Proposta di legge di iniziativa popolare: "Delega al Governo per l'introduzione del voto elettronico, per la disciplina della sottoscrizione per via telematica delle liste elettorali, delle candidature e dei referendum popolari"

I sottoscritti cittadini italiani presentano - ai sensi dell'art. 71, comma secondo della Costituzione ed in applicazione della legge 25 maggio 1970, n. 352 e successive modificazioni - la seguente proposta di legge:

RELAZIONE

Onorevoli Parlamentari,

E' diffusissima nel Paese la convinzione circa l'esigenza di automatizzare, con il supporto di tecnologie informatiche e telematiche, operazioni che, con l'attuale sistema, sono esposte ad un altissimo rischio di errore e manipolazione.
Ad ogni tornata elettorale, le polemiche ricorrenti e - sovente - fondate sulle irregolarità e contraddizioni riscontrate nei verbali degli uffici di sezione, che trattano dati posti esclusivamente su supporto cartaceo, confermano l'impressione che, con le attuali procedure, non sia possibile garantire un completo ed assoluto controllo sulle operazioni di voto.
D'altra parte, è sempre meno fondato il timore circa la presunta complessità di sistemi di voto elettronico-telematici, timore che, sino ad oggi, ha impedito l'introduzione nel nostro ordinamento delle procedure di voto in uso in molti Paesi democratici. Al contrario, un sistema come quello previsto da questa proposta di legge sarebbe determinante proprio per semplificare e rendere immediatamente comprensibili agli elettori le modalità di voto e per ridurre i margini di errore e di invalidazione: basti pensare al fatto che la semplice sostituzione della scheda cartacea con una scheda-video consentirebbe di guidare gli elettori nei diversi passaggi e di offrire loro la possibilità di una immediata verifica delle operazioni compiute.
Ancora più evidenti sono i vantaggi che conseguirebbero all'introduzione di un sistema di scrutinio completamente elettronico, che affiderebbe ai componenti degli uffici di sezione il compito, loro proprio, di vigilare sulla correttezza delle procedure di voto, senza obbligarli a sostituirsi, nel trattamento e nel conteggio delle informazioni, ad elaboratori più rapidi, precisi ed affidabili.
Se si riflette con attenzione, infatti, si nota come le consultazioni elettorali e referendarie siano ormai le sole occasioni in cui, nella vita civile italiana, centinaia di milioni di dati sono trattati - in prima istanza - esclusivamente a mano ed in pochissime ore; costituiscono dunque, a tutti gli effetti, un'anomalia cui è necessario porre tempestivamente rimedio.
Nella seconda parte della proposta di legge, si disciplinano le procedure di sottoscrizione delle candidature, delle liste elettorali, delle proposte di referendum popolare e delle proposte di legge d'iniziativa popolare, consentendo ai promotori e ai cittadini elettori la possibilità di ricorrere a strumenti telematici ed informatici.
Oggi, il diritto di partecipazione alla vita politica è pregiudicato, in maniera obiettivamente intollerabile, da procedure farraginose e da vincoli burocratici anacronistici, che moltiplicano i costi per i cittadini e per le amministrazioni pubbliche: il sistema di vidimazione dei moduli, di autenticazione delle firme, di certificazione delle sottoscrizioni, di verifica e di controllo della correttezza delle operazioni è oggi affidato unicamente ad un "movimento fisico" di carte e persone, quando sarebbe possibile - come già avviene per complicatissime operazioni economiche e finanziarie, che parimenti necessitano di procedure di controllo certe ed affidabili - ricorrere al semplice "movimento telematico" di informazioni.
Estendendo anche alle sottoscrizioni elettorali e referendarie il principio della validità della firma digitale - già ampiamente prevista nel nostro ordinamento - e dei documenti informatici, sarebbe possibile procedere ad una significativa semplificazione di procedure, la cui complessità pregiudica oggi l'effettivo esercizio dei diritti civili e politici dei cittadini.