Notizie Radicali
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  martedì 18 marzo 2014
 Direttore: Gualtiero Vecellio
Reato di Plagio, anche il Vaticano corre i suoi rischi

di Michele Lembo

Giovedì scorso la giornata parlamentare ha visto una nuova tappa dell'esame del disegno di legge sul reato di manipolazione mentale, per il ripristino nel nostro codice del reato di plagio, con una breve votazione su una questione pregiudiziale. Questa settimana la discussione entrerà nel vivo con il dibattito generale in aula sul progetto presentato la scorsa settimana. Intanto però la discussione comincia a prendere corpo sui giornali e oggi "Il Foglio" ha pubblicato un interessante articolo di Massimo Introvigne che permette di approfondire l'argomento. Introvigne spiega che non esistono nozioni condivise nella comunità accademica sul concetto di "setta" e di "manipolazione mentale". Inoltre ribadisce che «Stati e giudici laici non possono evidentemente fare distinzioni fra i movimenti in base alle loro dottrine, o alla relazione con Chiese o religioni maggioritarie o minoritarie». Tuttavia, spiega Introvigne, il disegno di legge contro la "manipolazione mentale" approvato dalla Commissione Giustizia del Senato italiano il 4 marzo 2004 potrebbe costituire un pericolo anche per associazioni e movimenti cattolici, e ciò evidentemente preoccupa molto il giornale diretto da Giuliano Ferrara.

In giro per l'Europa in effetti non mancano i filoni di pensiero che associano il fenomeno di tipo "new age" e quelli ben più inquietanti delle "sette" con i movimenti cattolici quali l'Opus Dei e la Comunità di Sant'Egidio. In Spagna esiste ad esempio una norma contro "la alterazione o il controllo della personalità" (art. 515, n. 3) ed esistono movimenti d'opinione che accusano l'Opus Dei di usare la "alterazione o controllo della personalità". Recentemente gli stessi attacchi hanno interessato anche i Legionari di Cristo. In Francia, riferisce ancora Introvigne, il rapporto parlamentare del 1996 Les Sectes en France contiene una lista di 172 "sette pericolose" in cui figurano gruppi cattolici tra cui l'Office Culturel de Cluny. Il rapporto parlamentare belga sulle "sette" del 1997, influenzato da quello francese, ha in appendice una lista di "sette pericolose" accusate di praticare la "manipolazione mentale" che comprende la Comunità di Sant'Egidio, l'Opus Dei, il Rinnovamento nello Spirito e l'Opera. Negli Stati Uniti la categoria di "manipolazione mentale" non è accettata dalla giurisprudenza maggioritaria, ma le associazioni anti-sette private (in contatto con quelle europee) come l'American Family Foundation (AFF) includono nelle loro pubblicazioni dove si parla di gruppi che praticherebbero la "manipolazione mentale" comunità del Rinnovamento nello Spirito, l'Opus Dei e i Legionari di Cristo.

Introvigne aggiunge tra l'altro che sebbene «nella nostra memoria collettiva la sentenza della Corte Costituzionale del 1981 che ha eliminato il reato di plagio è collegata al caso del filosofo comunista Aldo Braibanti, in realtà la sentenza non è intervenuta sul caso Braibanti, ma su quello del sacerdote cattolico carismatico don Emilio Grasso accusato da alcuni genitori di "plagiare" i figli». Al di là della distinzione tra memoria collettiva e verità storica che ha il suo indiscutibile peso, il reato di plagio, secondo anche quanto affermava Marco Pannella nel 1969 commentando la vicenda processuale di Aldo Braibanti, «diventa sempre più necessario per inquadrare la zona in cui "lo spirito " e "le anime" vengono imbastigliate, corrotte, possedute dal demonio moderno». In questo senso la reintroduzione del reato di plagio, sebbene possa apparire come un rimedio a quelle che sono delle vere e proprie aberrazioni della fede e della religiosità, tuttavia ripropone uno schema del linguaggio, della discussione, dello scambio di opinione che nulla ha a che fare con la discussione libera che è uno dei fondamenti della vita e della società moderna. (m.l.)