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MARIJUANA DAY:TENSIONE A ROMA TRA RADICALI E MANIFESTANTI

4 maggio 2002

da un lancio dell'agenzia Ansa delle ore 17.23

Momenti di tensione con qualche spintone tra radicali e manifestanti che attendevano in piazza della Repubblica la partenza del corteo della ''Million marijuana march'' di Roma organizzata per chiedere la liberalizzazione delle droghe leggere.
I piccoli tafferugli sono scoppiati quando i radicali hanno tentato di introdursi tra i manifestanti per effettuare un volantinaggio. I radicali, afferma una loro nota, sostengono che i manifestanti sin dall'inizio avevano dichiarato che la loro presenza era sgradita. Il gruppetto dei militanti antiproibizionisti, una trentina di persone circa, e' stato confinato al bordo della piazza a forza di spintoni da parte dei manifestanti che gli urlavano contro: ''Via via''.
Dal canto loro i radicali hanno risposto agli insulti urlando ''fascisti'' e ''democrazia, democrazia''. Tra di loro e' presente anche il segretario Daniele Capezzone che e' stato bersagliato come gli altri dal lancio di oggetti.
Dopo un primo momento di parapiglia le forze dell'ordine, in tenuta antisommossa, si sono frapposte tra i manifestanti a protezione dei radicali.


da un lancio dell'agenzia Ap.Biscom delle 17.23

DROGA/ TORTA IN FACCIA AL RADICALE CAPEZZONE
Carabinieri dividono ancora Radicali e No global


Nel caos della zuffa tra Radicali e No global in piazza Esedra, una torta decollata dallo schieramento No global è atterrata sulla testa di Daniele Capezzone, leader dei Radicali.All'inizio del raduno in piazza per il Million marijuana march Capezzone aveva dichiarato: "Se la lotta per l'antiproibizionismo serve solo a farsi le canne nei centri sociali, allora non serviamo noi. Se invece serve ad approdare ad un uso terapeutico della marijuana allora non servono loro". Lo 'scontro' in corso da giorni era chiaro.Al momento la situazione è di stallo. Da una parte No global, con sguardo accusatorio e minaccioso, dall'altra i Radicali, arrabbiati ma sulla difensiva. In mezzo uno spartiacque di Carabinieri con manganelli e caschi.


da un lancio dell'agenzia Ap.Biscom delle ore 17.10

DROGA/ NO GLOBAL E RADICALI INSIEME IN PIAZZA A ROMA
Ma non mancano conflitti e accuse reciproche


Anche Roma, come altre 145 città nel mondo, celebra la sua Million marijuana march, l'appuntamento che dal '98 oggi anno il primo sabato di maggio porta in piazza migliaia di persone per chiedere l'uso terapeutico della cannabis e la legalizzazione delle droghe leggere. A Roma, in piazza Esedra, si sono radunate le diverse anime del Movimento antiproibizionista: insieme ci sono No global e Radicali. Ma non mancano i conflitti.Le accuse reciproche sono esplose già giorni fa. Oggi da ambo le parti ognuno non perde occasione per puntualizzare la propria posizione. In questi minuti i due fronti si stanno affrontando, prima dell'avvio del corteo che si concluderà al Colosseo.
Da una parte i No global che gridando "Fuori" accusano i Radicali delle loro posizioni filoamericane e a favore della globalizzazione. Dall'altra i Radicali che rispondono rivendicando il loro diritto a manifestare la propria anima antiproibizionista, al di là delle posizioni di ognuno.


da un lancio dell'agenzia Ap.Biscom delle ore 17.09

DROGA/ZUFFA IN PIAZZA, MEDIANO I CARABINIERI
Continuano scontri verbali tra No global e Radicali


Gli scontri verbali tra No global e Radicali scesi in piazza per la legalizzazione delle droghe leggere si sono trasformati presto in zuffa. A dividere i due fronti sono intervenuti i Carabinieri che, in assetto antisommossa, hanno formato una linea di interposizione tra i due schieramenti rivali."Fuori!", "Vergogna!" hanno urlato gli attivisti No global contro i Radicali. Che si sono difesi: "Fascisti!".
Con l'arrivo dei militari in assetto antisommossa, intervenuti dopo alcuni Carabinieri in uniforme semplice, gli scontri verbali si sono attenuati.


da un lancio dell'agenzia Ap.Biscom

DROGA/ ABBOZZATO CORTEO NO GLOBAL, RADICALI RIMASTI INDIETRO

Camion distribuisce semi e piantine di marijuana


Dopo la zuffa e gli scontri verbali con gli attivisti del Partito Radicale, gli antiproibizionisti No global hanno formato il loro corteo per celebrare anche a Roma la million marijuana march, manifestazione per sostenere l'uso terapeutico della marijuana e la sua legalizzazione che si svolge oggi in altre 145 città del mondo. I Radicali, accusati dai No global di incoerenza e contraddizioni, sono rimasti in piazza Esedra dietro un muro di Carabinieri in assetto antisommossa.
Un corteo animato da diversi sound system. Alla testa della manifestazione un camion distribuisce semi e piantine di marijuana. Pochissimi gli striscioni, ma tra la folla si solleva uno spinello gigante a simboleggiare la richiesta di legalizzazione delle droghe leggere.
La manifestazione, sorvegliata dalle Forze dell'ordine, si concluderà al Colosseo.

da un lancio dell'agenzia Ansa

MARIJUANA DAY: MANIFESTANTI, ACCUSE RADICALI NON VERE

- Rimandano le accuse al mittente i partecipanti e gli organizzatori della manifestazione per la liberalizzazione della marijuana e, anzi, rivendicano di aver gia' da tempo messo in pratica l'utilizzo a scopo terapeutico dell'''erba''. ''E' vero - affermano - rivendichiamo l'uso ludico e consapevole della sostanza, ma non e' l'unico che noi perseguiamo. Gia' da diverso tempo doniamo piante e semi ai malati di glaucoma e quest'anno abbiamo ospitato la presentazione del Pic (Pazienti impazienti cannabis), un gruppo di auto-mutuo aiuto che rivendica la liberta' di cura e l'utilizzo immediato della marijuana a scopo terapeutico''.
Gli organizzatori, un cartello di associazioni che collabora all'interno del Mdma (Movimento di massa anti proibizionista), hanno poi affermato che e' dal '98 che i radicali vengono in piazza nella giornata dedicata alla marijuana per provocare, rivendicando attenzioni internazionali che non hanno, e per raccogliere l'attenzione dei media. Il corteo, al ritmo della techno raggiungera' il Colosseo dove sostera' fino alle 23.


da un lancio dell'agenzia Agi delle ore 18.43

MILLION MARIJUANA MARCH: TENSIONE E POLEMICHE A ROMA

Tensione in piazza e polemiche politiche per la marcia antiproibizionista di Roma in occasione del Marijuana day mondiale. A piazza Esedra si sono avuti momenti di tensione tra i manifestanti per la gran parte dei movimenti 'no global' e della sinistra e un gruppo di radicali guidati dal segretario Daniele Capezzone, che ha ricevuto una torta in faccia. I carabinieri si sono interposti per evitare piu' gravi incidenti tra le due anime dell'antiproibizionismo nostrano.
"Quel che mi preoccupa - ha detto Capezzone - non e' la cattiva qualita' della torta, e' l'incapacita' di alcuni di praticare, di concepire e di vivere una lotta politica davvero democratica. Qui non e' in causa la possibilita' di farsi una canna o di rincoglionirsi in un centro sociale, quello che va conquistato e' il diritto del cento per cento dei cittadini a fare le loro libere scelte individuali. E' cio' che i proibizionisti, che pure si spacciano da antiproibizionisti, su questa piazza non hanno capito".
Contro il corteo romano prende posizione Michele Bonatesta, coordinatore dei comitati contro la droga di An, secondo il quale "bisognava impedire che una manifestazione del genere potesse avere luogo, vietandola perche' si sapeva preventivamente che nel corso di essa sarebbero stati commessi dei reati. E se il consumo personale di droghe e' stato purtroppo depenalizzato a seguito del referendum del '93, il consumo di gruppo, la cessione gratuita, lo spaccio, la coltivazione, la fabbricazione e la produzione di sostanze stupefacenti sono tuttora considerati, per fortuna, dei reati".
Secondo Bonatesta, "e' di una gravita' inaudita che dei parlamentari abbiano aderito a questo tipo di happening che violano apertamente e sfacciatamente le vigenti leggi dello Stato. Annunciamo sin da ora che, siccome chi di dovere non e' intervenuto, ci riserviamo di prendere le opportune iniziative perche' vengano accertate le responsabilita' di eventuali condotte omissive".








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