B4-0435/95
Risoluzione sulla pericolosa situazione in Algeria
Il Parlamento europeo,
A.sconvolto dalle atrocità commesse in Algeria nella lotta che oppone un governo repressivo a fanatici religiosi,
B.sottolineando che, secondo il governo algerino, nel 1991 sono state uccise 6.388 persone, tra cui 61 stranieri,
C.sottolineando che in tre anni di violenze sono stati uccisi 59 bambini,
D.turbato dalla rivolta avvenuta nel penitenziario di Serkadji il 21 febbraio 1995 durante la quale sono stati uccisi cento reclusi e quattro secondini,
E.rammentando i cento morti della rivolta nel carcere di Berrouaghia nel novembre 1994,
F.richiamando l'attenzione sull'arresto di otto fanatici religiosi algerini avvenuto in Belgio il 2 marzo a seguito del rinvenimento di armi, esplosivi e documenti falsi da parte della polizia belga,
G.richiamando l'attenzione sulle minacce profferite il 4 marzo dal Gruppo Islamico Armato (GIA) se le autorità belghe non rilasceranno le persone arrestate,
H.richiamandosi alla sua precedente risoluzione sulla situazione in Algeria,
1.condanna tutti quanti si sono resi responsabili di omicidi, spesso accompagnati da atroci torture e mutilazioni, e deplora che ci si richiami alla religione come pretesto per commettere crimini orribili;
2.esorta il governo a far effettuare indagini indipendenti sulle rivolte nelle prigioni e la loro repressione;
3.sottolinea che le minacce all'ordine pubblico in Belgio sono tipiche dei pericoli cui l'Europa deve far fronte a causa del terrorismo di ispirazione fanatico-religiosa;
4.insiste sul fatto che questa minaccia rende la cooperazione tra le forze di polizia dei paesi dell'Unione quanto mai importante e urgente;
5.insiste sul fatto che la situazione in Algeria e la sua posizione di partner commerciale di rilievo dell'Unione europea pone in luce l'estrema necessità di una politica estera e di sicurezza comune dell'Unione;
6.insiste sulla necessità di una composizione negoziata del problema algerino e rileva che uno dei pochi segnali di speranza è la recente affermazione del ministro degli esteri algerino Mohamed Salah Dembri secondo cui la dichiarazione resa a Roma in gennaio da alcuni leader dell'opposizione contiene elementi positivi;
7.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e al governo dell'Algeria.