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Agora' Agora - 8 giugno 1989
MURO DI BERLINO: CONFERENZA STAMPA DI PLIUSC AL MURO CON ESPONENTI DI MOVIMENTI DEMOCRATICI E PER I DIRITTI UMANI DELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALE, CINESI, VIETNAMITI. . .
"SCONFIGGERE I MURI DI BERLINO DI OGNI GENERE".

PLIUSC SPIEGA I CARDINI DELLA SUA AZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO.

Roma, 8 giugno - N. R. - Il dissidente sovietico Leonid Pliusc, rappresentante dell'Alleanza Helsinki Ucraina, ed Antonio Stango - segretario federale del Partito Radicale -, candidati nelle liste del PSDI per le elezioni del Parlamento Europeo, hanno dato vita oggi al muro di Berlino (ceck-point Charlie) una manifestazione-conferenza stampa insieme con esponenti di movimenti democratici e per i diritti umani dei diversi Paesi dell'Europa centro-orientale, cinesi e vietnamiti.

"L'iniziativa - hanno dichiarato Pliusc e Stango - intende richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica europea, delle istituzioni comunitarie, dei governi e di tutti i candidati sulla necessità di sconfiggere i 'muri di Berlino' di ogni genere, da quello materiale a quelli ideologici, per un'Europa dei popoli dell'Est e dell'Ovest, attiva nella difesa dei diritti umani e della democrazia in tutto il mondo. Occorre giungere ad una autentica ricomposizione dell'Europa, per sconfiggere un totalitarismo che ancora - dalla Georgia a Pechino, dalla Romania all'Ucraina - soffoca, insieme alla libertà, la vita di interi popoli".

Pliusc ha quindi spiegato ragioni ed obiettivi del suo impegno elettorale: "Siamo testimoni di grandi trasformazioni che avvengono all'interno dell'Impero Sovietico, sotto la spinta della profonda crisi cui i Paesi del socialismo reale sono stati condotti dal potere incontrollato dell'apparato comunista.

La cosiddetta 'perestrojka' può portare a due esiti ben diversi: o ad una effettiva democratizzazione dei Paesi del Patto di Varsavia, o ad un rafforzamento del terrore poliziesco-militare.

L'uno o l'altro di questi esiti dipenderanno naturalmente dai rapporti di forze all'interno del blocco (movimenti democratici nazionali, contraddizioni sociali, lotta interna all'apparato di potere) , ma dipenderanno anche, e non in piccola misura, dalla posizione dei paesi democratici dell'occidente.

Per questa ragione ho ritenuto di accettare la proposta del Partito Radicale transnazionale di candidarmi al Parlamento europeo nelle liste del Psdi.

Ringrazio l'Italia che mi ha dato questa possibilità, poiché ritengo molto importante che le forze democratiche dei Paesi dell'Europa Orientale possano far sentire la loro voce nel parlamento dell'Europa Occidentale.

All'interno del Parlamento Europeo sarò portavoce e sostegno delle forze che, nell'Europa dell'Est, combattono per una vera democrazia e l'autentica distensione. Una distensione che non può fondarsi sulla demagogia statale o partitica, ma su di un controllo pubblico, a livello nazionale ed internazionale, in merito al rispetto degli accordi sui diritti dell'uomo, sul disarmo, sulla tutela della natura, sullo sviluppo dei contatti tra i popoli. "

 
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