L’iniziativa di Marco Pannella che si è sviluppata grazie all'ottimo lavoro di un deputato della Margherita, Roberto Giachetti, ha avuto il merito di creare un dibattito che è arrivato fino in parlamento dove i deputati hanno discusso, in mezzo al “bianco Natale”, di quel che si può fare per le carceri (e di conseguenza per i carcerati) che versano in condizioni infami per la sesta economia del pianeta. È stato un fatto di grande rilevanza: il Parlamento che si riunisce nonostante le festività , e nonostante la convocazione impossibile del Presidente della Camera Casini alle 9 e mezza del mattino del 27 Dicembre.
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Ciò non di meno, in parlamento si contano circa 120 deputati. Tuttavia tutti hanno fatto a gara per ridicolizzare l'evento sottolineando che i parlamentari presenti in aula fossero “soltanto” il 58% di quanti avevano richiesto la seduta. Qualche imbecille si è spinto addirittura in un rovesciamento della situazione sommergendoci in una logica di mondo che gira alla rovescia e accusando nientemeno la Rosa nel Pugno di voler illudere i detenuti o di voler perfino farsi pubblicità sulla loro pelle.
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Ma, lasciando da parte gli imbecilli, dov’erano i nostri candidati al governo del Paese? Ebbene, in questa desolata circostanza i due candidati alla Presidenza del Consiglio erano, manco a dirlo, latitanti. Berlusconi, che all’inizio si era espresso positivamente all'idea di amnistia, è stato poi prontamente azzittito probabilmente dalla Lega che per racimolare voti deve cavalcare il più bieco giustizialismo. Dall’altra parte c’è Romano Prodi che, invece, appare più tormentato. Incerto tra l’inattività politica più sconfortante e la tenacia caparbietà nella messa al bando della Rosa nel Pugno, il professore continua a ignorare l'offerta dei rosapugnisti, accogliendo e forse anche gradendo, invece, ricatti da tutti: comunisti, democristiani, ecc…
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Ha ragione Boselli quando dice che una tale presunzione e arroganza è possibile soltanto se si pensa di aver già vinto e che radicali e socialisti siano superflui o addirittura inutili alla politica italiana ed alla vittoria della sinistra alle prossime elezioni. Ma anche se così fosse, non si può sbeffeggiare l'iniziativa parlamentare sull’amnistia, sputando in faccia a migliaia di detenuti. Un’iniziativa presa a difesa di cittadini privi o quasi di assistenza sanitaria, ammassati in posti decrepiti ed insalubri, in attesa di giudizio da mesi. E non si può farlo mentre si è in vacanza e irridendo i parlamentari che invece si sono recati alla Camera.
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Sia Berlusconi, sia Prodi si sono mostrati per quel che realmente sono: una coppia di figuri buffi e bisognosi (come il tossico della sua dose) di quella fetta quotidiana di idolatria, di ammirazione e di devozione che soltanto scelte schiere di arroganti circonvenuti possono assicurare a boriosi mascalzoni del loro rango. Perciò non c’è niente da fare per la Rosa nel Pugno. Anzi, per dirla in francese, non si può fare un c… Del resto, per Berlusconi e Prodi, in questa circostanza il gatto e la volpe, siamo soltanto la cosa nel pugno.