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Agora' Agora - 16 febbraio 1990
FORLANI-PENA DI MORTE: »NON SONO INDIGNATO PERCHE' NON CREDO A QUELLO CHE DICI SULLA PENA DI MORTE, NON CREDO CHE TU SIA SINCERO. SON CERTO CHE ANCHE CON IL TUO PUR "SOTTERRANEO" IMPEGNO I DEMOCRISTIANI ITALIANI DARANNO UN GRANDE CONTRIBUTO ALLA NUOVA CAMPAGNA DI NON UCCIDERE . LETTERA APERTA AL SEGRETARIO DEMOCRISTIANO FORLANI.

Paolo Pietrosanti (tra i fondatori e gli animatori del Coordinamento Non Uccidere -la coalizione di oltre 100 tra partiti, sindacati e associazioni contro la pena di morte- nonché Consigliere federale del Partito radicale) ha oggi rivolto al segretario democristiano Forlani la seguente lettera aperta:

»Caro Forlani,

devo dire che non sono troppo indignato da quello che continui a dire sulla pena di morte perchè non ci credo. Un Segretario, hai detto, deve esprimere pubblicamente le opinioni del partito piuttosto che le proprie -se esse sono diverse. Ed è evidente che il tuo partito è del tutto, assolutamente contrario alla pena di morte. Ma questa convinzione -così solida nella Dc- non viene dal nulla; mentre sembra proprio provenire dal nulla la tua personale e "privata" posizione: è per questo che non credo sia vera. Può soltanto -eventualmente- essere stata funzionale ad altre mire (un pochino paurose, in verità).

A partire dal 1· marzo il Coordinamento Non Uccidere darà vita -proseguendo una già assai feconda collaborazione con la Sezione italiana di Amnesty- ad una grande campagna perchè vengano finalmente attuate quelle due importanti Mozioni che a grande maggioranza la Camera ha il 3 agosto scorso approvato. Erano due mozioni che impegnavano il Governo all'apertura di una vera a propria offensiva politico-diplomatica per una moratoria di tre anni delle esecuzioni capitali in tutto il mondo, e all'abolizione della lugubre sanzione anche dal Codice penale militare di guerra italiano.

Senza i democristiani quelle mozioni non si sarebbero approvate; senza i democristiani questa nuova campagna non sarà adeguatamente forte e vincente -e dovrà esserlo, visto quanto sarebbe importante e senza precedenti il ruolo che l'Italia potrebbe assumere se quei documenti parlamentari divenissero azione politica.

Non vuoi pubblicamente smentirti? Magari lo farai più in là nel tempo; ma intanto ti invito a far sì che massimo sia l'impegno dei democristiani di questo paese per l'attuazione di quelle deliberazioni della Camera. Son certo che, magari "sotterraneamente", lo farai.

 
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