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Parlamento Europeo - 26 ottobre 1995
Progetto di bilancio per il 1996

A4-0235/95

Risoluzione sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio finanziario 1996 - Sezione III - Commissione

Il Parlamento europeo,

-visto il progetto preliminare di bilancio presentato dalla Commissione (COM(95)0300),

-visto il progetto di bilancio definito dal Consiglio il 24 luglio 1995 (C4-0300/95),

-vista la sua risoluzione del 5 aprile 1995 sugli orientamenti per la procedura di bilancio 1996 - Sezione III - Commissione ,

-visto il rapporto del gruppo di lavoro interistituzionale sulla razionalizzazione della spesa amministrativa, le cui conclusioni sono state accettate da tutte le parti il 16 ottobre 1995 o già prima di tale data,

-visti la relazione della commissione per i bilanci e i pareri delle altre commissioni interessate (A4-0235/95),

A.considerando che nel bilancio del 24 luglio 1995 il Consiglio non ha raggiunto il massimale di risorse proprie dell'1,22% del PIL previsto dall'Accordo interistituzionale del 29 ottobre 1993, adottando un massimale pari all'1,189% del PIL,

B.considerando che alcuni Stati membri non hanno ancora ratificato la decisione sulle risorse proprie adottata al Consiglio europeo di Edimburgo nel dicembre 1992,

C.considerando che i principî fissati nel trattato UE vanno rispettati in materia di questioni finanziarie,

D.considerando che dovrebbe essere approvato un bilancio che soddisfi le aspettative dei cittadini dell'Unione europea ampliata, che rispetti gli impegni di cui all'Accordo interistituzionale del 29 ottobre 1993 e che tenga conto dell'attuale situazione economica nell'Unione ampliata,

E.considerando che le istituzioni comunitarie devono sfruttare efficacemente le risorse esistenti e spendere nel modo migliore i denari nell'interesse dei propri cittadini,

F.considerando che l'operato dell'Unione deve apparire più efficace, democratico e trasparente,

Osservazioni di carattere generale

1.chiede a quei paesi che non hanno ancora ratificato le conclusioni di Edimburgo relativamente alle "risorse proprie" di adottare con urgenza le decisioni del caso;

2.sottolinea di essersi attenuto quanto più strettamente possibile agli orientamenti fissati nella succitata risoluzione del 5 aprile 1995 nelle sue decisioni in prima lettura sul bilancio 1996;

3.ha iniziato, in particolare, a collegare strettamente l'esecuzione del bilancio per l'esercizio in corso con le proposte per la prima lettura; rileva che le conclusioni tratte da questa analisi indicano la necessità di rafforzare i controlli sull'uso dei fondi; chiede che si proceda a un'ulteriore riflessione circa l'uso della riserva e il blocco dei fondi nella politica di bilancio e incarica la propria commissione per i bilanci di presentare una relazione entro il 30 maggio 1996; chiede al Consiglio di riflettere in merito all'utilizzo delle riserve per le linee di sua responsabilità;

4.è dell'avviso che la Commissione dovrebbe rendere disponibili quanto prima possibile informazioni circa i costi stimati dell'ampliamento dell'Unione ai paesi dell'Europa centrale e circa gli sforzi necessari da parte dell'Unione per garantire che i potenziali futuri membri riescano ad adeguarsi alle politiche comunitarie;

Per quanto riguarda le basi giuridiche

5.deplora che la Commissione abbia irrigidito la sua impostazione in materia di basi giuridiche senza che avesse avuto luogo preliminarmente una concertazione tra i due rami dell'Autorità di bilancio, sopprimendo in modo arbitrario talune azioni e progetti pilota che avevano dimostrato la loro utilità; appoggia, comunque, il principio dell'istituzione e del funzionamento di un bilancio scevro di qualsiasi vincolo e ritiene che una soluzione valida possa essere trovata soltanto mediante la revisione delle disposizioni finanziarie;

6.chiede che, in mancanza di un accordo globale tra i due rami dell'Autorità di bilancio, venga individuata una soluzione ad hoc mediante la procedura del dialogo a tre, ogni volta che questo è ritenuto necessario, e incarica la propria commissione competente di intraprendere i passi necessari; alla luce di questi risultati deciderà sulla propria posizione per quel che riguarda la seconda lettura;

Spese obbligatorie e spese non obbligatorie

7.ribadisce la posizione da esso difesa nel corso della procedura di bilancio 1995 in materia di classificazione delle spese; rammenta che la sua decisione di non reinserire nel bilancio 1996 i commenti sul margine di discrezione lasciato alla Commissione nella gestione delle azioni coperte da talune linee del bilancio non implica alcuna modifica della sua posizione; conferma, al riguardo, che una decisione del genere è stata presa unicamente nello spirito di non interferire con le decisioni che la Corte di giustizia dovrebbe adottare prossimamente in materia;

Categoria I

8.prende atto dell'accordo intervenuto il 24 luglio 1995 in materia di spesa agricola e reputa importante che il Consiglio abbia accettato per la prima volta quest'anno un autentico dialogo;

9.si rallegra della presentazione della lettera rettificativa in conformità dell'articolo 14 del regolamento finanziario; reputa tuttavia inappropriato l'aumento della linea direttrice effettuato sulla scorta degli adeguamenti tecnici apportati alle prospettive finanziarie; ritiene che l'aumento deciso dopo la presentazione effettiva del progetto preliminare di bilancio costituisca una violazione dell'articolo 2 della decisione 94/729 del Consiglio sulla disciplina di bilancio del 31 ottobre 1994 , nonché del paragrafo 9 dell'Accordo interistituzionale del 29 ottobre 1993;

10.reputa tuttavia che l'attuazione della procedura ad hoc prevista da tale accordo renda necessaria l'elaborazione di una relazione preliminare riguardante le spese iscritte nel progetto preliminare di bilancio e considerate come obbligatorie dal Consiglio; tale relazione, presentata dalle commissioni parlamentari competenti, sarà accompagnata dalle proposte di modificazione e dai progetti di emendamento alle linee della categoria I del progetto preliminare di bilancio;

11.ribadisce la sua richiesta alla Commissione di avvalersi dei propri poteri per bloccare gli stanziamenti laddove vi siano senz'altro stati abusi flagranti dei fondi in un particolare ambito politico, facendo ricorso alle nuove procedure concordate per l'attuazione della disciplina di bilancio di cui all'articolo 13 della succitata decisione 94/729 del Consiglio;

12.rileva che in materia di abbandono dei terreni dovrebbero essere fatte economie per 60.000.000 ECU circa; esorta la Commissione a presentare le proposte del caso per sfruttare tale importo a favore di programmi vertenti sul miglioramento della produzione;

13.rileva che la linea di bilancio B1-381 prevede l'armonizzazione delle etichette di qualità per i prodotti agricoli esistenti negli Stati membri, più in particolare l'introduzione di un'etichetta ecologica europea per i prodotti agricoli;

Categoria II

14.esprime la sua continua preoccupazione per le deficienze nei regimi di erogazione in taluni Stati membri, in particolare per quanto riguarda l'obiettivo 1; invita pertanto la Commissione a seguitare a introdurre una maggior trasparenza nell'attuazione dei Fondi strutturali, in particolare per quanto riguarda il Fondo sociale;

15.approva la decisione di iscrivere gli stanziamenti della riserva per le iniziative comunitarie al capitolo B0-40 in attesa di una decisione sulla ripartizione della totalità del margine (1,6 miliardi di ECU); invita la Commissione a presentare una richiesta di storno non appena il Parlamento avrà espresso il suo parere e incarica nel frattempo la sua commissione per i bilanci, in associazione con la commissione per il controllo dei bilanci, di presentare una relazione sul finanziamento delle iniziative comunitarie;

Categoria III

16.si compiace che quest'anno gli emendamenti votati alla categoria III consentano un concentramento delle risorse sulle priorità indicate dal Parlamento e ciò attraverso una vera e propria ridistribuzione degli stanziamenti;

Reti

17.constata che l'esecuzione degli stanziamenti 1995 per le reti transfrontaliere è restata assai bassa; conferma peraltro il suo massimo attaccamento alla realizzazione delle grandi reti transfrontaliere che costituiranno un ulteriore passo in avanti per la costruzione del mercato interno e di un'Europa più integrata, e rammenta al riguardo le conclusioni del Consiglio europeo di Essen;

18.approva un importo di 220.000.000 ECU a favore delle reti transeuropee nel settore delle infrastrutture di trasporto (B5-700), di cui il 25% da iscrivere in riserva; tale importo verrà sbloccato non appena siano stati conclusi con esito positivo i negoziati tra Parlamento e Consiglio sulla base giuridica da adottare;

Cultura, istruzione e mezzi di informazione

19.ribadisce la priorità assoluta che annette ai problemi dell'istruzione, della cultura e dei mezzi di informazione; si compiace per la razionalizzazione e la ristrutturazione di un certo numero di linee di bilancio, scaturenti dai nuovi programmi di azione consolidati come Socrates e Media; chiede che la Commissione prosegua le sue azioni a favore di una politica europea degli sport;

20.invoca un rafforzamento degli sforzi per aumentare la tolleranza nelle società europee, su cui poggia non soltanto la responsabilità storica dell'Europa ma anche il suo futuro comune;

Informazione

21.constata con soddisfazione l'avvio di un processo di cooperazione tra i servizi delle due istituzioni e approva gli orientamenti generali contenuti nel documento congiunto presentato dai servizi del Parlamento e della Commissione; deplora tuttavia che l'intenzione di creare un nuovo sistema di informazione interistituzionale integrato non sia stata definita con maggior chiarezza e chiede pertanto che vengano realizzate quanto prima le necessarie ristrutturazioni per quanto riguarda le sinergie da applicare per un'informazione globale destinata innanzitutto al cittadino dell'Unione;

22.ribadisce la sua volontà che i servizi della Commissione e del Parlamento procedano a un raggruppamento delle loro risorse finanziarie e umane, allo scopo di creare sinergie; conferma nuovamente la sua decisione che gli uffici esterni del Parlamento e della Commissione vengano raggruppati in ogni Stato sotto lo stesso tetto, sotto l'insegna comune di "Casa dell'Europa", entro il 1· gennaio dell'anno 2000;

23.plaude all'adozione di un emendamento di bilancio che esorta le istituzioni a fornire ai cittadini dell'Unione un'informazione specifica sulle realizzazioni e le conquiste della costruzione europea (PRINCE); gli stanziamenti destinati a questi programmi sono iscritti in riserva in attesa di un accordo tra le istituzioni sugli obiettivi e le modalità di tale programma, in particolare per quanto riguarda la creazione di un comitato consultivo interistituzionale;

24.chiede che si proceda a una valutazione delle spese per l'informazione e della politica globale in materia d'informazione da presentare all'Autorità di bilancio entro il 30 giugno 1996;

Agenzie

25.conferma il suo rinnovato sostegno alle agenzie specializzate dell'Unione europea; rammenta tuttavia che tutte le agenzie, in particolare quelle di nuova istituzione, debbano rispettare i vincoli generali del bilancio e i principî che disciplinano le istituzioni europee; ribadisce che le agenzie possono allargare le loro attività e aumentare i loro bilanci solo se ne sia stata provata la necessità;

26.ricorda alla Commissione, al Consiglio e alle agenzie che ha chiesto loro di proporre, decidere e attuare modifiche ai regolamenti che le istituiscono, allo scopo di armonizzare le rispettive disposizioni in materia finanziaria e presentarne i singoli bilanci in modo trasparente e dettagliato all'interno del bilancio generale dell'Unione;

27.chiede alle agenzie di proporre le modifiche del caso ai loro regolamenti allo scopo di poter accedere alla riserva globale destinata alle agenzie; rileva altresì che qualsiasi storno di stanziamenti dalle riserve specifiche delle agenzie e/o dalla riserva globale sarà soggetto a una valutazione del rendimento delle agenzie stesse;

Ambiente

28.plaude alla decisione di creare una procedura tesa a garantire che nella misura del possibile l'uso di fondi comunitari sostenga attività ambientalmente sostenibili, dal momento che, almeno per ora, molti fattori ecologici non hanno un corrispettivo monetario e non figurano pertanto interamente in bilancio;

29.invita la Commissione a presentare entro l'8 dicembre 1995 un codice di condotta teso a garantire l'integrazione della dimensione ambientale nelle politiche e nei programmi sostenuti dai finanziamenti comunitari, come si chiedeva negli orientamenti relativi a questo bilancio; chiede che il codice di condotta si ispiri ai seguenti principî:

a)i Fondi strutturali e il Fondo di coesione dovrebbero applicare i principî dello sviluppo sostenibile e di un uso sostenibile delle risorse naturali, onde evitare pregiudizi a lungo termine alla fonte delle risorse stesse, costi assai più elevati per le operazioni di recupero e costose soluzioni tecnologiche;

b)soprattutto attraverso la messa a punto di tecniche di valutazione normalizzate e quantificabili in campo ambientale - preliminari, interlocutorie e a posteriori - gli Stati membri e la Commissione dovrebbero fornire informazioni adeguate all'Autorità di bilancio circa gli aspetti ambientali dei principali progetti e/o programmi, nel rispetto dei criteri vigenti stabiliti dalle decisioni in materia di bilancio, e delle procedure di sorveglianza e valutazione, in particolare per quanto riguarda i Fondi strutturali e il Fondo di coesione; tali informazioni dovrebbero essere fornite su base annuale;

c)i nuovi programmi devono rispettare i principî ambientali delle politiche comunitarie, come quelli contenuti nella politica agricola comune, nella politica energetica, nelle reti transeuropee, nella rete Natura 2000 e nella direttiva habitat;

d)nella sua revisione di metà periodo dei programmi summenzionati, la Commissione dovrebbe fornire all'Autorità di bilancio dettagli circa i risultati delle sue attività di controllo e valutazione in campo ambientale; qualora l'Autorità di bilancio dovesse giungere alla conclusione che un determinato Stato membro o una determinata regione non hanno fornito informazioni adeguate sugli aspetti ambientali, essa può incaricare la Commissione di adottare le misure del caso;

30.chiede alla Commissione di garantire l'attuazione, la sorveglianza e la valutazione degli aspetti ambientali dei programmi e progetti rientranti nei fondi agricoli, nei fondi strutturali e nel Fondo di coesione;

Categoria IV

31.plaude caldamente alla decisione di mettere a disposizione 35.000.000 ECU per contribuire alla ricostruzione di Sarajevo e altri 15.000.000 ECU per la ricostruzione in altre parti dell'ex Jugoslavia;

32.chiede alla Commissione di stabilire delle priorità in materia di politica estera, in particolare per conseguire un impiego ottimale degli stanziamenti destinati all'Europa centrale e orientale e al Mediterraneo, sulla base di progetti specifici adeguatamente messi a punto, fermo restando che tali priorità devono comunque consentire un impegno reale nel perseguire gli interessi dell'Unione a livello di protezione ambientale globale; incoraggia lo sviluppo della società civile e della democrazia nei paesi associati del programma MEDA con 10.000.000 ECU; raccomanda un utilizzo transfrontaliero dei programmi PHARE, TACIS e INTERREG; è convinto che questa azione non possa essere realizzata in assenza di nuove risorse di bilancio;

33.fa propri gli importi globali proposti per i programmi PHARE, TACIS e MEDA per il periodo 1996-1999 dal Consiglio europeo di Cannes; insiste acciocché tali programmi vengano sottoposti a un controllo più diretto e consentano un uso più efficace dei fondi pubblici europei; a tal fine, la Commissione fornirà regolarmente informazioni, anche sotto forma di relazioni trimestrali e annuali sull'utilizzo della spesa; essa fornirà inoltre una valutazione interlocutoria dei programmi entro il 30 giugno 1997 perché il Parlamento possa decidere sugli stanziamenti dopo il 1997; prima del termine dei rispettivi programmi dovrà essere presentata una relazione globale di valutazione;

34.insiste sul fatto che alla PESC dovrebbe essere dedicato un capitolo separato e che il Consiglio deve rispettare il trattato UE per quanto concerne il finanziamento delle azioni comuni; rifiuta la prassi che il Consiglio ha istituito nel caso di Mostar per respingere le decisioni finanziarie del Parlamento sullo sblocco dei fondi destinati all'amministrazione UE della città;

35.conferma il suo sostegno a favore di una politica europea di sviluppo che ha provato la sua validità nel corso del tempo e della quale questo Parlamento è stato fin dall'inizio un artefice fondamentale sia in termini di bilancio che in rapporto alla creazione stessa e alla valutazione di tale politica;

36.ritiene che dovrebbe esservi un impegno finanziario costante a favore della stabilità e della ripresa economica del Sudafrica; in particolare, chiede alla Commissione di fornire entro l'8 dicembre 1995 informazioni dettagliate sull'esecuzione della linea di bilancio B7-5070 (Sudafrica);

37.rileva con soddisfazione che le misure di sostegno all'industria della pesca (B7-800) diventeranno più trasparenti grazie a una loro suddivisione; propone di creare nuove voci di bilancio per gli accordi internazionali, i protocolli finanziari, i contributi alle organizzazioni della pesca e una riserva globale per i futuri accordi in materia di pesca e i futuri protocolli finanziari;

38.chiede alla Commissione di osservare una nuova procedura sottoponendo, quando necessario ma comunque almeno due volte all'anno, una relazione riservata sulle ripercussioni finanziarie dei negoziati in corso e presentando, se del caso, le opportune richieste di storno di stanziamenti;

Categoria V

39.decide che il 10% dei finanziamenti previsti per le delegazioni esterne della Commissione venga iscritto in una riserva speciale e sbloccato solo una volta che sia stato raggiunto un chiaro accordo tra l'Autorità di bilancio e la Commissione sull'organizzazione e il finanziamento del personale di valutazione e controllo dei paesi beneficiari di PHARE e TACIS, accordo da mettere a punto con l'ausilio di un gruppo di riflessione composto da membri del Parlamento, della Corte dei conti e della Commissione; chiede alla Commissione di presentare uno studio teso a creare tra le altre cose il quadro regolamentare per il personale esterno statutario comprendente

*la ripartizione del personale di ruolo nelle delegazioni con descrizione delle mansioni;

*la ripartizione degli agenti locali e del personale non statutario nelle delegazioni, con descrizione delle mansioni;

*la ripartizione delle varie fonti di spesa per ciascuna delegazione, quali ad esempio spese di rappresentanza, di alloggio, di telecomunicazione, di trasferta, ecc.

*la trasparenza dei controlli sia dei servizi competenti della Commissione che dell'Autorità di bilancio;

il numero e le mansioni del personale locale esterno andrebbe concordato per ogni singolo programma;

40.sottolinea il suo impegno per il rafforzamento della gestione finanziaria nella Commissione e decide di creare nuovi posti a tal fine onde integrare i nuovi posti promessi dal Parlamento e dal Consiglio per il settore antidumping durante la procedura di bilancio 1995 e concessi quest'anno dal Parlamento; appoggia la strategia della lotta antifrode e della protezione degli interessi finanziari della Comunità e invita la Commissione a potenziare l'UCLAF (Unità per il coordinamento della lotta antifrode) mediante misure di riassegnazione e/o comando di personale;

41.inserisce in riserva le spese per missioni e trasferte e altre spese accessorie dei commissari (A-104), con la richiesta di informare l'Autorità di bilancio prima della seconda lettura del bilancio 1996 circa la misura in cui, nell'esercizio finanziario 1995, i commissari hanno ricevuto onorari e rimborsi, per esempio per partecipare in qualità ufficiale a eventi indetti da organizzazioni, istituzioni ed enti esterni, classificabili come entrate destinate al reimpiego;

42.accoglie favorevolmente la decisione di istituire il programma GEMINI volto a incoraggiare il gemellaggio tra città dell'Unione europea e di paesi dell'Europa centrale e orientale nonché a potenziare i collegamenti tra le regioni periferiche montane e insulari dell'Unione tenendo conto dell'equilibrio geografico;

43.nota con soddisfazione che gli emendamenti approvati e concernenti la nomenclatura del titolo A-30 del bilancio contribuiscono al tempo stesso alla trasparenza e alla visibilità dell'azione comunitaria grazie a sovvenzioni a strutture non istituzionali il cui impatto sui cittadini è realmente tangibile e i cui criteri di selezione risponderanno d'ora in poi alla richiesta di una maggiore razionalizzazione;

44.si compiace per gli sforzi esplicati per intensificare la cooperazione interistituzionale quanto alla parte amministrativa del bilancio; insiste affinché la Commissione si impegni a fondo allo scopo di reperire economie per questo processo;

45.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

 
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