o forse no, bah!
l'esempio dei curdi ahime' cade male perche' se ne e' parlato spesso, ma motivi che non sono mai riuscito a capire ci fanno evitare l'argomento...
a parte questo, io francamente, forse perche' ormai nel bel mezzo della deiriva libertarian quando sento parlare di regole non mi esalto, ma anzi mi deprimo, se poi ne sento parlare nell'ambito radicale mi preoccupo per tutti i motivi che sono stati detti
nei testi precedenti.
cosa si vorrebbe che il pr fosse o facesse? la lettura di vincenzo mi pare un po' riduttiva, ma soprattutto eccesivamente pessimistica, e forse perche' non ha tutti gli elementi per deliberare, ma non avendo tutti gli elementi per formulare, si torna al
problema principale di un partito che dice di essere democratico eccetera, ma che vede i propri iscritti tenuti un po' all'oscuro di quello che succede e che sta per succedere, quindi vincenzo ha ragione su tutta la linea.
a questo punto sorge pero' una domanda, che cosa proporre? una raccolta di firme tra iscritti per avere il congresso (essendo ancora pochi forse potrebbe essere possibile) iniziare un digiuno di dialogo con il segretario per gli stessi motivi? oppure
bacchettare il pr in comunicati pubblici? A voi la palla!
Ps
non crediate che ottenere soldi dal soros di turno sia comunque una cosa facile:)))))))))))
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