Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 16 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Massimo - 5 novembre 1999
PANCHEN LAMA

La notizia di oggi e' grave. Se e' vero - come scrive Renata Pisu su "La Repubblica" - che i cinesi hanno ucciso il giovane Panchen Lama poco spazio rimane in Tibet per evitare un massacro. I tibetani scenderanno per le strade a Lhasa, Shigatse, nel Amdo, nel Kampa, ovunque. E sara' un massacro. Ed e' vero che le ultime notizie sul bambino giunsero in occidente proprio dal Kansu.

Sinceramente come militante radicale che si e' occupato della questione tibetana non vedo altra via - al momento - che invitare gli organi del partito, dell'intera aera radicale a mobilitarsi con urgenza. A iniziare un sit-in di fronte all'ambasciata cinese di Roma e Bruxelles. A fare il possibile nelle sedi dove siedono eletti delle varie Liste, per evitare che il massacro di migliaia di tibetani in Tibet abbia corso. Invito Olivier, Marco Pannella ed Emma a prendere contatti immediati col Kashag a Dharamsala e col Governo italiano cosi' "vicino" alla causa tibetana. A far arrivare in giornata una lettera al Dalai Lama. Invito il partito a mobilitarsi immediatamente - con le forze attualmente disponibili - insieme agli altri Tibet Support Group che staranno in queste ore meditando anche grosse cazzate. A prendere contatti con la Tibetan Youth Congress che si scatenera' in Tibet. Invito il gruppo degli eurodeputati della Lista Bonino a farsi promotore con urgenza di una delegazione del PE per recarsi in Nepa

l al confine tibetano ad attendere il flusso di tibetani in fuga dall'altra parte del cosiddetto "Ponte dell'Amicizia" a Dhulikel che collega la strada che dal Nepal conduce in Tibet. Ad essere quei militanti della nonviolenza gandhiana che anche con mezzi estremi e responsabili come gli scioperi della fame collettivi impongono la difesa della vita umana.

Ripeto: la notizia, se vera (e sottolineo il SE) e' di una gravita' eccezionale. I cinesi niente fanno a caso e l'occasione di una terza insurrezione a Lhasa darebbe loro la definitiva chiave di soluzione della questione tibetana.

Scusate lo sfogo e questo appello.

Massimo Lensi

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail