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gio 25 apr. 2024
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VI Congresso di Radicali Italiani: Mozione particolare per la Riforma dell'istituto referendario
Il Congresso si è svolto a Padova, dal 1° al 4 novembre 2007.

Mozione Particolare per la Riforma dell’Istituto referendario

PRIMO FIRMATARIO: WALTER NOLI

Il VI Congresso Radicali Italiani, riunito a Padova dal 1° al 4° novembre 2007

PREMESSO

Che i radicali hanno raggiunto il loro massimo livello di efficienza, penetrazione e consenso attraverso le consultazioni referendarie, regalando al Paese riforme fondamentali per la vita dei cittadini italiani;

Che sempre piu’ spesso il nostro movimento è precursore di analisi politico/sociali lungimiranti e che da anni denuncia il sistema partitocratico che sta determinando l’involuzione dell’Italia rispetto agli altri Paesi europei e non solo;

Che allo stato attuale, le nostre forze non ci consentono di incidere in maniera determinante su alcuna materia;

CONSIDERATO

Che la crisi di democrazia e legalità imposta al nostro Paese dalla partitocrazia ha creato una profonda frattura tra società civile e partiti politici, che sta innescando preoccupanti fenomeni impropriamente definiti come anti-politici, ma che denunciano il profondo distacco tra i problemi affrontati quotidianamente dalle forze politiche e quelli vissuti dalla gente;

Che l’oligarchia partitocratica opera con estrema solerzia e puntualità per la conservazione del suo potere, trascurando sempre piu’ spesso le urgenze del Paese;

Che la necessità di intervenire sull’agenda politica italiana non è piu’ rinviabile e la richiesta dell’opinione pubblica esige un maggior coinvolgimento che vada al di là dell’opinione pubblica esige un maggior coinvolgimento che vada al di là della mobilitazione per acclamare un leader;

VALUTATO

Che si è neutralizzato l’unico strumento di democrazia diretta attraverso strategie sistematiche che quando non cassano le istanze, con la troppa discrezionalità della Corte Costituzionale, vanificano le stesse con leggi che annullano la volontà popolare, con scioglimenti anticipati del parlamento, con un assurdo quorum e con la manipolazione dell’informazione;

Che il referendum è, come ha già dimostrato, l’unico strumento in grado per costringere il Parlamento a legiferare su temi altrimenti esclusi dall’agenda politica italiana come quelli relativi a vita, morte, laicità dello Stato, diritti individuali e collettivi, giustizia, nonché urgenti temi economici che inevitabilmente toccherebbero interessi troppo legati al consenso elettorale;

Che tale consultazione popolare determinerebbe una crescita, da parte dei cittadini, della partecipazione politica non manipolabile dalla partitocrazia, con un evidente aumento della qualità democratica, come già dimostrato in molte realtà europee;

Che l’esigenza dell’attuale momento storico, porterà inevitabilmente a mettere mano alla Costituzione e potrebbe anche consentire di inserire all’ordine del giorno una profonda modifica dell’istituto referendario;

IMPEGNA

Radicali Italiani a fare della riforma dell’istituto referendario, nazionale e regionale, uno dei principali obiettivi della sua azione politica, anche attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro atto a individuare le riforme da portare all’art. 75 della Costituzione e alle relative leggi applicative.



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