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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Roma - 16 febbraio 1996
TIBET, PROVINCIA "INSENSIBILE"

Corriere dell'Umbria, 15 febbraio '96, pag. 17

"Non diamo soldi ai partiti".Maori: "Ma altri enti lo hanno fatto"

"La richiesta avanzata dal Partito Radicale di acquistare al prezzo di 2.358.990 lire la bandiera del Tibet, per poi esporla, si configura come una richiesta di contributo che, anche se in favore di una nobile e condivisa causa, è irricevibile". Lo ha detto il presidente della Provincia di Perugia, Marino Borgognoni, riferendo che la legge vieta la facoltà, da parte di organi della pubblica amministrazione, di erogare "sotto qualsiasi forma" finanziamenti o contributi a favore "di partiti o loro articolazioni politico-organizzative di gruppi parlamentari". "Si può discutere - ha proseguito Borgognoni - se il partito radicale sia un partito o meno, ma non si può in alcun modo discutere che membri autorevoli del partito radicale sono parlamentari, anche se eletti sotto il nome di Pannella, e non si può in alcun modo contestare la dimensione politica del partito radicale". Nel ribadire "l'adesione ai principi dell'autodeterminazione dei popoli e la solidarietà verso il popolo del Tibet",Borgognoni ha espresso a

nche il suo "disappunto civile e culturale per la strumentalizzazione di una giusta campagna di sensibilizzazione ed informazione".

Ad Andrea Maori del comitato "Perugia per il Tibet" " dispiace molto l'atteggiamento di chiusura verso questa iniziativa che sta avendo, man mano che i giorni passano, un numero crescente di adesioni (più di 200) da parte degli enti locali che, al momento si sono mostrati molto più sensibili della Provincia di Perugia che ha un ruolo cosi importante. Vale la pena ricordare - sottolinea Maori - che al momento hanno aderito le Province di Cremona, Forlì, Cesena, Firenze, Napoli, Terni Genova".

Maori, infine ricorda che il partito radicale è una organizzazione "transnazionale che raggruppa cittadini e parlamentari di varie appartenenze politiche nazionali che vogliano impegnarsi su alcune precise campagne tra cui l'abolizione universale della pena di morte e l'istituzione di un tribunale penale internazionale e che quindi non concorre alle elezione e che ha recentemente ottenuto lo status consultivo di categoria dell' ONU, in pratica lo stesso status della Croce Rossa".

"Corriere dell' Umbria", cronaca di Perugia, 15.02.'96.

 
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