Oggi pomeriggio ero presente alla cerimonia di inaugurazione della lapide posta sul palazzo di Roma dove nacquero Carlo e Nello Rosselli. Discorsi, messaggio di Ciampi, che aveva accettato (toh!) di presenziare e poi invece è dovuto andare ai funerali di Foggia.
ll messaggio del Presidente è stato letto dal prof. (universitario) Aldo Visalberghi. Assieme al prof. Lamberto Borghi, e pochi altri della stessa eccellente pasta umana e culturale, Visalberghi fu esponente, negli anni '50-'60, di una ottima scienza e cultura pedagogia, laico-socialista, fine, tollerante, avanzata, laica ma non bieca. Scrisse libri importanti, su cui studiai quel tanto di pedagogia (molta) che allora mi interessava. Credevo fosse morto...
Assieme a Borghi e agli altri loro simili, fu brutalmente accantonato dall'alleanza dei pedagoghi di partito staliniani (allora) e clericali, alleati per odio antilaico e antitollerante, per impadronirsi della pedagogia della scuola pubblica, nonché per liquidare l'ADESSPI (Assoc. Difesa e Sviluppo della Scuola Pubblica Italiana) fondata da Salvemini. Ci riuscirono. I comunisti lasciarono ai clericali il monopolio del ministero, e i clericali lasciarono introdurre nella scuola di stato la pedagogoai progressista e ideologica. Dovemmo, noi professorini che Landi snobba, resistere, opporci, battagliare, etc.
Non so proprio come Visalberghi la pensi sulla questione scuola-privata. Ma nei dibattiti che fanno Cinzia, o R.R., potrebbe (dovrebbe) essere interpellato, qualche volta. Per debito di civiltà.