Roma, 21 settembre -N.R.- Pubblichiamo la lettera aperta di Giovanni Russo Spena, segretario di Democrazia proletaria, indirizzata alle forze politiche e sociali di Roma, a Reichlin, Amendola e Pannella.
La proposta avanzata da Democrazia proletaria per una lista unitaria, di sinistra ed ambientalista che prefigurasse un'alternativa per Roma alla DC di Sbardella e di Giubilo non si è potuta realizzare, anche se è auspicabile che ciò avvenga almeno in alcune circoscrizioni.
Abbiamo dovuto scontare da un lato una certa "timidezza" da parte del PCI e dall'altro l'agnosticismo dei verdi nei confronti delle alleanze politiche con le quali attuare un programma che segnasse un'effettiva inversione di rotta per le sorti della capitale.
Riteniamo essenziale che gli elettori sappiano che uso sarà fatto dei loro voti dopo il 29 ottobre da parte dei rappresentanti in Consiglio Comunale. Le affermazioni di alcuni autorevoli esponenti dei verdi, che hanno in più occasioni ribadito la loro disponibilità ad entrare in giunta anche con la DC, inducono notevoli perplessità. Il caso del consigliere verde che alla Regione Lazio appoggia la giunta pentapartito non è certamente rassicurante.
"Diversi ma Insieme" vuole essere ancora il nostro slogan, anche se le forze ambientaliste e di sinistra si presenteranno con liste diverse. Dobbiamo proporre agli elettori un programma comune per una giunta rosso-verde che mandi all'opposizione la DC.
La federazione romana di DP ha già presentato, in una precedente lettera alle forze sociali e politiche della città, sette punti per l'elaborazione di questo progetto comune centrato su alcune idee-forza, prima fra tutte - a seguito anche dell'esperienza non esaltante delle passate giunte di sinistra a Roma - la necessità di promuovere la partecipazione e il controllo dal basso dei cittadini sull'amministrazione comunale.
Lotta all'emarginazione sociale ed al degrado delle periferie, vivibilità della città e drastici provvedimenti di contenimento del traffico automobilistico; sviluppo di momenti di aggregazione sociale e di solidarietà nei confronti degli anziani, degli immigrati, dei giovani, dei tossicodipendenti, dei portatori di handicap; emergenza casa contro ogni ulteriore cementificazione di Roma; sostegno e promozione di iniziative culturali.
Sono solo alcuni titoli, da riempire di contenuti con coraggio e coerenza, per ricostruire una città solidale, attenta ai problemi degli ultimi, plurirazziale; la città futura ha bisogno di una vasta e capillare mobilitazione della gente superando ogni meccanismo di delega. Di questo e di altro ancora vi proponiamo di discutere, incontrandoci e, perchè no, organizzando unitariamente, con le nostre diversità, un'iniziativa di dibattito pubblico rivolto alla città.