e schizofrenia.Grazie a Maurizio e ad Alessandro.Cerchero' di esseresufficentemente comprensibile.
Se si accetta una delle definizioni migliori di schizofrenia
(Minkowski un allievo di Bleuler) che ha un sapore filosofico, essa e'
la perdita del contatto vitale con la realta'".In questo studio sulla
malattia egli concentra l'attenzione sulla alterazione del concetto di
tempo e di spazio degli schizofrenici.Mentre lo spazio si espande per
includere l'intera categoria degli oggetti che rientrano nei deliri
del paziente il tempo rimane bloccato e limitato al presente.
Dal punto di vista del funzionamento cerebrale l'area compromessa
primariamente nella sintomatologia della schizofrenia e' l'area
prefontale.Le aree prefrontali permettono l'organizzazione del
pensiero in una successione di processi logici, rendono possibile
l'attesa di un lontano futuro, mantengono la saldezza dei propositi
contro gli impulsi distraenti che provengono dall'ambiente rendendo
cosi' possibile l'elaborazione dei dati ottenuti dalla parte
posteriore dell'encefalo.Presiedono anche alle scelte e alla
traduzione delle idee in azioni.Nella schizofrenia vi e' uno stato di
grave ipofunzione della neocorteccia e una inibizione della
neocorteccia (non importa se organica o funzionale) provoca una
inibizione dell'ipotalamo.E' possibile che l'uso di droga, provochi a
livello cerebrale quanto descritto dai manuali di psichiatria alla
voce schizofrenia.Se si considera la schizofrenia provocata
dall'haschisc, non tanto come una malattia, quanto come un processo di
regressione dettato dall'autodeterminazione del soggetto, che di per
se' non e' irreversibile, ma condizionato dall'uso a breve o a lungo
termine dalla sostanza, possiamo addirittura sostenere che la
schizofrenia provocata dalle droghe ha una funzione
terapeutica.L'inibizione dell'ipotalamo in termini biologici puo'
essere considerata alla stregua di un "ritorno al passato" della
memoria individuale del soggetto o addirittura ad un vero
interrompimento del circolo vizioso dell'ansia o ad un abbattimento
farmacologico del super-io.Se poi consideriamo che l'ipotalamo
presiede al funzionamento della riproduzione umana, possiamo avere il
legittimo dubbio che l'uso di droga influisca sul sistema nervoso
centrale a tal punto da poter condizionare il sistema ipofisario.
La mia ipotesi e' che con il tempo, la ricerca stabilira' una
connessione tra uso di droga e contraccezzione.Se come e' vero le
droghe rallentano la funzione dell'ipotalamo, sia di fatto, sia nella
percezione spazio-tempo, proprio perche' provocano uno stato
similschizofrenico temporaneo e' altresi' possibile che tutto questo
possa rallentare sopratutto nella donna la funzione ipofisaria a
livello degli organi bersaglio.Nel maschio il "rallentamento" potrebbe
avvenire non tanto a livello spermatogenetico, quanto nella motilita'
dello spermatozoo medesimo.Vincerebbero i migliori credo.