senato chiede lo stop alla RU486: a quanto pare bisogna verificare la coerenza con la 194. Poi c’è il problema del ricovero ospedaliero: c'è chi dice sì al ricovero (addio vantaggio della pillola) e chi dice no, perchĂ© ovviamente non ci può essere un ricovero coatto. Insomma, siamo un Paese senza pace. Appena si può, subito si torna alla biblica furia oscurantista: “… con dolori partorirai i figli; e verso tuo marito la tua avversione, ma lui ti dominerĂ ” (Genesi 3,16). Per i nostri parlamentari genuflessi, il giudizio di Dio è una sentenza di portata strategica: come si può permettere ad una ragazzina di abortire chimicamente, magari senza dolore? Ecco quindi il sorgere dei fondamentalisti che se ne sbattono del parere dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
Â
Il Nobel per la medicina, Luc Montagnier dice che la pillola è preferibile a un intervento chirurgico. L’opinione è prestigiosa, ma giĂ solo ascoltarla rischia di mandarci fuori strada. Fondata o infondata che sia l’opinione di Montagnier, perchĂ© mai l'acquirente di un servizio medico non può scegliere, una volta informato correttamente, cosa ritiene preferibile per sĂ© stesso? Questo è il punto. Il resto sono bubbole. Lo scienziato ha poi chiarito che "finchĂ© non c'è un sistema nervoso sviluppato l'embrione non può essere considerato un uomo, questo avviene intorno al terzo mese di gravidanza". Un commento inutile che fa cadere le braccia ai libertari e che concede ai fanatici fondamentalisti di addentrarsi in vane distinzioni mediche dove i liberali escono inevitabilmente perdenti. Ma dove sono i vari Taradash, Della Vedova, Capezzone? Non stanno dalla parte del cosiddetto Popolo della libertĂ ? O si tratta di libertĂ condizionale? Nessuno ha niente da dire?
Â
Poi giro pagina ed ecco che leggo un’altra fanfaluca: qualche imbecille propone di vietare di fumare in auto… perchĂ© distrae dalla guida. Ovviamente, trattandosi di una boiata, subito ci sono i numeri in parlamento per far passare la legge. Tutto l’articolo si basa sul tempo che si sta ad accendersi una sigaretta. Ma se uno se la fa accendere? Che succede? Multa lo stesso? E se uno è passeggero, può fumare? No, niente fumo. Allora non è per la distrazione alla guida è solo perchĂ© non si vuole che si fumi. Siamo sicuri che se lasciamo passare queste cose, alla prossima non verranno a bussare in casa per vedere se non stiamo fumando nel salotto? Se facciamo spallucce a queste cose insignificanti, prima o poi ci troveremo i carabinieri in casa nostra. Questo è il punto. Ogni giorno ci tolgono piĂą libertĂ . E’ il prezzo che ci fanno pagare per le scappatelle dei nostri rappresentanti. Loro sniffano e zac! Noi lo prendiamo in quel posto. Loro vanno a trans e zac! A noi ci tolgono qualche libertĂ .
Â
Se fosse per una semplice questione di distrazione, dovremo incominciare a vietare le minigonne perchĂ© distraggono dalla guida. In effetti giĂ nel lungomare di Trieste, a Barcola, d’estate le ragazze non possono attraversare la strada in costume da bagno, per lo stesso motivo: distraggono gli automobilisti! Il problema è che i triestini si sono abituati a queste cose. Il mese scorso un automobilista ormai esasperato dalle multe decide di usare la bicicletta. La lascia un momento fuori sul marciapiede per entrare in panetteria e quando esce, si trova una multa!! Non si può parcheggiare una bicicletta sul marciapiede. Naturalmente, non la si può neppure parcheggiare in strada perchĂ© non ha il bollo. Ma che deve fare un povero cristo? Non uscire di casa?
Â
Tornando alle sigarette, se si vuole estendere il divieto di fumo sempre e dappertutto, perché rompere le scatole agli automobilisti? La risposta è semplice: perché da questi arrivano altissimi proventi alle casse dello Stato ma anche dei Comuni e della polizia e dei carabinieri. Tra accise nei carburante, bolli, assicurazioni, multe ecc. paghiamo una barca di soldi. Ma qualcuno sa dirmi perché se uno non si mette la cintura lo si deve multare? E che senso ha, poi, che gli tolgano 5 punti della patente! A chi si mette in pericolo?
Â
Quando prenderemo coscienza che non si può condannare nessuno per “reati” senza vittima? Staderini dice che il 40% della popolazione carceraria, cioè piĂą di 20 mila persone, stanno in carcere per reati connessi con l’uso di stupefacenti. Stanno in carcere senza aver danneggiato nessuno nĂ© messo minimamente in pericolo la vita degli altri (ammesso e non concesso che abbiano messo in pericolo la loro vita). Ma com’è possibile che nessuno si sia mai ribellato a cotanta iniqua imbecillitĂ ? Senza contare che di notte si può tranquillamente viaggiare senza cinture perchĂ© tanto non si vede se uno le porta o no. Se poi uno si compra una di quelle automobili che hanno i vetri oscurati, quelli di dietro possono viaggiare senza cintura, fumare o darsi alle orge; tanto, nessuno può vederli. Non è questa una discriminazione? Se fossi un produttore di lunotti farei una pubblicitĂ in tal senso.
Â
Noi Radicali sappiamo che non è con le leggi che reprimono che si ottengono cambiamenti nel costume sociale. E’ solo con l’educazione. Ma si sa, gli italiani non possono essere educati. Possono solo essere comandati.