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Agora' Agora - 24 gennaio 1990
"IL CONGRESSO DELL'UNITA' E DELLA SPERANZA". PRESENTAZIONE DEL SECONDO CONGRESSO ITALIANO DEL PARTITO RADICALE (ROMA - 27,28,29 GENNAIO 1990). L'INTERVENTO DEL SEGRETARIO SERGIO STANZANI

"Sebbene i nostri sforzi siano volti a raggiungere i 50 mila iscritti entro il '90" ha dichiarato Stanzani "la fase che il Partito radicale sta vivendo è ben diversa da quella che aveva caratterizzato nell'86 la campagna dei 10 mila iscritti. Allora si trattava d'impedire lo scioglimento del partito, oggi dobbiamo realizzare quella che a nostro giudizio è la condizione minima per la costituzione di un soggetto transnazionale e transpartitico che sia vitale e credibile. Il "quadriumvirato" di cui faccio parte ha il mandato del Congresso di Budapest per garantire sino all'ultimo l'esistenza del partito e noi riteniamo che questa sia possibile solo alla luce dei risultati che otterremo, non solo in termini d'iscrizioni, ma anche d'iniziativa politica. All'Est soprattutto abbiamo già segnali estremamente positivi: il riconquistato desiderio di libertà ed una stampa che dopo anni di censura può 'raccontare' i nuovi fermenti politici, hanno fatto sì che a Praga, a Budapest ed a Mosca centinaia di persone abbiano

scelto d'iscriversi al Partito Radicale non solo per portare nei loro paesi la nostra cultura della nonviolenza ed il nostro rigore democratico, ma soprattutto per dar vita a quell'internazionale federalista che sempre più si prospetta essere l'unica strada percorribile per realizzare un'Europa che sia davvero una casa comune."

"Nel nostro Paese, che fa parte dell'occidente libero e democratico," ha proseguito Stanzani "dobbiamo fare i conti con un potere che controllando direttamente l'accesso all'informazione impedisce lo sviluppo di un diverso sistema politico. Il Partito Radicale paga direttamente questo scotto, così come lo pagano tutte le iniziative volte a modificare gli assetti costituiti, siano essi elettorali o economici. Il Partito Radicale che scegliendo di non presentarsi alle elezioni si pone di fuori alle Istituzioni, deve diventare, come lo è già stato in passato, uno strumento decisivo per la riforma del sistema politico. Per questo la nostra scelta transpartitica diviene elemento essenziale del nostro fare politica, per questo è necessario che l'appello rivolto alle altre forze politiche, ed in particolare al PCI, sia raccolto: il nostro obiettivo rimane quello di creare nuove aggregazioni politiche che più efficacemente riescano a combattere e vincere il sistema partitocratico. A tale proposito credo che saranno

estremamente importanti le prossime scadenze congressuali del Partito Comunista e del mondo Verde."

"Nello scenario politico italiano" ha concluso Stanzani "rimane poi aperto il problema della federazione laica che ancora, anche se difficile, è formalmente possibile almeno fino a quando gli organi di quei partiti non la smentiranno. Noi ci siamo realmente fatti carico della cultura politica laica, ma il PRI e il PLI sembrano non essere interessati a progetti di grande respiro. Ci aspettiamo anche importanti risposte dai compagni socialisti ed auspichiamo che questi possano ritrovare il valore della loro idealità politica correggendo la grave e pericolosa strategia che stanno attuando".

 
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