Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 23 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie Radicali
Agora' Agora - 26 ottobre 1989
DIMISSIONI PANNELLA: CONFERENZA STAMPA DI PANNELLA: "ECCO CHI HA GIOCATO SPORCO SULLE MIE DIMISSIONI. ECCO LE MANOVRE, ECCO I PROTAGONISTI."

Roma, 26 ottobre -N.R.- Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di Marco Pannella, che ha espresso le proprie considerazioni sull'accettazione delle proprie dimissioni avvenuta ieri da parte della Camera dei Deputati.

Riportiamo il testo della lettera inviata da Pannella ai deputati prima del voto e della lettera di dimissioni alla presidente Iotti.

COPIA INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA DI PANNELLA PUO' ESSERE RICHIESTA PRESSO RADIO RADICALE, TEL 460541- 460542.

TESTO DELLA LETTERA INVIATA AI DEPUTATI

Caro Collega,

ti invio per conoscenza il testo della mia lettera di dimissioni da deputato, inviato alla Presidente della Camera, che saranno discusse mercoledì 25 ottobre.

Sono convinto che le ragioni politiche di queste mie dimissioni dovrebbero riguardare e coinvolgere un pò tutti e ciascuno. Esse nascono, infatti, da realtà che investono la nostra funzione in quanto tale, indipendentemente dai vari partiti di appartenenza.

Queste ragioni sono di parte democratica, di parte (e) democratica. E' mia convinzione che, se non reagiamo a tempo, fra breve, al massimo a primavera, ci troveremo non solamente di fronte alla solita scadenza dello scioglimento anticipato delle Camere, ma a "dover" votare riforme e riformette aberranti, aggravanti la situazione attuale.

Ho ulteriormente riflettuto, dopo aver compiuto il gesto dell'invio delle dimissioni. Dirò in aula perchè, come, le massime responsabilità di questa situazione di svuotamento delle istituzioni e di vanificazione del disegno costituzionale possano esser attribuiti ad altri che alle Camere (per l'essenziale). A chi, non mancherò di indicarlo, come contributo, certo opinabilissimo, delle convinzioni mie e di pochi altri.

Spero - se non conto - sulla tua presenza; sull'intervento del maggior numero di noi. E' questa una occasione regolamentare unica, ormai, nel nostro Parlamento, per un dibattito ed un lavoro che rischia di mancare e mancarci altrimenti. Trattandosi di materia "interna corporis", in cui l'esecutivo non ha da intervenire e nemmeno esser presente in quanto tale, è evidente che questo mio invito, o speranza, concerne anche i colleghi con responsabilità di governo.

Per me, se la Camera dovesse respingere le mie dimissioni per pura prassi di cortesia, con il concorso di privati affetti e stime, senza entrare nel merito delle ragioni che mi hanno indotto a presentarle, vorrà dire che ancora una volta non sono riuscito e non riesco a dare alla Camera ed a noi tutti il contributo che tento di fornire.

***************

TESTO DELLA LETTERA DI DIMISSIONI INVIATA ALLA PRESIDENTE IOTTI

Signora Presidente,

dovunque si volga lo sguardo il prevalere di impulsi, riflessi, violenze istituzionali e sociali di carattere inequivocabilmente fascistico mi appare tragicamente chiaro.

Se manca, o sembra mancare, la violenza squadristica, con le sue vittime e i suoi assassini, è perchè l'assassinio dell'immagine, della verità, della tolleranza, delle idee, delle stesse leggi e del loro fondamento morale, la Costituzione, lo si compie oggi ogni ora, in modo più completo, profondo, radicale di allora, attraverso l'opera dei mass-media (in primo luogo la RAI-TV, il cui teppismo e squadrismo, non più nella sola prima rete, ma ancor più nella rete "socialista" e nella sua gestione "presidenziale"; ma anche grazie allo scatenarsi, convergente con quelli, dei giornali espressione dei maggiori gruppi industriali e di potere italiani e multinazionali) e la denigrazione del Parlamento, la tendenza a linciare chiunque non sia d'accordo con il leader del PSI ed i suoi "protettori" o "alleati" nella DC, come già accade in occasione dei voti sul "voto segreto" e, ora, con il silenzio del Presidente del Senato, accade a proposito della legge sulla droga.

La Commissione di Vigilanza sulla RAI-TV sta impegnando direttamente il Parlamento in un'opera pilatesca e farisaica di complicità omissiva con questo quadro sovversivo, di tradimento della Costituzione, di negazione della legge, della legalità, della legittimità dello scontro politico.

Su questo nessun vero dibattito alla Camera, in convergenza con il sistema politico e partitocratico di stampo fascistico che si sta serrando attorno e contro gli ideali e le forze della democrazia e della legalità.

Per questo presento le mie dimissioni da deputato. Quel che sta accadendo in occasione delle elezioni amministrative romane non sarebbe più tollerato nell'Est europeo, nemmeno in URSS, dove Yeltsin non sarebbe nemmeno stato conosciuto come candidato, se avesse concorso come ad elezioni italiane. Non ci sto.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail