Per sapere - premesso che:
- le sofferenze delle popolazioni dell'ex Jugoslavia causate dalla
guerra in atto non accennano a diminuire, e che dall'Italia
l'unica presenza attiva sul posto è quella dei volontari civili e
degli obiettori di coscienza;
- circa 150 obiettori in servizio civile hanno partecipato a missioni di ingerenza umanitaria nelle zone di conflitto nei Balcani
- lunedì 24 ottobre un gruppo di obiettori di coscienza in servizio civile è partito alla volta di Pola (Croazia) per partecipare a una missione umanitaria:
- secondo l'attuale legge più di 50 obiettori sono perseguibili
per via penale ed amministrativa per essersi recati all'estero in disobbedienza civile;
- Pietro Ventura, Maurizio Montipò e Gaetano Linardi sono stati
privati dello status di obiettore, Giovanni Grandi e Gianluca Landini sono stati raggiunti da un avviso di garanzia, Emanuele
Locatelli, Marco Mazzoldi ed Alberto Crescentini sona iscritti nell'albo degli indagati;
- decine di obiettori in servizio sono pronti a partire compiendo,
se necessario, un gesto di disobbedienza civile in violazione di legge, pronti a subirne le conseguenze legali;
- la proposta di legge in materia di obiezione di coscienza al servizio militare, approvata da entrambi i rami del Parlamento nella X legislatura e a larga maggioranza alla Camera dei Deputati nella XI legislatura, prevedeva all'art. 9 commi 5, 6,7, 8, 9, 10 la possibilità per l'obiettore di coscienza che ne faccia richiesta, di essere distaccato anche temporaneamente a
prestare servizio in missione umanitaria fuori dal territorio
nazionale
- l'Italia ha sottoscritto la Convenzione Europea per la
salvaguardia dei diritti dell'Uomo del 1950 (art. 9) ed il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici del 1966 (art.18) che riconoscono agli obiettori di coscienza e a tutti i cittadini, uomini e donne, un ruolo di pace mediante il diritto/dovere di ingerenza per motivi umanitari;
- il servizio civile sostitutivo si configura come esercizio in particolare di ruoli di costruzione di "pace positiva", ciò che è logico si realizzi anche al di là e al di sopra dei confini dello stato di appartenenza anagrafica;
- il 7 ottobre 1994 l'Assemblea parlamentare paritaria ACP-UE (paesi di Africa, Caraibi, Pacifico e Unione Europea) ha adottato
una Risoluzione con cui auspica la messa in funzione di un " Corpo
permanente dei diritti umani" strutturato per contingenti
continentali;
- l'impiego di obiettori di coscienza-Caschi Bianchi in operazioni
di ingerenza umanitaria "civile" e' implicitamente previsto sia nel documento del Segretario generale delle Nazioni Unite "Un'agenda per la pace" (capitolo dedicato al peace-building) sia in quelle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che, come nei casi di Haiti, Cambogia e Guatemala, considerano la difesa e il ristabilimento della democrazia e dei diritti umani quali obiettivi legittimanti l'effettuazione di adeguate forme di ingerenza umanitaria;
- si tratta ora di dare piena attuazione a queste previsioni anche mediante iniziative autonoma di quelle forze espresse dalla societa' civile che, con maggiore consapevolezza, avvertono la duplice esigenza di rendere effettivo il diritto internazionale sui diritti umani e di potenziare il ruolo dell' ONU in ottemperanza ai principi e alle norme della Carta delle Nazioni Unite;
- l'istituzione di contingenti di Caschi bianchi, a questa stregua, può essere riguardata come espressione di volonta' popolare intesa a fare osservare la vera legalita' internazionale e come richiamo agli stati affinche' adempiano finalmente agli obblighi giuridici internazionali;
- tra questi obblighi vi è quello previsto dall'art.43 della Carta delle Nazioni Unite in ordine alla messa a disposizione dell'ONU, in via permanente, di una parte degli eserciti nazionali, un obbligo che, in presenza della conflittualita' e della insicurezza dilaganti nel mondo, riveste carattere di urgenza e ineludibilità;
- l' istituzione di contingenti di Caschi Bianchi, sotto l' egida delle Nazioni Unite consente di correttamente esercitare il diritto-dovere di ingerenza umanitaria a tutela dei valori supremi dell' ordinamento internazionale - diritti umani, democrazia solidarieta', pace - nella duplice forma d'intervento civile e di intervento di polizia internazionale sotto effettivo comando ONU;
- la necessita' e urgenza di provvedimenti volti a legalizzare la condizione degli obiettori di coscienza in missione umanitaria all' estero e a promuovere la costituzione di un contingente italiano di Caschi Bianchi,
1) se il governo intenda stabilire al più presto la possibilità per gli obiettori che ne facciano richiesta di svolgere, anche temporaneamente, il servizio civile sostitutivo partecipando a missioni umanitarie fuori dal territorio nazionale organizzate sotto l'egida delle Nazioni Unite;
2) se il governo intenda in tal modo anche sanare la condizione di quegli obiettori che, con un atto di disobbedienza civile non violenta in violazione di legge, si sono recati finora all'estero in missione umanitaria.
Lorenzo Strik Lievers
Emma Bonino
Giuseppe Calderisi
Marco Taradash
Paolo Vigevano
Elio Vito