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Parlamento Europeo - 14 dicembre 1995
Progetto di bilancio generale 1996 (a)

A4-0305/95

Risoluzione sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio finanziario 1996 - Sezione III (Commissione) modificata dal Consiglio

Il Parlamento europeo,

-visto il progetto di bilancio per il 1996 presentato dopo la seconda lettura del Consiglio del 17 novembre 1995, nella versione corredata degli emendamenti e delle proposte di modifica (C4-0500/95),

-vista la sua risoluzione del 5 aprile 1995 sugli orientamenti per la procedura di bilancio 1996 - Sezione III - Commissione ,

-viste le sue delibere in prima lettura e la sua risoluzione del 26 ottobre 1995 sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio finanziario 1995 - Sezione III - Commissione ,

-vista la relazione della commissione per i bilanci (A4-0305/95),

A.considerando che il progetto di bilancio del Consiglio del 17 novembre 1995 è stato elaborato con un massimale dell'1,189% del PIL, mentre il massimale effettivo delle risorse proprie è di 1,20% del PIL,

B.considerando che la decisione di aumentare il massimale delle risorse proprie adottata dal Consiglio europeo di Edimburgo e che stabilisce per il 1996 il massimale all'1,22% del PIL non è ancora in vigore e deplorando la mancata ratifica da parte di uno Stato membro,

C.considerando che il Consiglio ha respinto 177 emendamenti del Parlamento senza motivazioni specifiche, ne ha approvati 143 e ne ha modificato 65 in prima lettura;

1.plaude alle proficue e approfondite discussioni durante la riunione di conciliazione del 17 novembre 1995 e si compiace con la presidenza del Consiglio per il sostanziale impegno ad avviare un ampio scambio di opinioni politiche soprattutto per quanto riguarda gli accordi di pesca, il programma MEDA e le agenzie;

2.constata con soddisfazione che il Consiglio, in seconda lettura, ha abbandonato la prassi delle letture meramente tecniche che aveva contraddistinto la sua azione fino alla prima lettura del presente progetto di bilancio, aderendo in tal modo alla richiesta formulata nella precitata risoluzione del 5 aprile 1995;

3.deplora tuttavia che il Consiglio, senza fornire motivazioni per i singoli emendamenti, si sia pronunciato sfavorevolmente su oltre un terzo degli emendamenti del Parlamento in modo arbitrario, basando le sue argomentazioni sulla necessità di mantenere margini liberi sotto i massimali delle diverse rubriche delle prospettive finanziarie senza riferimento alle reali esigenze dell'Unione;

4.rileva che il bilancio 1996 registra un aumento dell'8,4% rispetto al bilancio 1995; richiama tuttavia l'attenzione sul fatto che tale aumento è dovuto essenzialmente a quello delle rubriche 1 e 2 (10,6% ciascuna), mentre le rubriche 3 (5,4%), 4 (7,8%) e 5 (3,3%) registrano un aumento inferiore alla media;

5.fa osservare che il Consiglio, non solo non ha lasciato margine disponibile sotto il massimale della rubrica 1 - FEAOG - ma ha deciso anche di aumentare in modo significativo talune linee in altre rubriche per esigenze finanziarie non previste nel progetto preliminare di bilancio iniziale, in particolare il finanziamento supplementare per il programma MEDA, deciso dal Consiglio europeo di Cannes, senza consultare l'altro ramo dell'autorità di bilancio;

6.ritiene di aver dato un contributo al miglioramento della cooperazione di bilancio decisa con l'accordo interistituzionale del 29 ottobre 1993 grazie alla disponibilità dei due rami dell'autorità di bilancio a trovare un compromesso sui punti difficili;

7.ricorda il carattere annuale del bilancio dell'Unione e che qualsiasi importo indicato per programmi pluriennali, sia nelle schede finanziarie che negli atti legislativi approvati con procedure diverse dall'articolo 189 B del trattato, ha soltanto valore indicativo e non costituisce alcun obbligo per l'autorità di bilancio, come precisato nella dichiarazione comune del 6 marzo 1995 ; ricorda che questa deve elaborare il bilancio annuale dell'Unione in funzione della disponibilità delle risorse, delle priorità politiche, dell'efficacia delle azioni, della loro gestione e che la Commissione, al termine di ogni esercizio, è tenuta ad adeguare le schede finanziarie in funzione del voto espresso dall'autorità di bilancio;

8.ritiene che, per assicurare una maggiore trasparenza di bilancio, la Commissione dovrebbe precisare nei suoi documenti di lavoro che accompagnano il PPB, linea per linea, l'importo e la percentuale delle spese relative alle perizie, alle riunioni di esperti, alle conferenze e congressi, all'informazione e alle pubblicazioni;

9.ricorda l'impegno assunto nell'Accordo interistituzionale del 29 ottobre 1993 di riesaminare le spese obbligatorie e non obbligatorie e ribadisce al riguardo la sua posizione circa l'abolizione della distinzione tra spese obbligatorie e non obbligatorie, come risulta dalla sua risoluzione del 17 maggio 1995 sul funzionamento del Trattato sull'Unione europea in vista della Conferenza intergovernativa del 1996 - Attuazione e Sviluppo dell'Unione e, soprattutto, dal paragrafo 34 (vii);

10.condivide la preoccupazione del Consiglio e della Commissione sulla gravità della disoccupazione che assilla attualmente l'Unione europea e i suoi Stati membri; reputa che il bilancio dell'Unione offra tuttora insufficienti possibilità per far fronte a detta situazione pur costituendo un primo passo nella buona direzione; sollecita un potenziamento di detta tendenza in sede di elaborazione del progetto di bilancio 1997;

11.invita la Commissione a prestare una particolare attenzione a che siano recepiti i commenti inseriti nel bilancio, facilitandone così la buona esecuzione;

classificazione delle spese

12.prende atto della sentenza della Corte di giustizia nella causa C41/95; si compiace di veder confermato il principio secondo il quale il problema della classificazione, come tutti quelli connessi con il bilancio, deve essere risolto attraverso un accordo tra le Istituzioni;

13.ricorda che l'accordo tra le istituzioni può essere raggiunto soltanto in uno spirito di partenariato e di reciproco rispetto; invita il Consiglio ad assumersi immediatamente l'impegno ad aprire un dialogo approfondito sulla classificazione delle linee in vista della revisione dell'elenco allegato alla dichiarazione comune del 1982, rispettando i termini dell'Accordo interistituzionale del 29 ottobre 1993;

politica agricola

14.si compiace del fatto che l'accordo concluso con la procedura ad hoc del 24 luglio 1995 sia stato rispettato dal Consiglio;

azioni strutturali

15.plaude alla decisione del Consiglio di accogliere la connotazione "verde" del bilancio; ritiene che soltanto applicando le norme interne sotto forma di un codice di condotta per i servizi della Commissione sia possibile fare un serio sforzo per garantire che i programmi e i progetti nell'ambito dei fondi strutturali e del fondo di coesione non siano dannosi per l'ambiente nelle rispettive regioni;

16.si compiace per il fatto che la Commissione abbia presentato un nuovo approccio in materia di "politica di coesione e di ambiente" sulla scia della sua precitata risoluzione del 26 ottobre 1995 nonché una lettera d'intesa che costituisce un serio sforzo per rafforzare la dimensione ambientale dell'esecuzione di bilancio;

politiche interne

17.approva il lancio di campagne di informazione generale nell'ambito di "PRINCE": Programma per l'Informazione dei Cittadini d'Europa" in collaborazione fra le istituzioni, per consentire ai cittadini dell'Unione di familiarizzare con la Comunità e fornendo loro una migliore comprensione delle azioni già attuate nel mercato unico nonché delle sfide che l'Unione dovrà affrontare nei prossimi anni; accoglie il fatto che gli stanziamenti iscritti a tale articolo siano destinati a finanziare misure di informazione connesse a politiche specifiche, come "Citizen First" e la moneta unica, al fine di preparare la CIG a favore dei cittadini;

18.si compiace

a)del fatto che il Consiglio abbia approvato l'importo dell'emendamento relativo a occupazione e crescita in Europa e sia convinto che il rinnovo di questa azione saprà confermare l'impatto positivo della prima fase di questa azione creata su iniziativa del Parlamento nel 1994;

b)per l'attuazione di un servizio volontario civile europeo che deve permettere ai giovani di acquisire un'esperienza di formazione attraverso un contributo attivo alla costruzione europea; essa si deve sviluppare inizialmente sotto forma di progetti pilota a partire dall'esistente programma "Gioventù per l'Europa" e, in attesa della proposta della Commissione in merito a un'adeguata base giuridica, vale a dire l'articolo 126 del Trattato;

c)che la politica di ricerca, con uno stanziamento di 3.251 MECU, continui a rappresentare oltre il 61% degli stanziamenti relativi alle politiche interne;

19.prende atto della decisione di aumentare gli stanziamenti per il programma d'azione TV rispetto alla prima lettura; ritiene che il programma d'azione debba concentrarsi sul sostegno ai piccoli produttori televisivi; invita la Commissione a informarlo sull'attuazione di questa priorità;

20.si rammarica che nel PPB la Commissione abbia soppresso oltre il 30% gli stanziamenti destinati alle antenne d'informazione e alle azioni promozionali (B3-301) e ritiene che questi potranno fornire la loro assistenza e competenza alla Commissione nell'organizzazione di campagne d'informazione; invita la Corte dei conti ad elaborare una relazione speciale sugli aspetti di costo/efficacia derivanti dall'applicazione di questa linea;

21.prende nota degli stanziamenti iscritti per il programma IDA ma si rammarica nuovamente del fatto che la Commissione non abbia ritirato la sua proposta a fronte della modifica della base giuridica da parte del Consiglio; chiede alla Commissione di informarlo sulle date, gli ordini del giorno e i processi verbali delle riunioni del comitato consultivo, e di inviargli, prima di dette riunioni, tutti i documenti il cui esame spetta al comitato consultivo; è disposto a considerare tale programma prioritario nel 1997, qualora la Commissione rispetti le esigenze d'informazione del Parlamento e il programma faccia prova di una buona esecuzione;

22.ribadisce la sua posizione della prima lettura secondo cui le agenzie europee specializzate devono allineare i loro regolamenti finanziari interni, in particolare in materia di discarico, e i loro bilanci devono essere soggetti al controllo e alla trasparenza di bilancio, come per i bilanci di tutte le istituzioni, organi e agenzie dell'Unione; propone di trasferire gli stanziamenti dalla riserva allorché l'autorità di bilancio avrà dato seguito alla relazione richiesta alla Commissione entro il 31 luglio 1996 e dopo che la commissione per il controllo dei bilanci e le commissioni specializzate avranno riferito in merito ai risultati conseguiti dalle agenzie;

23.ribadisce la sua posizione conclusa con il Consiglio il 17 novembre 1995 nella sua dichiarazione sulle agenzie; sottolinea il suo sostegno alle agenzie in un contributo finanziario accelerato ben al di là dell'aumento medio di tutte le altre istituzioni; conferma tuttavia la sua determinazione a stabilire un adeguato controllo sulle agenzie e ribadisce che il finanziamento e il sostegno di bilancio debbano essere moderati;

politiche estere

24.plaude all'accordo raggiunto con il Consiglio in materia di accordi di pesca; approva quindi la decisione di bilancio di aumentare lo stanziamento destinato a tale voce di 16.500.000 ECU;

25.chiede espressamente che la Commissione approvi una nuova procedura di informazione del Parlamento europeo in materia di negoziazione di accordi e di protocolli finanziari di pesca e chiede all'esecutivo di presentare al termine di ogni semestre una relazione di carattere riservato sulle incidenze finanziarie dei negoziati in corso;

26.prende atto dell'iscrizione di un importo per il programma MEDA superiore di 200.000.000 ECU rispetto al PPB e approva la decisione di finanziarlo con una riserva negativa sull'insieme del bilancio, rispettando tuttavia il massimale delle prospettive finanziarie;

27.tiene tuttavia a sottolineare che lo storno per attuare la riserva negativa a norma dell'articolo 19 del regolamento finanziario sarà preso in considerazione soltanto qualora

.il tasso d'esecuzione nel titolo B7-4 ammonti almeno all'80% degli stanziamenti d'impegno iscritti al momento della richiesta di storno,

.lo storno avvenga entro e non oltre la prima lettura del Parlamento, onde rispettare le scadenze stabilite dalla procedura Notenboom,

.una procedura speciale di verifica dell'esecuzione sia attuata congiutamente con la commissione per il controllo dei bilanci e le commissioni interessate;

28.si compiace dell'iniziativa di iscrivere nel bilancio 1996 80.000.000 ECU a favore della ricostruzione delle Repubbliche della ex Jugoslavia, confermando quindi il suo voto in prima lettura; approva quindi la creazione di una riserva di 20.000.000 ECU eventualmente destinati al titolo B7 o al titolo B8 qualora sia decisa un'azione comune a titolo della PESC; ritiene che lo storno verso il titolo B8 debba essere autorizzato soltanto a condizione che il Consiglio prenda una decisione nel quadro della PESC e si impegni a rispettare le disposizioni del trattato e del regolamento finanziario per quanto riguarda gli storni e l'esecuzione;

29.riconosce tuttavia la necessità di uno sforzo straordinario per il processo di pace nella ex Jugoslavia, parallelamente agli impegni di altri donatori mondiali; ritiene tuttavia che il finanziamento di questo sostegno possa essere determinato esclusivamente dall'autorità di bilancio, mediante le normali procedure previste dal trattato entro i massimali stabiliti dal Vertice europeo di Edimburgo, nonché dalla decisione (94/728/CE, CEEA) del Consiglio del 31 ottobre 1994 relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee ;

spese amministrative

30.ritiene che il bilancio votato, pur essendo particolarmente restrittivo in materia di spese amministrative, sia in grado di garantire il buon funzionamento delle istituzioni; ritiene che economie di gestione potranno essere realizzate grazie alla cooperazione interistituzionale e invita le istituzioni a riferire in merito all'autorità di bilancio entro il 30 giugno 1996; invita la Commissione a fare una presentazione analitica del suo bilancio a norma dell'articolo 13 del regolamento finanziario;

31.esprime la sua soddisfazione per il codice di condotta adottato dalla Commissione nel dicembre 1995 per quanto attiene alle attività esterne dei Commissari; approva la decisione di iscrivere tutti gli stanziamenti sulla linea di bilancio; chiede comunque che i Commissari rendano disponibili alle autorità di controllo di bilancio (commissione per il controllo di bilancio e Corte dei Conti) nonché alla DG IX tutte le dichiarazioni fatte in merito a questo codice; confida che ciò apporterà il grado di trasparenza richiesto;

32.si compiace per la decisione di potenziare l'organico della Commissione per l'antidumping e per la gestione finanziaria; ritiene tuttavia che non siano soddisfatte le condizioni indicate dal Parlamento per lo sblocco degli stanziamenti in riserva; invita la Commissione a informarlo dei progressi compiuti in tal senso;

33.si compiace dei relativi progressi compiuti rispetto alla prima lettura del progetto di bilancio 1996 sulle scuole europee, per quanto attiene al miglioramento della situazione interna delle scuole; sostiene l'aumento del finanziamento delle scuole alla voce corrispondente (A-3273); prende atto dell'impegno delle autorità belghe di aprire la terza scuola europea entro settembre 1998;

34.prende atto dell'impegno del Consiglio di amministrazione di pervenire a un accordo su un nuovo statuto per le scuole e di introdurre regolamenti che assicurino condizioni di lavoro eque e non discriminatorie; rileva che i risultati finora raggiunti non sono stati soddisfacenti e sollecita gli organi responsabili a correggere le prassi occupazionali entro un accettabile periodo transitorio; riduce del 60% la riserva alla voce (A-3270); acconsente a trasferire il resto sulla linea non appena saranno stati adottati nuovi regolamenti in base ai principi convenuti fra il Consiglio di amministrazione e il Parlamento europeo che dovranno entrare in vigore entro il 30 giugno 1997;

35.conferma la decisione in prima lettura di mantenere in riserva il 10% degli stanziamenti destinati alle delegazioni in attesa che siano soddisfatte le tre condizioni seguenti:

i.presentazione nella relazione di una rivalutazione delle esigenze in termini di risorse umane, corredata da un piano di reimpiego concreto nell'ambito delle priorità esistenti entro la fine di marzo 1996;

ii.descrizione di profili individuali (mandati esistenti) per delegazione;

iii.per quanto riguarda le delegazioni nei paesi contemplati dai programmi PHARE e TACIS: riformulazione dei rispettivi compiti della sede, delle delegazioni e di altri organismi ("Project Management Units" e consulenti) responsabili della concezione, della gestione e del controllo dei fondi in base alle osservazioni della Corte dei conti; le stesse condizioni dovranno applicarsi alle delegazioni operanti nei paesi contemplati dal programma MEDA;

36.invita la Commissione a presentare, secondo i suoi impegni, una proposta entro il 30 maggio 1996, onde modificare le disposizioni in vigore e definire lo statuto di assistente parlamentare; gradirebbe una dichiarazione delle tre istituzioni sull'argomento;

stanziamenti iscritti in riserva

37.ribadisce l'importanza di mettere in riserva stanziamenti quale strumento supplementare di sana gestione finanziaria, che consenta di stabilire un legame più stretto tra la flessibilità di esecuzione e l'adeguata informazione dell'autorità di bilancio;

38.ricorda a tal fine la sua precitata risoluzione del 26 ottobre 1995 e conferma le sue decisioni di iscrivere in riserva stanziamenti e le condizioni di sblocco, riassunte nella tabella allegata alla presente risoluzione;

39.si compiace che il Consiglio, al momento della concertazione del 17 novembre 1995, si sia dichiarato d'accordo per l'apertura di un dialogo sull'utilizzazione della riserva per un miglioramento della gestione finanziaria in attesa di una relazione che deve essere presentata dalla commissione per i bilanci entro il 30 maggio 1996;

riserva negativa

40.ricorda che l'iscrizione di una riserva negativa non deve indurre la Commissione a non eseguire il bilancio in settori in cui l'impegno dell'Unione è ancora assai importante;

41.ritiene che l'iscrizione della riserva negativa per l'intero bilancio faciliti il rispetto dei principi di buona gestione del bilancio in quanto essa aumenta la volontà effettiva di rafforzare il programma MEDA e ritiene che tale iscrizione sia pienamente conforme al trattato, nonché al regolamento finanziario; rileva che l'iscrizione della riserva negativa non viola l'Accordo Interistituzionale;

Margini

42.prende nota dei margini lasciati disponibili per un eventuale bilancio rettificativo e suppletivo pari a 13.000.000 ECU alla rubrica 3, a 3.400.000 ECU alla rubrica 4 e 62.300.000 ECU alla rubrica 5, ma richiama l'attenzione sul fatto che il ridotto margine della rubrica 4 è dovuto al costo supplementare dell'accordo di pesca tra l'Unione e il Marocco (+25.000.000 ECU rispetto alle previsioni della Commissione);

Disposizioni finali

43.incarica il proprio Presidente di designare l'atto di bilancio come bilancio dell'Unione europea;

44.incarica il suo Presidente di trasmettere le presenti decisioni di bilancio alla Commissione e al Consiglio.

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