Il Messaggero pag 12
BRUXELLES - E' scontro tra i paesi del nord e quelli del sud dell'Europa sulla difesa dei diritti dei golosi e dei tradizionalisti. La Commissione europea è infatti spaccata a metà sulla proposta del commissario all'Industria, Martin Bangemann, che vorrebbe consentire a Gran Bretagna e a Danimarca di esportare nei paesi dell'Unione il cioccolato prodotto utilizzando l'olio di palma al posto del burro di cacao. Ovvia la resistenza di quei paesi, tra i quali l'Italia, in cui ne è proibita la fabbricazione con questo sistema.
Il fronte del "no" è guidato proprio dalla commissaria responsabile per la politica dei consumatori Emma Bonino, che giudica insufficiente l'informazione prevista dalla direttiva che Bangemann proverà oggi, per la seconda volta, a far passare in Commissione. Le barriere al »falso cioccolato dovrebbero cadere, secondo le nuove regole, una volta che il contenuto di olio di palma sia stato indicato tra gli ingredienti. Ai paesi come l'Italia, ma anche ai grandi produttori come Belgio e Olanda, viene lasciata la facoltà di richiedere una denominazione aggiuntiva specifica.
Per fare sapere con maggiore chiarezza ai consumatori cosa comprano, Bonino vorrebbe invece che sui prodotti comparisse la dicitura »cioccolato all'olio di palma come avviene oggi per il cioccolato amaro o quello al latte. Oggi il confronto finale.