Notizie Radicali
  il giornale telematico di Radicali Italiani
  giovedì 09 marzo 2006
 Direttore: Gualtiero Vecellio
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Se esistesse coerenza e dignità politica, le donne e gli uomini dei riformatori-liberali dovrebbero denunciare la colossale bufala che gli è stata propinata decidendo di non accettare nemmeno una candidatura nella Casa della Libertà. Questo significa fare una battaglia politica per il rispetto agli accordi originali (ma si sa che per il Cavaliere i contratti sono solo pezzi di carta da esibire). Purtroppo ciò è lungi da avvenire e ci si nasconde dietro il dito della battaglia che si farà in seguito al parlamento e in Forza Italia per difendere i valori liberali, liberisti e radicali. Anche se per Rosa nel Pugno potrà essere un occasione ulteriore per catturare chi aveva qualche illusione sulle possibilità liberali della CDL, sarebbe stato importante ed innovativo nel panorama politico italiano, intraprendere una battaglia anche nella CDL per le opzioni liberali speculare alle quotidiane reiterate grida ed atti che la RNP fa nel centro-sinistra e a Prodi per valorizzare il proprio contenuto all'interno della coalizione. Ma i Riformatori Liberali sembrano essersi immedesimati nel ruolo dei salmoni: l'importante è che uno almeno arrivi alla fonte per la riproduzione. Però ciò vuol dire anche dimenticare quell'essenza radicale che di fronte alla tracotanza del potere in tutte le sue forme ha sempre risposto, risponde e continuerà a rispondere con la lotta gandhiana anche a costo del proprio personale svantaggio. Rocco Santoro

 

Pannella, mi spiace ma non sei credibile, gli opportunisti si possono nascondere alle masse beote ma la cultura avanza anche in Italia. Come puoi pensare che non compaia il vilipendio al tuo elettore quando si rende conto che puoi vincere solo prostituendoti ai comunisti portatrici di idee leniniste? Come non vedere che la politica è un imbroglio di poveracci che si vogliono arricchire senza nulla sapere di scienza, società e economia e che solo Berlusca ricco saggio razionale gestore di imprese può risolvere gli inciuci di politici che farebbero fallire una tabaccheria di campagna, figuriamoci l'Italia? E la Bonino che offende da comare un Presidente del consiglio che ha fatto più sagge riforme dei precedenti n governi? Basta comari e comare. Nessuna idea, solo calunnie becere, ma ce l'hai un cervello per capire cose ovvie? Ti prego non farmi più chiamare dalle tue brave ragazze che chiedono elemosine, c'è gia il vaticano specialista e malefacente, ti vuoi allineare? Un abbraccio, Fausto Orazi

 

Ciao, non riesco a prendere la linea a Radio Radicale per esprimere il mio voto e le mie motivazioni, ma tanto mi sento un fiume in piena e perciò 40 secondi non mi basterebbero. Vi scrivo per questo. Una delle cose dette da Berlusconi, che mi fanno più arrabbiare è questa: “Io mi chiedo sempre, prima di promulgare una legge: Ma gli italiani con questa legge saranno più liberi o meno liberi? E se la risposta è meno liberi, allora la contrasto.” Ah sì?E la legge contro la fecondazione assistita e contro la ricerca scientifica fatta per imbonirsi il Vaticano che costringe i suoi amati compatrioti ad andare all’estero per fare quello che qui è vietato? E la botta alla ricerca scientifica che ci porta fuori dal resto del mondo allineandoci al Costa Rica? E il tentativo sotterraneo di far fuori la 194 perché ufficialmente tutti dicono che no, la legge sull’aborto non si tocca, però negli ospedali non si assumono i medici non obiettori? Come, ho saputo, all’Ospedale Ni Guarda, che è a Milano e non a Caltanissetta, sono 20 anni che non si assume un ginecologo che pratichi l’interruzione di gravidanza!  E il divorzio breve fermato dai suoi amici della maggioranza in quanto amanti della Famiglia che poi sono per una buona parte divorziati e padri di figli nati da donne diverse, a cominciare dal presidente della camera Pierfer Casini? E a proposito di quanto amano i giovani, hanno pensato bene di fare una legge, detta - con rispetto parlando - contro la droga, la quale manderebbe in comunità  i ragazzi trovati in possesso di una minima quantità di cannabis e, se questi non si “pentono” li mandano in carcere come se fossero efferati delinquenti. Un domani ci alzeremo e siccome magari sarà proibito il cacao costruiranno nuovi gulag per i cittadini “pericolosi”. Non male, eh?

Mi spiace solo che alcuni radicali si candidino in Forza Italia elemosinando qualche posto in parlamento per arginare… indovina chi? Diliberto? Paolo Cento? Qualche estremista noglobal? Nooo… per arginare la Rosa nel Pugno! I loro ex compagni! Vergogna Della Vedova e Taradash.

Tuttavia dall’altra parte non si scherza mica. Fassino candida un cognome (Craxi) in nome dell’”Unità Socialista” contro chi? Forse contro De Michelis o la Moroni che stanno a destra? Nooo… Troppo facile! Contro la Rosa nel Pugno, perché tanto prima o poi socialisti e radicali si divideranno così lui (parole di Piero) dialogherà finalmente di nuovo solo con i socialisti di Boselli. Ma cos’hanno questi radicali che, piccoli come sono, fanno paura a tutti? Farebbe voglia che prendessero tanti voti almeno per vedere se sono così distruttivi per il paese.

Poi, quando ascolto D’Alema mi cadono le braccia. E’ proprio il prototipo del vecchio funzionario di partito che, sepolto dalle ideologie inadeguate e fuori dalla realtà, arranca su tutto. Fumoso, rissoso, vanitoso e permaloso. Non guardo quasi più la televisione perché ho problemi intestinali e non voglio infierire, tuttavia l’ho visto giorni fa a Matrix con Fini e ha fatto proprio una figura barbina. Ha detto cose vecchie, trite e ritrite. Durante una notte, poi, ho sentito su Radio Radicale un intervento di Prodi fatto nel corso della campagna elettorale di 10 anni fa e, se non fosse che la voce era di Prodi e non di D’Alema, mi sarei confusa  perché diceva esattamente le stesse cose a distanza di 10 anni: fra l’altro che la sola novità sarebbe l’Ulivo! Non ci sono idee, vivono di rendita, di demagogia (vedi sempre il D’Alema che  prende posizione con aria seria e compunta dicendo che ciò che lo divide dalla Bonino non è la laicità, ma l’articolo 18 che la cattivona vorrebbe abrogare! E impedisce di far sapere che gli ammortizzatori sociali proposti da Bonino e dalla Rosa nel Pugno toglierebbero qualche soldo alla FIAT e ad altri privilegiati e sarebbero un diritto per tutti i lavoratori. Difendere il lavoratore e non il posto di lavoro). Si nutrono di falsità (Bertinotti dice che la Bolkestein era contro i lavoratori! Chissà se i lavoratori sono anche consumatori o no? Chissà se un servizio pagato meno gli farebbe schifo?).  Purtroppo  distorcono e frammentano le situazioni sociali a proprio uso e consumo. Non sanno che fare, però siccome in Italia la democrazia è un optional a intermittenza, allora si fa fuori chi le idee ce le avrebbe, mistificandone l’immagine; infatti se uno non ascoltasse anche “Radio Radicale” non conoscerebbe le posizioni dei Radicali dai giornali e dalla televisione, oppure le conoscerebbe talmente distorte che, nauseato, penserebbe che sono deliranti. Un respiro lungo giunge invece dalla Rosa nel pugno che, grazie alla responsabilità dei suoi dirigenti, continua nella sua strada fatta di senso della realtà, di ricerca di legalità, di risposta all’invadenza dei gerarchi vaticani, di azione di rinnovamento che questo paese agogna. Mentre in Italia la politica si azzuffa per beneficiare delle indulgenze plenarie di Benedetto XVI il resto del mondo che ci circonda va avanti con spirito laico. E noi laici italiani chi diavolo ci rappresenterà? Ivana Morena Piovesan

 

Non so se è capitato ad altri radicali come me (siano essi di qua o di la) , ma leggendo in vari blog e ascoltando determinati discorsi ho notato che “rosapugnante” o “salmone” è diventata un ‘offesa, in pratica un qualcosa da cui prendere le distanze. Ovvero, si usano queste definizioni per offendere. Capisco sempre più che stavolta a destra e sinistra ci temono più di
altre volte. Ed è un bene , ecco perché agli amici della RnP sportivamente auguro di fare il culetto nero all’Unione , come spero da Salmone di fare il culetto nero a qualcuno nella CdL, perché in questo momento trattano lo schieramento radicale nelle due coalizioni come
fattore virulento da cui star lontani. Ogni giorno farò capire ai signori di sinistra e di destra quanto sia importante definirsi RADICALI rivendicando la nostra unica radice. Anche se ora divisi, rimarremo per sempre RADICALI e se certa politica dei due schieramenti vuole
ridurci al mutismo e alla rassegnazione non sa davvero con chi avrà a che fare. Ci temono, stavolta più di altre volte perché il vento è cambiato. Nilo Di Stefano

 

Mi sbaglierò, ma ho la netta sensazione che, con gli argomenti di queste ultime ore, uscite da autorevole bocche del centro-sinistra (mi sembra più sinistra che centro, devo essere sincera), l'Unione le perderà, le prossime elezioni. Le tematiche affrontate dai tanti esponenti di tale coalizione sono vecchie di almeno 20 anni! Si vantano del loro antiamericanismo e usano sempre le stesse identiche frasi imparate a memoria, ma che infastidiscono quegli elettori liberali e riformisti, come mi ritengo io, che il prossimo 9 aprile si presenteranno al seggio, entreranno in cabina con la scheda elettorale e vi apporranno sopra un disegnino, perché no, una rosa, e poi andranno a fare un gita al mare, sapendo benissimo che tornerà a vincere il cavaliere, non perché ha dalla sua le TV, o il Presidente americano, ma perché i signori dell'Unione non sanno neppure cos'è il rinnovamento, visto che l'unica forza politica che poteva veramente proporlo ( i radicali della Rosa del Pugno e tutti i loro amici), sono stati tenuti in disparte da una visione cattocomunista, che i signori del solito centro- sinistra continuano a proporre. Cordialmente Lara Zinci

 

Ho letto una e-mail nella vostra posta. Mi chiedo: si rendono conto gli italiani di quanto possa essere destabilizzante il costante attacco della magistratura a Berlusconi? Dove arriveremo se i giudici potranno condizionare l'operato del Governo? Si sente sempre parlare dell'indipendenza della magistratura, ma quella della politica, dall'interferenza dei giudici, non conta? E condizionare la politica, non è l'aspirazione a cui mira la magistratura, bensì è ciò che quest'ultima già sta attuando da anni. La riforma della giustizia, spetta al parlamento o alla magistratura? Fare le leggi, qualsiasi legge, spetta al parlamento o alla magistratura? I giudici devono solo applicarle le leggi, non hanno diritto di eccepire alcunché. Il solo fatto che esista un'associazione nazionale dei magistrati è cosa surreale. Riccardo Tallarico

 

Come la mette Pannella con la sua dichiarazione del 16 Aprile 2005 a “Radio Radicale”?: "Se Prodi andasse al potere abbandonerei subito il nostro Paese". Da un ex Radicale. Renato Bozzini

 

Non so per quale ragione i DS non abbiano ricandidato il sen. De Benedetti e può essere che sia stata una Sua scelta. Se fosse, invece, un'esclusione decisa per cercare di non avere tra i banchi del Senato una voce intelligente e libera come la Sua allora sarebbe un fatto grave e preoccupante. Mi spiace che nel prossimo Parlamento manchi una persona capace di analisi e proposta e appartenente ad una cultura liberal-riformista già così poco rappresentata. Manlio Rizzo

 

Da quando hai (avete) deciso di schierarvi...contro voi stessi, andando a confondervi con l'ammucchiata (è veramente un eufemismo definirla unione) confusa a sinistra, ne hai assunto anche i toni, il vocabolo, il pensiero. Si fa fatica a riconoscerti. Converrai che quando per esprimere un pensiero ci si dilunga ed arrampica su concetti astrusi è perché, intimamente, ci si rende conto della illogicità di quanto si cerca di affermare. Questo è quello che appare leggendo questo tua ultima "supplica". Ma come pensi di poter coabitare con compagni che non vi possono tollerare: PDCI, VERDI, UDEUR, ed anche RIFONDAZIONE (che sta apparentemente quieta, ma solo per opportunismo del momento). E poi con RUTELLI che conosci fin troppo bene. Infine, appare quanto mai desolante che ora, senza esprimerlo chiaramente, ma in maniera comunque evidente, stai cercando di screditare quelli che non puoi certo definire "trasformisti" e che in tutta coerenza e coraggio, non hanno ritenuto di rimangiarsi tutto e...mendicare nelle "liste d'attesa", fuori dalla porta, col cappello in mano, come state facendo con commensali che...non vi rivolgono neppure il saluto, quali foste degli appestati! Caro Marco, sei un grande ma attenzione a non esagerare e per smania di protagonismo e di singolarità di ritrovarti a fare l'ennesimo mestiere nuovo: "Caronte, il taxista". Con simpatia e preoccupazione. Rinaldo Sorgenti

 

Stanotte ho visto Ballarò. Poi sono andato su internet sul sito dei riformatori liberali. Poi mi arriva la news letter mentre sono ancora sveglio e on-line. In realtà stasera volevo/dovevo andare ad una riunone della rosa nel pugno a firenze, ove vivo, ma ho "saltato". Volevo dire una cosa: sono un poco preoccupato per la moderatezza con cui utlimamente la RnP tratta le questioni di economia. Credo infatti che la svolta verso sinistra dei radicali e la confluenza nella rosa nel pugno ci abbiano lascaito orfani di uno degli elementi più importanti del movimento radicale: Della Vedova. Non parlo del piano umano (non lo conosco) ma su quello delle idee, dei contenuti Insieme alle battaglie sulla laicità, sulla libertà di ricerca scientifica, sulla scuola pubblica, sull'antriporibizionaismo, credo che dovrebbe avere un ruolo di primissimo piano quella sulla liberalizzazione dell'economia. Senza considerare questo campo, l'espressione "rivoluzione liberale" mi pare svuotata, almeno in parte. Mi sono appena ascoltato gli spot di emma e di boselli sul mercato del lavoro (che provvederò a inoltrare ai miei amici). Ebbene prorpio qui mi sembra che siamo un po' debolucci. OK per l'attenzione ai consumatori! OK anche per la fine degli oligopoli/cartelli/monopoli (MAgari!). Ma avrei voluto sentir dire che fra le misure necessarie per far ripartire l'economia ed il mercato del lavoro ci sono 1) un'unica aliquota fissa (bassa) uguale per tutti i redditi, 2) abolizione della formula ormai insostenibile del lavoro "a vita" a favore di un drastico miglioramento (con ammortizzatori di vario genere) del "precariato". Capsico che fare proclami e promesse di questo tipo (come fa berlusconi promettendo un'uica aliquota del 33%) sia sbagliato e scorretto se poi non si possono mantenere gli impegni presi (del resto soldi non ce ne sono, lo so) , ma, insomma siamo un po' debolucci su questo tema. E' che io questo tema delle libertà e delle riforme economiche lo vedo come uno dei tanti diritti civili negati in questo paese e mi pare che il nostro stare a sinistra ci renda un po' timidi nell'affermare tesi che precedentemente portavamo avanti con i referendum (io ho raccolto in anni non lontani firme per il referendum abrogativo dell'articolo 18 ai banchini radicali). Abbiamo cambaito idea? Siamo diventati culo e camicia con la CGIL? Con questo non voglio criticare il nostro stare a sinistra.  Ovviamente tutto questo vuole essere una critica costruttiva! Forse mi sbaglio. Forse mi sono perso qualche passaggio. E' tardi, vado a dormire! Marco Stiatti

 

Punzi vacci piano nell'invocare un processo di democratizzazione in Iran, potrebbero piovere bombe Usa su Teheran,e in quel caso anche i gli iraniani, come gli iracheni prima, cominceranno a preferire un regime clericale, repressivo e illibertario al pandemonio scatenato dagli arroganti occidentali. Il terrorismo si nutre della democrazia esportata con la guerra, e forse anche di quella  imposta economicamente. Volete proprio che non voti Rosa. Michele
Bellingeri

 

Non so per quale ragione i DS non abbiano ricandidato il sen. De Benedetti e può essere che sia stata una Sua scelta. Se fosse, invece, un'esclusione decisa per cercare di non avere tra i banchi del Senato una voce intelligente e libera come la Sua allora sarebbe un fatto grave e preoccupante. Mi spiace che nel prossimo Parlamento manchi una persona capace di analisi e proposta e appartenente ad una cultura liberal-riformista già così poco rappresentata. Manlio Rizzo