SUBENTRANDO UFFICIALMENTE A MARCO PANNELLA COME PARLAMENTARE EUROPEO, OLIVIER DUPUIS E' IL SOLO PARLAMENTARE ELETTO DA UNA CIRCOSCRIZIONE NON APPARTENENTE AL SUO PAESE DI ORIGINE O DI "CITTADINANZA".
Strasburgo-Bruxelles, 15 aprile 1996. Con la proclamazione di Olivier Dupuis, è la prima volta che, dopo l'entrata in vigore del Trattato di Maastricht, un deputato viene eletto da cittadini di un paese membro differente dal proprio.
E' in effetti, il Trattato di Maastricht che aveva ratificato ed esteso all'insieme dei paesi membri il precedente italiano che aveva visto l'elezione al Parlamento europeo del Professor Duverger nel 1989. Precedente di cui Marco Pannella precisamente era stato l'istigatore al Parlamento italiano.
Partito Radicale
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Biografia di Olivier Dupuis
Olivier Dupuis è nato nel 1958 ad Ath (Belgio). Dottore in Scienze Politiche e Sociali (Università di Lovanio), è iscritto al Partito radicale dal 1981. In quel periodo si impegna nella campagna contro lo sterminio per fame e partecipa a numerose azioni nonviolente che gli fanno conoscere a molte riprese le questure bruxellesi. Per l'applicazione della legge detta "Legge Sopravvivenza", votata da una larga maggioranza del Parlamento belga, persegue nel 1982 uno sciopero della fame di cinque settimane. Sempre nel 1982 è arrestato a Praga e detenuto per tre giorni con altri due militanti radicali prima di essere espulso con divieto di rientro per cinque anni per avere distribuito a Piazza Venceslao dei volantini in favore della Democrazia, per il diritto alla vita e la vita del diritto.
Nel settembre 1985 è arrestato a Dubrovnik, detenuto nuovamente per tre giorni e quindi espulso con l'interdizione di soggiorno per tre anni per avere distribuito su tutta la costa dalmata, a Zagabria ed a Belgrado, con una decina di altri radicali, migliaia di volantini nei quali si chiedeva l'adesione immediata della Jugoslavia alla Comunità europea, unico modo e luogo di transizione pacifica alla democrazia per questo paese.
Nell'ottobre 1985, poiché considera che sia la difesa militare sia la cosiddetta alternativa civile sono incapaci di affrontare le reali minacce alla pace ed alla sicurezza costituite dall'assenza di democrazia nell'Europa dell'Est e dal non rispetto del diritto alla vita nel sud del mondo, è arrestato di fronte al Palazzo del Berlaymont ed arrestato per diserzione. Condannato in prima istanza ed in appello a due anni di prigione, è incarcerato prima a Saint-Gilles, a Lovanio poi. Alla sua liberazione, dopo 11 mesi di carcere, sconta ancora una sostituzione di pena di due anni presso l'Organizzazione "Food and Disarmament".
Dal 1987 si reca frequentemente in Europa Centrale ed Orientale, dove il Partito radicale lotta, tra l'altro, con il movimento "Wolnosc i Pokok" (Pace e Libertà) per l'istituzione dell'obiezione di coscienza in Polonia. Durante questi anni collabora anche con gli organi d'informazione del Pr.
Alla fine del 1988 si reca spesso in Ungheria per verificare le possibilità, dopo il rifiuto delle autorità di Belgrado, di organizzare il congresso del Partito radicale a Budapest dove si stabilisce dal gennaio 1989 quando le autorità ungheresi danno il permesso definitivo alla tenuta del congresso radicale. Dopo il congresso, nell'aprile 1989, mentre rari erano ancora quelli che credevano ad una possibile caduta della cortina di ferro, partecipa alla organizzazione dei primi nuclei radicali in Europa centrale.
Nel dicembre 1991, mentre la Comunità europea si ostina, sotto la pressione della Francia e dell'Inghilterra, a non riconoscere le repubbliche della ex Jugoslavia, si reca con Marco Pannella ed altri radicali antimilitaristi nelle trincee che circondano Osijek, la città assediata della Slavonia che rischia di subire la stessa di Vukovar, ed indossa la divisa croata.
Nel corso degli ultimi due anni moltiplica, sempre nel quadro del processo di sviluppo del Partito radicale, i contatti con i parlamentari dei paesi d'Europa centrale, sempre più numerosi, ad iscriversi al Partito Radicale, transnazionale e transpartito, coordinando tra l'altro delle azioni parlamentari a favore della istituzione del Tribunale internazionale contro i crimini di guerra commessi nella ex Jugoslavia e per il riconoscimento internazionale della Repubblica di Macedonia.
Nel 1994 è candidato alle elezioni europee sulla Lista Pannella-Riformatori. Nell'aprile del 1995 al termine del 37.mo Congresso è eletto segretario del Partito Radicale succedendo ad Emma Bonino nel frattempo divenuta membro della Commissione europea. Durante l'inverno 95-96 coordina l'organizzazione della manifestazione europea "Libertà per il Tibet" promossa dai gruppi di sostegno al Tibet, dalle Comunità tibetane in Europa e dal PR, manifestazione che riunirà a Bruxelles il 10 marzo circa 6.000 persone. A partire dall'aprile 96, a seguito delle dimissioni di Marco PANNELLA, diviene deputato europeo.