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Conferenza Tibet
Partito Radicale Marina - 18 ottobre 2000
Ungheria/visita del Dalai Lama

NON E' STATA FATTA UNA FOTO COMUNE CON VIKTOR ORBAN PER MOTIVI POLITICI

IL DALAI LAMA SOGGIORNA IN UNA CASA DELLA GIOVENTU' A BUDAPEST

"Blikk", Budapest, 12 ottobre 2000

Ieri il primo ministro Viktor Orban ha invitato il Dalai Lama ad un incontro a quattr'occhi. Il luogo precedentemente fissato, l'Accademia delle Scienze Ungherese (MTA) e' stato cambiato all'ultimo momento, cosi' Orban ha ricevuto Tenzin Gyatso nel suo studio. Il massimo dirigente religioso tibetano e' arrivato ieri mattina (11 ottobre 2000) e alloggia nel colleggio dell'Universita' centro-europea (CEU) in via Kerepesi.

Il 65-enne religioso buddista, premio Nobel per la pace, e' arrivato ieri in una visita privata per 4 giorni, assieme a due monaci e alcune guardie del corpo. Il lama vivente e' arrivato in Ungheria su invito della CEU. Solo poco dopo del suo arrivo, si e' venuto a sapere che avrebbe incontrato il premier Viktor Orban, alle ore 16, in un colloquio a quattr'occhi. ( ) Secondo le informazioni di Blikk, non e' stata fatta nessuna foto comune per motivi politici.

Il Dalai Lama incontrera' anche altri politici, come Gabor Fodor, il sindaco di Budapest Gabor Demszky e Istvan Szentivanyi, tutti deputati della SZDSZ. Gli faranno da cicerone venerdi' in parlamento. Nella sua breve intervista rilasciata all'aeroporto, il Dalai Lama ha dichiarato: vorrebbe inconrare tante persone in Ungheria, rappresentanti religiosi, insegnanti e studenti. Ha aggiunto che si considera un cosmopolita, per lui le cose piu' importanti sono i valori umani, la comprensione tra le persone e l'armonia tra le tradizioni di culture diverse.

Il capo religioso visitera' venerdi' anche la Televisione Ungherese dove concedera' un'intervista in inglese per il programma "Attualita'".

Tenzin Gyatso venne in Ungheria per la prima volta nel 1982.

IL DALAI LAMA CHIEDE AUTONOMIA

"Nepszabadsag", quotidiano, Budapest, 13 ottobre 2000

La soluzione della situazione in Tibet dipende molto dai sviluppi in Cina - ha dichiarato a Budapest il XIV Dalai Lama Tanzin Gyatso, massimo dirigente del Tibet, ieri alla conferenza stampa. Non ha escluso la possibilita' che la soluzione possa avvenire ancora durante il potere del governo comunista. Ha sottolineato che dallo stesso governo non chiede l'indipendenza del Tibet, bensi' un'autonomia di alto livello.

IL TIBET HA BISOGNO DI UN' AUTONOMIA VERA

IL DALAI LAMA SI DIMETTEREBBE A FAVORE DI UN GOVERNO ELETTO LIBERAMENTE

"Nepszava", quotidiano, Budapest, 13 ottobre

di Ferenc Kepecs

Non voglio l'indipendenza del Tibet, ne' il distacco dalla Cina, bensi' una vera autonomia di alto livello - ha risposto il Dalai Lama alla domanda del Nepszava, ieri alla conferenza stampa presso l'Universita' Centro-Europea.

Il Dalai Lama ha precisato di non richiedere la liberazione del Tibet dalla repressione cinese per interesse proprio, quindi per riavere il potere. Ha ricordato che ancora nel 1992 aveva chiaramente detto: il giorno in cui potra' tornare nella sua patria, di dimettera' dalla carica di guida del suo popolo a favore di un governo tibetano eletto democraticamente.

Alla domanda se richiede la riannessione dei territori tibetani (come per esempio Amdo, la sua patria) e se vede problematico il fatto che in conseguenza dei continui collocamenti di cinesi, questi territori sono ormai composti dalla maggioranza cinese, il Dalai Lama ha risposto che l'ambiente e la cultura tradizionale tibetana sono in pericolo sia nei territori annessi alla Cina, sia nella Regione autonoma tibetana. Per conservarli c'e' bisogno di una vera autonomia - ha confermato il Dalai Lama.

Alla domanda come immagina il futuro rapporto tra il suo paese e la Cina, il Dalai Lama ha risposto: - i cinesi sono arrivati in Tibet come ospiti non desiderati e con le armi in mano. Il destino del territorio e del rapporto tibetano-cinese dipende dalla democratizzazione o meno della Cina, se guadagnera' terreno la liberta' di stampa e di religione. Sara' difficile trovare una soluzione nel caso che rimanesse il regime attuale.

Il Dalai Lama ha detto che la soluzione della questione tibetana sta' anche nell'interesse della stessa Cina. Se questo grande paese vuole ottenere maggior rispetto e prestigio nel mondo, dovra' cessare con la repressione in Tibet. ( )

 
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