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Parlamento Europeo - 17 marzo 1995
Chiusura dei conti del Parlamento europeo per il 1994

A4-0034/95

Risoluzione sulla chiusura dei conti del Parlamento per l'esercizio 1994 (spese di esercizio amministrativo)

Il Parlamento europeo,

-visto l'articolo 79 del regolamento finanziario,

-visto l'articolo 166, paragrafo 3, del proprio regolamento,

-visti gli articoli 8 e 9 delle regole interne per l'esecuzione del bilancio del Parlamento,

-vista la relazione dell'Amministrazione sull'esecuzione del bilancio del Parlamento per l'esercizio 1994 (PE 211.928),

-vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A4-0034/95),

A.considerando che, stando alla relazione dell'Amministrazione, gli stanziamenti disponibili si suddividono come segue:

-stanziamenti a titolo dell'esercizio 1994665.910.000,00 ECU

-stanziamenti riportati dal 1993

(riporti di diritto)

(articolo 7 1. b) del regolamento finanziario)59.043.315,13 ECU

. riporti su richiesta

(articolo 7 1. a) del regolamento finanziario)0 ECU

B.considerando che gli stanziamenti disponibili sono stati utilizzati nel seguente modo:

Stanziamenti 1994

(a)impegni per l'esercizio 1994652.762.810,47 ECU

(b)pagamenti per l'esercizio 1994595.688.023,43 ECU

- riporti di diritto al 1995

(articolo 7 1. b) del regolamento

finanziario)57.074.787,04 ECU

Stanziamenti riportati dall'esercizio 1993

-pagamenti a titolo degli stanziamenti

riportati di diritto dal 199350.659.564,21 ECU

-pagamenti a titolo degli stanziamenti

riportati su richiesta dal 19930 ECU

C.considerando che le disposizioni del regolamento finanziario determinano obbligatoriamente i seguenti annullamenti:

-annullamenti di stanziamenti del 1994

non più impegnati13.147.189,53 ECU

(compresi gli stanziamenti accantonati

dei capitoli 100 e 101)0 ECU

-annullamenti di stanziamenti del 1993

che sono stati oggetto di riporti di

diritto e non liquidati8.383.750,92 ECU

-annullamenti di stanziamenti del 1993

riportati su richiesta e non

liquidati0 ECU

1.conferma i risultati figuranti nei conti dell'esercizio 1994 e che devono essere comunicati alla Commissione, a norma dell'articolo 79 del regolamento finanziario, in vista della preparazione del conto di gestione e del bilancio finanziario consolidati, a conclusione dell'esame da parte della commissione per il controllo dei bilanci sulla base degli articoli 8 e 9 delle regole interne;

2.constata che

a)33.499.844 ECU, i quali altrimenti sarebbero stati annullati, sono stati invece sottoposti alla procedura degli "storni di raccolta" allo scopo di rafforzare la linea di bilancio 2000/3; si è trattato degli storni seguenti:

- n. C7 (commissione per i bilanci): 5.764.444 ECU

- n. C8 (commissione per il controllo dei bilanci): 25.387.400 ECU

- n. P20 (nell'ambito del capitolo 20): 2.348.000 ECU

b)il tasso di annullamento degli stanziamenti riportati dal 1993 in base alla procedura del riporto di diritto (articolo 7 1. b) del regolamento finanziario) è del 14,20% (tasso di annullamento degli stanziamenti riportati dal 1992 al 1993: 6,60%, corrispondente a un importo di 6.695.300,69 ECU); si constata quindi che il tasso di annullamento degli stanziamenti riportati dal 1993 al 1994 è più che raddoppiato rispetto a quello dell'esercizio precedente;

c)gli stanziamenti d'impegno ancora da liquidare al termine dell'esercizio e riportati di diritto all'esercizio 1995 rappresentano l'8,74% del totale degli stanziamenti impegnati (tasso corrispondente per il 1993-1994: 9,45% degli stanziamenti impegnati);

3.rileva che il tasso di utilizzazione di alcuni capitoli è stato sensibilmente inferiore rispetto all'anno precedente: capitolo 22 - beni mobili e spese accessorie: 92,5% (1993: 95,19%), capitolo 23 - spese di funzionamento amministrativo corrente: 88,87% (1993: 94,84%), capitolo 24 -spese per ricevimenti e di rappresentanza: 86,00% (1993: 98,74%), capitolo 25 - spese per riunioni e convocazioni: 85,11% (1993: 88,67%), capitolo 26 -spese per studi, inchieste e consulenze: 92,61% (1993: 95,94%) e capitolo 29 - sovvenzioni e partecipazioni: 86,20% (1993: 97,63%);

4.constata che nel corso degli ultimi tre esercizi finanziari (1992, 1993 e 1994), a titolo dei quali si è proceduto agli "storni di raccolta", un certo numero di linee ha denotato saldi, che sono stati utilizzati nell'ambito dei suddetti storni:

-varie voci del capitolo 10;

-voce 1170: interpreti e operatori di conferenza;

-voce 1191: stanziamenti accantonati;

-voce 2231: rinnovo di mezzi di trasporto;

-voce 2600: consulenze, studi e inchieste di carattere limitato;

di conseguenza, chiede alla sua commissione per i bilanci di dedicare particolare attenzione alla dotazione di tali linee nella procedura di elaborazione del bilancio 1996 dell'Istituzione;

5.constata che alcune linee di bilancio che parevano deficitarie in corso di esercizio e sono state potenziate con storni di stanziamenti figurano tra quelle che hanno messo a disposizione degli "storni di raccolta" importi abbastanza cospicui; è auspicabile che nell'ambito del discarico 1994 vengano fornite opportune spiegazioni al riguardo;

6.rileva cospicui annullamenti di stanziamenti:

-nella voce 2290: organizzazione di gruppi di visitatori (13,3%)

- nel capitolo 21: informatica e telecomunicazioni (3,9%), per il quale una domanda di consulenza esterna era stata formulata nella sua risoluzione dell'11 marzo 1994 sulla chiusura dei conti del Parlamento per il 1993 e nella voce 2311: telefono, telegrafo, telex, televisione (13,5%);

stanziamenti che avrebbero potuto essere messi a disposizione nell'ambito degli "storni di raccolta", e chiede alla sua commissione per i bilanci di dedicare particolare attenzione anche alla dotazione di tali linee nella procedura di elaborazione del bilancio 1996 dell'Istituzione;

7.rammenta ancora una volta che la gestione finanziaria dell'Istituzione deve basarsi sul rigoroso rispetto delle disposizioni del regolamento finanziario, in particolare quelle relative al carattere annuale degli stanziamenti e alla necessità dell'esistenza di impegni di spesa precedentemente all'assunzione di qualsiasi obbligo giuridico verso terzi;

8.constata che il contratto del 30 marzo 1994 riguardante la costruzione dell'Aula di Strasburgo è stato stipulato senza il previo visto del controllore finanziario; chiede alla Corte dei conti di redigere una relazione al riguardo entro il 15 luglio 1995;

9.constata che alcune decisioni da cui derivano importanti conseguenze finanziarie per i futuri bilanci dell'Istituzione sono state prese senza tener conto delle prospettive finanziarie;

10.rileva che la ditta di consulenza esterna incaricata dell'elaborazione di una relazione sull'inventario ha presentato la prima parte di tale relazione e attende le relative conclusioni;

11.rileva che i servizi del Parlamento hanno svolto attività di traduzione a beneficio di deputati per opere che esulano dalle funzioni parlamentari e hanno natura di testi in comune commercio; nota che non esiste una linea di entrata nel bilancio per gli incassi relativi ai rimborsi effettuati; di conseguenza contesta l'uso dei servizi sopraindicati a scopi privati e chiede all'amministrazione del Parlamento di dedicare particolare attenzione affinché i servizi di traduzione vengano utilizzati esclusivamente ai fini del lavoro parlamentare;

12.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e alla Corte dei conti.

 
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