Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 25 apr. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Partito radicale
Cicciomessere Roberto - 1 luglio 1982
L'ITALIA ARMATA: Capitolo 6 - Aeronautica Militare (cap. 4051)

SOMMARIO: La legge del febbraio 1977 per l'ammodernamento dei mezzi dell'Aeronautica militare autorizza per un decennio la spesa di 100 miliardi annui, per un totale di 1000 miliardi. - I dati forniti dallo Stato Maggiore al Parlamento, tuttavia, sono una palese turlupinatura, perché fondati su valutazioni a peso, come se si trattasse di prosciutti, senza il minimo accenno alle prestazioni, al carico bellico trasportabile e al livello di sofisticazione dell'avionica. - Senonché le stime alla base della legge del febbraio 1977 vengono pochi mesi dopo, nel novembre dello stesso anno, rettificate, e gli oneri salgono a 2170,4 miliardi, con un aumento del 217 per cento sulla spesa autorizzata. - Difficoltà di determinare l'aliquota di spesa dirottata verso l'estero. - L'Amministrazione Aeronautica, come le altre amministrazioni militari, opera il dilazionamento della spesa, così da poter disporre di dotazioni di bilancio per programmi mai autorizzati dal Parlamento. - Comunque la quantificazione dell'intero prog

ramma associato al capitolo 4051 ai costi 1981 porta la spesa a 10.300 miliardi, con una lievitazione del mille per cento sulla spesa prevista di 1000 miliardi.

("L'ITALIA ARMATA" - Rapporto sul ministero della guerra - di Roberto Cicciomessere - Gammalibri, Milano, luglio 1982)

Come i generali turlupinano il Parlamento

Con legge 16 febbraio, n. 38 (Ammodernamento dei mezzi dell'Aeronautica militare) (*) il Parlamento autorizzò il Ministro per la Difesa »a predisporre e realizzare il seguente programma:

- approvvigionamento di moderni velivoli a livello europeo, secondo gli accordi internazionali stabiliti, col relativo supporto ed armamento, per il necessario rinnovo della linea di volo della Aeronautica militare;

- approvvigionamento di apparati radar di vario tipo e relativo supporto, per il necessario adeguamento della difesa aerea;

- approvvigionamento di sistemi missilistici e relativo supporto, per le esigenze della difesa aerea a bassa e bassissima quota;

- approvvigionamento di moderni velivoli per le esigenze delle scuole di volo, con il relativo supporto .

Per l'attuazione di questi programmi era autorizzato, per il 1977, uno stanziamento che non doveva superare i 100 miliardi. Veniva poi autorizzata una spesa, per ciascuno degli esercizi finanziari dal 1978 al 1986, di 100 miliardi. Lo stanziamento di base era quindi di 1.000 miliardi per un arco di 10 anni. Diversamente dalla legge navale, la legge per l'aeronautica si cautelava per il futuro prevedendo che lo stanziamento iniziale poteva essere »aumentato, con legge di approvazione del bilancio dello Stato, in relazione allo stato di attuazione del programma .

Anche il programma dell'Aeronautica era stato formulato sulla base di meri criteri quantitativi. Si affermava infatti nel cosiddetto libro bianco dell'Aeronautica (rivista »Aeronautica , luglio-agosto 1974) che, »al 31.12.1973 la consistenza totale era di poco più di 1.000 velivoli (ad ala fissa ed ad ala rotante), pari a circa 5 milioni di Kg. Si precisava poi che i velivoli che dovevano essere sostituiti tra il 1974 e il 1985 erano circa 700 corrispondenti a 3.500.000 Kg. A questi dovevano essere aggiunte le integrazioni conseguenti ad incidenti di volo (26,8 velivoli all'anno corrispondenti a circa 130.000 Kg.) . Concludeva il libro bianco che »sommando i velivoli da sostituire entro il 1985 (700, pari a circa 3.500.000 Kg.) a quelli da reintegrare entro tale anno (320, pari a circa 1.500 Kg.) si ha un totale di velivoli ammontante a circa 5.000.000 di Kg. .

E' semplicemente stupefacente che nessuno abbia denunciato questo »conto del salumiere avanzato ufficialmente dagli Stati Maggiori dell'Aeronautica. Solo degli incompetenti hanno potuto non esigere le immediate dimissioni di questi militari che, a tutta evidenza, prendevano per i fondelli il Parlamento. Come è infatti possibile confrontare due aeroplani militari semplicemente sulla base del peso e non sulle prestazioni, sul carico bellico trasportabile, sul livello di sofisticazione dell'avionica? Dovrebbe essere infatti nota a tutti la differenza fra i prosciutti e gli aerei militari.

Il successivo documento dello Stato Maggiore dell'Aeronautica (rivista »Aeronautica , settembre 1975 - supplemento) indicava le seguenti esigenze per il finanziamento del programma:

- 800 miliardi per la costruzione di 100 MRCA;

- 100 miliardi per lo sviluppo e per la produzione di 100 MB 339;

- 207 miliardi per il sistema missilistico »Spada per la difesa aerea;

- 37 miliardi per il programma »Argos 10 (radar difesa aerea);

- 150 miliardi per il programma di sviluppo del successore del velivolo per la difesa aerea.

Totale: 1.294 miliardi.

Note

* La legge fu approvata definitivamente dalla Camera con 202 voti favorevoli, 192 astenuti, 11 contrari. Votarono a favore i deputati del Msi, Pli, Psi, Psdi, Pri, Dc, si astennero i deputati comunisti, votarono contro i deputati radicali, di Dp e Giancarla Codrignani.

1.000 miliardi diventano più di 10.000

Queste stime prudenziali vengono successivamente modificate, l'8 novembre 1977, con il »programma presentato in conformità con quanto disposto dalla legge n. 38.

Secondo questo documento l'onere finanziario per il programma MRCA sale a 1.468 miliardi; il costo dei 100 velivoli MB 339 sale a 172 miliardi; quello del programma »Spada a 491,5 miliardi.

Si precisa invece il programma per la difesa aerea, che prevede l'acquisizione di 4 nuovi radar di avvistamento »Argos 10 , di 5 nuovi radar di quota e l'ammodernamento di 23 radar di identificazione (IFF), per un onere finanziario complessivo di 38,9 miliardi.

Un totale quindi di 2.170,4 miliardi, con l'esclusione del programma di sviluppo del successore del velivolo per la difesa aerea.

In poche parole a pochi mesi dall'approvazione della legge n. 38 si realizza subito lo sfondamento del tetto dei 1.000 miliardi, con un incremento di 1.170 miliardi, pari al 217%.

Ma questo è soltanto l'inizio: il fabbisogno per lo stesso programma tocca i 5.300 miliardi nel 1981. Vedremo successivamente, a conclusione del programma, l'effettivo onere di spesa.

Seguiamo adesso la progressione di spesa per il programma di ammodernamento dell'Aeronautica negli anni dal 1977 al 1981.

-----

TABELLA N. 30

a) In miliardi (valori correnti):

Percentuale

di esecuzione

1977 1978 1979 1980 1981 al 1981

MRCA, 100 aerei in 12 anni 1.469 1.715,4 2.590 3.268,65 4.195,09 ?

MB 339, 100 aerei 172 194,08 242,58 258,89 267,55 60%

»Spada , 20 bat. in 10 anni 491 585,47 538,39 612,35 718,41 10%

»Argos 10 , 4 14

5 radar alta 18,9

quota 6

38,9 38,4 45,10 99,20 137 ?

2.170,4 2.533,35 3.416,07 4.239,09 5.318,05

b) in miliardi (valori costanti),

lire 1976:

MRCA 1.245 1.300 1.700 1.760 1.900 ?

MB 339 146 147 158 139 120 60%

SPADA 415 445 350 320 327 10%

Radar 34 29 29 53 62 ?

1.840 1.921 2.237 2.282 2.409

Fonte: Enea Gerquetti alla Commissione Parlamentare di inchiesta e di studio sulle commesse di armi e mezzi ad uso militare e sugli approvvigionamenti - febbraio 1982.

-----

Rinviamo alle considerazioni contenute nel capitolo precedente per quanto riguarda la sproporzione fra la stima iniziale e il costo effettivo del programma di costruzione del MRCA.

Gli allegati alla legge di bilancio relativi agli stanziamenti per la realizzazione del programma di ammodernamento dei mezzi dell'Aeronautica non consentono di valutare la percentuale delle spese effettuate presso le industrie del mezzogiorno e di quelle relative all'export.

Solo per quanto riguarda lo MB 339 il bilancio specifica le ditte che hanno beneficiato di singoli contratti approvati dall'apposito Comitato.

Per il programma »Spada - Aspide si indica la sola Selenia, mentre per lo MRCA si fa riferimento ai MoU (Memorandum of Understanding) della Agenzia Governativa Internazionale NAMMA. Per i radar viene citata la sola »Larep (una ditta, probabilmente italiana, che dovrebbe costruire i tralicci dove vengono montati i radars).

Il problema è cioè comprendere quale parte dei 2.595,2 miliardi impegnati fino all'agosto 1981 per l'MRCA sia spesa per contratti con aziende italiane.

Appare decisamente incredibile quanto riportato da una nota del Bilancio 1982 in cui si afferma »che la cifra totale impegnata per l'MRCA prevede il 10-12% di spesa diretta all'estero . Questo perché le attività del programma MRCA »sono, come noto, ripartite tra i 3 Paesi partecipanti in modo proporzionale al numero dei velivoli che ciascun Paese intende acquistare . I 100 »Tornado MRCA adottati dall'Italia sul totale di 809 dell'intero programma del Consorzio europeo, rappresentano una quota del 12,36%. La falsità della affermazione di cui alla nota sul bilancio 1982 è dimostrabile anche dal confronto con un aereo »tutto italiano come l'MB 339, dove la spesa diretta all'estero è stata pari a 42,4 miliardi su 150,2: ovvero il 26,6%.

E' possibile quindi fare solo due ipotesi:

a) la quota italiana dell'MRCA è pari al 12,36%;

b) la quota italiana dell'MRCA è pari all'88%.

Vediamo quindi i risultati di queste due ipotesi intendendo per »spesa il valore dei contratti stipulati sino all'agosto 1981 all'interno della legge promozionale, escludendo i cosiddetti programmi ordinari.

In miliardi di lire correnti:

1) spesa 2) Import 1/2 in %

a) Aeronautica 2850,8 2323,2 81,5

b) 2850,8 353,8 12,4

Una valutazione precisa del rapporto fra import e spesa effettivamente effettuata in Italia potrebbe essere fatta solo nel momento in cui il Ministero della Difesa fornisse l'indicazione del costo delle Royalties pagate dalle ditte fornitrici che costruiscono su licenza o dalle sussidiarie italiane e l'incidenza, in valore, della componentistica straniera presente nei prodotti italiani finiti. E' infatti assurdamente inutile che il bilancio indichi l'Aeritalia come ditta fornitrice dei G-222 senza indicare l'incidenza sul costo finale dei motori prodotti in USA.

Anche per la legge promozionale dell'Aeronautica l'Amministrazione della Difesa ha operato il dilazionamento della spesa per i programmi associati oltre le scadenze di legge, al fine di disporre di sostanziali dotazioni di bilancio per lo sviluppo di programmi mai autorizzati dal Parlamento. E' il caso del caccia leggero AM-X di cui abbiamo ampiamente trattato nei capitoli precedenti.

Vediamo adesso in dettaglio come si è sviluppata nel corso degli anni la manovra finanziaria per i programmi associati alla legge promozionale e per quelli cosiddetti di bilancio ordinario.

-----

TABELLA N. 31

In miliardi di lire correnti:

Totale per i programmi della per i programmi di

legge promozionale bilancio ordinario

76 45 - 45

77 107 55 52

78 242 169 73

79 367 307 59

80 574 393 181

81 621 475 147

82 847 575 272

2.803 1.974 829

-----

Per meglio comprendere il contenuto del programma di bilancio ordinario alleghiamo il più volte citato »documento Bandiera dove sono indicati i misteriosi programmi mai autorizzati dal Parlamento. E' interessante notare a questo proposito che il finanziamento dei radars »Argos 10 scompare dai programmi associati alla legge promozionale per ricomparire in quelli ordinari. Proviamo adesso a fare una quantificazione ai costi 1981 dell'intero programma associato al capitolo 4051.

Se sommiamo ai 5318 miliardi prima indicati per i programmi iniziali, i 118 miliardi indicati nel »documento Bandiera , i 376 miliardi per 14 aerei G-222 (tabella F), gli 11 miliardi »ammodernamento IFF aerei vari (tabella F), i 503 miliardi per lo sviluppo dell'AM-X e i 4 mila miliardi per la produzione dello stesso AM-X, risulta una spesa totale di 10.326 miliardi. A questa bisogna aggiungere le spese per lo sviluppo del successore del velivolo per la difesa aerea e cioè del sostituto dell'F-104 S. Rispetto alle previsioni iniziali, (mille miliardi) siamo già ad un aumento del mille per cento. Se valutiamo la stessa cifra (circa 10.300 miliardi) a prezzi costanti 1976, e cioè teniamo conto del processo inflazionistico, il risultato è di circa 4600 miliardi.

Un aumento in ogni caso del 460 per cento che risulta assolutamente ingiustificato e che dimostra come siamo in presenza non di una sostituzione di materiale obsoleto per mantenere le stesse capacità di impiego dei gruppi di volo, così come era stato proclamato dai militari e politici a giustificazione della legge promozionale, ma di un potenziamento generalizzato, di un riarmo spasmodico dell'Aeronautica militare che comporterà, progressivamente, ulteriori aumenti di spesa che il Parlamento ben difficilmente riuscirà a frenare poiché, in questi ultimi anni, sono già stati impostati e avviati i programmi di sviluppo e di costruzione dei nuovi sistemi d'arma. Il ricatto occupazionale impedirà, come sempre, ogni adeguamento della spesa alle effettive disponibilità del Paese.

Nota aggiuntiva

Anche per l'Aeronautica alleghiamo la tabella sui programmi »ordinari contenuta nel documento »Elementi per le relazioni parlamentari sullo stato di previsione per l'anno 1982 (allegato n. 6.2) e la previsione di entrata in servizio di alcuni mezzi (allegato n. 6.3).

 
Argomenti correlati:
armi
irdisp
bilancio
lagorio lelio
mrca
stampa questo documento invia questa pagina per mail