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Agora' Agora - 13 maggio 1989
LISTA ANTIPROIBIZIONISTA: I REPUBBLICANI, MUCCIOLI E L'ANTIPROIBIZIONISMO. INTERVENTO DI TARADASH.

Roma, 13 maggio - N.R. - In merito alle posizioni assunte da alcuni dirigenti repubblicani dopo un incontro con Vincenzo Muccioli al congresso PRI di Rimini, Marco Taradash, candidato nella lista Antiproibizionista che concorre alle elezioni europee ha dichiarato:

"Spaventato della presenza del demone Pannella, noto untore di droga, nelle liste laiche, Vincenzo Muccioli è corso da San Patrignano a Rimini per cercare rassicurazioni, e, a quanto pare, le ha ottenute.

Sappiamo che il PRI appartiene alla componente proibizionista che è largamente maggioritaria dentro il quadrilatero romano.Sappiamo però anche che c'è una enorme differenza fra questa maggioranza proibizionista, che va dalla DC al PCI, e la setta punizionista dei Craxi, Muccioli e Acquaviva. La differnza sta nell'uso dei criteri di giudizio: per il PRI, fino a prova del contrario, la misura del valore di una politica è laicamente nei suoi risultati, mentre i socialisti muccioliniani sono al di sopra di queste miserie: parlano in nome della morale, e l'unico risultato su cui contano è quello elettorale.

Mi auguro allora che anche a Rimini, provincia di San Patrignano, gli amici repubblicani siano in grado di dare una risposta razionale e ragionevole a una domanda. E' meglio lasciare il monopolio del traffico delle varie droghe al mondo criminale, e quindi continuare a subire le conseguenze di una politica proibizionista fallimentare ovunque nel mondo, con o senza la modica quantità, oppure bisogna trovare un'alternativa in termini di regolamentazione legale? Se la risposta è no i repubblicani vogliano ammettere che fra le tante tasse ingiuste che oggi pesano sui cittadini ce n'è una più feroce delle altre, una tassa sui non consumatori di droghe che è fatta di aggressioni e violenza nelle strade, strapotere mafioso, corruzione politica e inquinamento finanziario. E' una tassa che nessuno oggi in Italia e nel mondo riesce, purtroppo, ad evadere".

 
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