Informazioni di carattere generale
Sistema elettorale.
Si vota per il Parlamento e per i Consigli comunali .
Il Parlamento è costituito da tre camere :
-la Camera socio-politica (rappresentanti di partiti e associazioni) 80 deputati ;
-la Camera dei comuni (rappresentanti dei grossi Comuni o di insiemi di piccoli Comuni), 116 deputati;
-la Camera delle organizzazioni di lavoro (rappresentanti di tutte le imprese statali, si tratta di un residuo del vecchio sistema delegatario) 160 deputati;
in totale 356
Il sistema elettorale è di tipo maggioritario a due turni, alla francese, applicato per ciascuna camera. Ovvero, ad esempio: per la Camera dei deputati il paese viene diviso in 80 collegi in ognuno dei quali si presenta un certo numero di candidati (4-5 in media) uno o più per partito. Ogni collegio elegge un solo candidato. Chi supera il 50 % dei voti al primo turno viene immediatamente eletto. Se nessuno supera il 50% occorre andare al secondo turno per il ballottaggio, a cui partecipano solo i candidati che hanno superato lo sbarramento del 7 %.
E' un sistema piuttosto complesso, come si può capire, che privilegia senz'altro i grossi schieramenti come di fatto è avvenuto.
Le forze politiche.
-il cosiddetto "blocco croato", ovvero i nazionalisti dell'ex generale Franjo Tudjman, caduto in disgrazia con Tito per il suo già allora acceso nazionalismo. Propongono : la sovranità nazionale, l'indipendenza della Croazia, la privatizzazione delle imprese e del mercato, sostengono un orientamento da destra conservatrice e cattolica, con l'esaltazione dei valori della tradizione, della famiglia, con dichiarazioni rigidamente anti-abortiste, ma soprattutto con l'elemento più preoccupante di una politica di separazione nazionale-croata dal contesto jugoslavo.
Di questo blocco fanno parte formazioni minori quali quella del partito contadino e del partito cristiano.
Nella media hanno ottenuto al momento il 50% dei voti, ma nei collegi ove si presentano e sono più forti oscillano dal 60% al 80% .
-Il blocco comunista, guidato dal comunista riformatore Ivica Racan, costituito da comunisti, giovani comunisti e l'ex Alleanza socialista ora trasformata in partito socialista. Ottengono in media il 34%. Laddove sono più forti oscillano dal 40% al 55 %
-La "Coalizione di salvezza nazionale", costituita da social-liberali, nazionalisti moderati, socialdemocratici e cristiano democratici è una coalizione di centro di orientamento liberale Nonostante i fortunati pronostici della vigilia che li davano probabili vincenti, hanno avuto un esito decisamente deludente. L'elettorato ha preferito schierarsi su tesi contrapposte nettamente scegliendo più l'emozione che la moderazione. Ottengono il 20% in media.
-la coalizione Lista europea verde, promossa da radicali (transnazionali- RUSED), Azione verde, e una parte degli ex giovani socialisti, si è presentata con un programma imperniato sul federalismo europeo, sui diritti delle minoranze, sull'ecologia e la macro-ecologia. Ma la velocità con cui si è deciso di condurre questa campagna elettorale, la scarsezza degli spazi di informazione pubblica a fronte dei milioni di marchi spesi dai grossi partiti, tempo e informazione insufficienti, portano ad un area di voto del 5 %, nei pochi collegi ove ha potuto presentarsi. Si tratta comunque di un dato interessante che esprime grandi potenzialità future.
-altri gruppi minori
Votazioni.
In Croazia su 4,8 milioni di abitanti votano 3,5 ed i dati che abbiamo fino a questo momento riguardano il 31 per cento dei voti per la camera socio-politica ed il 29 % per la camera dei Comuni.
Si è votato domenica 22 per queste prime due, come pure per i consigli comunali, si è votato lunedì 23 per la camera del lavoro.
(Questa camera del lavoro in realta' costituisce un elemento molto controverso è decisamente poco democratico, basta dire che il cittadino lavoratore -impiegato dello stato- ha il diritto di votare due volte, ovvero possiede un voto in più rispetto alla casalinga, allo studente, al disoccupato o al privato o al professionista. Si tratta di una corsia preferenziale approntata dalla legge elettorale decisa dai comunisti e che gioca a loro favore. Lo stato assistenziale comunista potrebbe infatti venir premiato proprio dai lavoratori che da questo sistema ricevono i maggiori vantaggi. Si tratta dunque di 160 deputati che vengono eletti direttamente sui luoghi di lavoro all'interno delle stesse organizzazioni, dalle poste agli ospedali alle fabbriche statali ecc.
Questo voto dunque potrebbe riequilibrare lo svantaggio che i comunisti registrano nelle altre due camere.)
Ma vediamo i risultati parziali alle ore 23 di martedì 24.
Si tratta di dati relativi a :
71 collegi su 80 per la Camera politica, 58% di voti scrutinati
103 " su 116 per la Camera dei comuni, 74% " "
Camera socio-politica (seggi assegnati, con più del 50% dei voti):
nazionalisti croati 23
comunisti 2
- il ballottaggio riguarderà dunque 46 collegi
Camera dei comuni
nazionalisti croati 40
comunisti 11
coalizione nazionale 4
socialisti 2
-ballottaggio 46
Con un sistema proporzionale i risultati, alla Camera politica, sarebbero così distribuiti :
nazionalisti di Tudjman : 44,9% (su 67 collegi in cui erano presenti)
comunisti 32,7 % (su 65 collegi in cui erano presenti)
coalizione di centro : 18,4 % (su 46 collegi " ")
radicali, verdi: 4,1 % (su 8 collegi " ")
altri - astenuti : manca
Nelle prossime ore seguiranno altri aggiornamenti e commenti.
Zagabria, 25 aprile
Sandro Ottoni