Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 22 giu. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Partito radicale
Arconti Laura - 17 marzo 1990
E' sconfortante, si', questo susseguirsi dei comunicati "Servizio Tesseramento", mai inframmezzati da un commento, dal contributo di un consiglio, di un'idea... Forse siamo tutti raggelati dalla lettura delle cifre: io, per lo meno, mi sento cosi'. Ancora neppure duemila radicali in Italia, e siamo gia' al termine del primo trimestre di questo 1990. Il transpartito e' statico, inchiodato a cifre che dicono chiaramente come la nostra idea non riesca a perforare il muro della abitudini, degli ideologismi imbalsamati, del "credere-obbedire-combattere" e della "obbedienza-cieca-assoluta". Sempre undici e undici quelli, sempre 24 questi, e sempre 21 quegli altri. (Buffo, fra l'altro, che siano 24 i socialisti di quel PSI con cui noi "siamo in lite", e siano soltanto 21 i comunisti di quel PCI il cui segretario va proclamando in congresso le cose che ha mutuato da noi).
Le cifre stanno li' giorni e giorni, inchiodate. Ma che cosa pensano, che cosa dicono, di che cosa vivono, questi italiani? Mai un guizzo di fantasia, mai una voglia di speranza, mai il senso di responsabilita' detta loro il bisogno di partecipare a qualcosa? Hanno dunque soltanto il problema della benzina che manca, dei prezzi della verdura al mercato, di chi ha vinto a San Remo e di chi vincera' domenica giocando al pallone? Concepiscono figli: si sono chiesti quale mondo stanno preparando loro ? Hanno assistito a rivolgimenti enormi, che era impossibile ipotizzare concentrati nel breve volgere di pochi mesi, allo spirare degli anni ottanta: e loro li', fermi, a ripetersi "Io non ho mai avuto una tessera, neppure quella del tram", oppure "Ho sempre avuto una sola tessera, ed avro' sempre solo quella". Il mondo e' ormai un unico villaggio, possiamo parlarci dal Canada a Johannesburg in tempo reale : e loro stanno li' a cianciare di "patria", di "bandiera", di "appartenenza a un solo partito". DOVE AB

BIAMO SBAGLIATO, COMPAGNI? Forse dovevamo bruciarci in piazza, anche noi, come Jan Palach, perche' dopo anni ed anni la Storia ci desse ragione ?

Io credo che dobbiamo tenerci alla stella polare della speranza: che dobbiamo continuare, ostinatamente, ad aver fiducia nella parte migliore dei nostri simili, e non mollare. Credo che non dobbiamo mai smettere di seminare intorno a noi le nostre idee di tolleranza, di nonviolenza, di rispetto dei diritti e del Diritto. Non si puo' mai prevedere quale seme germogliera', e dove : ma, soprattutto, non si puo' sapere "quando". Forse, proprio domani.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail