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Agora' Agora - 2 ottobre 1989
DROGA: L'EREDITA' DI ROSTAGNO.
MAJID VALCARENGHI RISPONDE A FRANCESCO CARDELLA SU 'CUORE': "NESSUNO, MA PROPRIO NESSUNO, SI DOVREBBE APPROPRIARE DELLA SUA MEMORIA".

Roma 2 ottobre -N.R.- 'Cuore', inserto settimanale del quotidiano 'L' Unità', ha pubblicato la scorsa settimana un editoriale di Andrea Valcarenghi-Majid ad un anno dalla scomparsa di Mauro Rostagno. Valcarenghi parlava della condizione attuale della comunità di Saman, gestita dopo la sua scomparsa da Francesco Cardella. Cardella ha risposto nei giorni scorsi su l' 'Avanti!' tirando pesantemente in ballo oltre a Valcarenghi lo stesso Marco Pannella. Proponiamo la 'Lettera a Francesco Cardella' di Valcarenghi pubblicata oggi da 'Cuore'.

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Francesco, sapevo per come ti conosco, che ti saresti arrabbiato per alcune cose che in coscienza ho dovuto scrivere ricordando su 'Cuore' il nostro comune amico Mauro Rostagno. Leggendo quello che hai scritto in reazione al mio articolo, sull''Avanti!' di giovedì 28, ho visto che non sono riuscito ad evitare che tu considerassi un attacco alla comunità di Saman il mio editoriale. Voglio precisare che considero Saman un'esperienza importante per l'assistenza a tossicodipendenti e alcolisti e se il tuo lavoro, quello di Chicca Coveri e degli altri vostri collaboratori, non ha ancora avuto gli aiuti pubblici che avrebbe dovuto avere da tempo, considero questo una cosa indegna. Perchè ciò vorrebbe dire che a quei funzionari non è bastato neanche il sangue di Rostagno per fare il loro dovere. Le mie critiche nell'editoriale di 'Cuore' non erano rivolte a Saman come esperienza comunitaria, ma erano riferite a Saman come voce a sostegno del nuovo corso socialista sulla droga e cioè ai tuoi articoli sull' 'Avanti!'

, alle interviste in televisione, a quando scrivi, come giovedì scorso "che non giudichi repressiva la posizione di Craxi". Quello che ho detto nel mio articolo è che una delle due voci che prima rappresentavano Saman, quella di Mauro, ora non c'è più. E consentimi di sottolineare che da undici mesi a questa parte, con la tua nuova posizione sulla droga, non si tratta di sfumature. La mia amara riflessione era ed è limitata a constatare come a Saman, sul fronte politico della droga, le sue idee non siano rappresentate. Idee che pure Mauro avrebbe espresso con le dovute cautele per non esporre la comunità alle ritorsioni dei pubblici poteri. Io ho difeso e difenderò ancora pubblicamente l'esperienza di Saman proprio perchè è una comunità priva di quelle ipocrisie moralistiche tipiche di altre comunità di assistenza. Questo non vuol dire che io condivida la tua posizione attuale.

Un'ultima cosa a proposito della "memoria storica" di Mauro Rostagno, di cui tu mi accusi di volermi appropriare. La dedica che mi scrisse sul vostro libro "La scuola del Sud", un mese prima di venire massacrato, è firmata Sanatano, come ho scritto su 'Cuore' e non Mauro, come tu hai riportato sull' 'Avanti!'. Vedi come è facile rimuovere una parte di quella memoria storica, magari la più scomoda da gestire pubblicamente. Perchè la bellezza del nostro comune amico Sanatano-Mauro era di appartenere solo a se stesso. E qui sono d'accordo con te: nessuno, ma proprio nessuno, si dovrebbe appropriare della sua memoria, ma non potrai impedire ai suoi amici di difenderne l'integrità.

 
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