Il futuro presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, il deputato repubblicano Newt Gingrich, non ha perso tempo; in un'intervista alla televisione ha affermato di aver saputo da un alto funzionario dell'FBI che "almeno un quarto dello staff della Casa Bianca aveva usato droghe nei quattro o cinque anni precedenti all'assunzione".
I mass media hanno riassunto e rilanciato brutalmente: la Casa Bianca è piena di drogati. Il Presidente Clinton, in forte calo di popolarità, dovrà dimostrare ai cittadini preoccupati, che lui e il suo staff sono impegnati, senza macchia e senza paura, nella "guerra alla droga". Tale impegno si tradurrà in forte repressione (dai risultati subito visibili e dimostrabili) e meno prevenzione (dai risultati incerti e a lungo termine).
E in Italia, lunedì 5 dicembre, cosa è accaduto a conferma della validità transnazionale dell'uso della lotta alla droga per fini di parte? Un convegno a Torino, "Scuola contro la mafia", con Luciano Violante (vicepresidente della Camera), Guido Neppi Modona (giurista e docente a Scienze Politiche) e Gian Carlo Caselli, procuratore capo a Palermo. Analizziamo due affermazioni di Violante e una di Neppi Modona , riportate nel resoconto del convegno apparso su "La stampa del" del 6/12/94.
Violante: "Basta con gli eroi dell'antimafia, morti e vivi. E' una teoria sbagliata, quella degli "eroi" che vi libereranno dalla mafia, è una concezione fascista della storia. E invece la storia la fate voi".
Nostro commento: sottoscriviamo in pieno con tre obiezioni. La prima: Violante non doveva dire queste cose agli studenti, ma a uno specchio. Non è stato per anni, lui e il PDS e i progressisti a fare di Falcone, Borsellino (ma non era di destra ?) e degli altri morti di mafia dei "miti" , guardandosi bene dall'affrontare due questioni cruciali: gli "affari sporchi" delle cooperative rosse ed il ruolo giocato dai proventi del narcotraffico nell'inquinamento dell'economia legale?
Seconda obiezione: se vogliamo essere obiettivi, il mito dell'eroe è proprio non solo del fascismo, ma di tutte le ideologie totalitarie; quanti "eroi del comunismo" , caro Violante da dimenticare...
Terza obiezione: "la storia siamo noi" sa tanto di De Gregori e di demagogia...
Ancora Violante sulle cifre delle mafie italiane: "un giro d'affari annuo di 69.000 miliardi... in 13 anni abbiamo sequestrato beni per 4.000 miliardi. E le mafie hanno avuto un giro d'affari di 800.000 miliardi. Se riuscissimo a sequestrare di più, almeno il 10 per cento copriremmo la spesa della manovra sulle pensioni".
Nostro commento: Violante ammette che le "leggi antimafia" sono servite a togliere un cucchiaio d'acqua (i beni sequestrati dal mare (i proventi mafiosi). Non si pone minimamente (almeno in pubblico) questa domanda: l'antiproibizionismo non può essere l'unica arma per incidere concretamente sul l'economia criminale? Si pone, invece (e pone ai suoi poveri ascoltatori), questo obiettivo: sequestriamo più beni per coprire il debito pubblico! Cosa c'entra con la lotta alla mafia? E' un uso scorretto di un tema per fini partitici (vedete il PDS saprebbe dove trovare i soldi senza toglierli a voi !), che fa perdere di vista l'oggetto della discussione e serve ad accantonare comodamente temi scomodi.
Ma l'affermazione più pericolosa è quella di Neppi Modona: "C'è un'ipotesi da verificare: se tra la valanga di iscritti alle facoltà di giurisprudenza ve ne siano alcuni che esprimano forme di garantismo esasperato, utilizzate dalla cultura mafiosa".
Nostro commento: siamo a un nuovo capitolo della "caccia alle streghe"; cercate, cari studenti che fate la storia, fra i vostri compagni se ve ne siano alcuni "garantisti esasperati" e bollateli come mafiosi; grande sarà la vostra ricompensa nelle scuole!
A Torino c'è del resto un illustre precedente: negli anni di piombo il PCI torinese invitò i cittadini a segnalare vicini di casa "sospetti". Giuliano Ferrara (allora segretario cittadino del PCI) fu denunciato dai vicini, insospettiti da quell' omaccione con la sciarpa rossa che rincasava a tarda notte cantando ballate russe...
GIULIO MANFREDI
Torino 7/12/94