TIBET: OLTRE TRENTA CITTA' HANNO GIA' ADERITO ALLA CAMPAGNA INTERNAZIONALE CHE VEDRA' SINDACI DI TUTTO IL MONDO FAR SVENTOLARE LA BANDIERA NAZIONALE TIBETANA IL 10 MARZO PROSSIMO, ANNIVERSARIO DELL'INSURREZIONE DI LHASA DEL 1959.
Bruxelles, 1 dicembre 1995. Oltre 30 sindaci e presidenti di provincia di Albania, Belgio, Bosnia, Croazia, Francia, Italia, Serbia-Montenegro, Moldavia, Repubblica Ceca, Polonia, Ucraina e Ungheria hanno sottoscritto l'Appello promosso dal Partito Radicale, transnazionale e transpartito: "Libertà per il Tibet".
Tra i firmatari: Tarik KUPUSOVIC, primo cittadino di SARAJEVO, Francesco RUTELLI, primo cittadino di ROMA, Serafim URECHEAN, sindaco della capitale moldava CHISINAU. In Italia hanno anche firmato: Paolo A.M. AGOSTINACCHIO, Sindaco di FOGGIA; Renzo BALDONI, Sindaco di PENNABILLI; Davide BERIO, Sindaco d'IMPERIA; Valentino CASTELLANI, Sindaco di TORINO; Antonio CENTI, Sindaco di L'AQUILA; Raimondo FASSA, Sindaco di VARESE, deputato europeo; Leoluca ORLANDO, Sindaco di PALERMO, deputato europeo; Giancarlo CORADA, Presidente della Provincia di CREMONA; Nicola MOLE', Presidente della Provincia di TERNI.
Firmando quest'appello i sindaci denunciano la nuova "soluzione finale" di cui sono vittime i Tibetani da parte delle autorità cinesi: la "pulizia etnica" per diluizione, attraverso l'organizzazione di massici trasferimenti di popolazione cinese in Tibet.
Nell'invitare tutti i cittadini ad organizzarsi per fermare la tragedia tibetana, ricordiamo che i sindaci firmatari si sono impegnati "in segno di solidarietà concreta e visibile" a far sventolare la bandiera tibetana sul pennone comunale il prossimo 10 marzo, anniversario dell'insurrezione nonviolenta di Lhasa, capitale del Tibet, del 1959.
In allegato il testo dell'appello "Libertà per il Tibet".
Partito Radicale
Transnazionale e transpartito