Roma, 5-4-96Dichiarazione dell'on. Lorenzo Strik Lievers, candidato al senato per la lista Pannella-Sgarbi nel collegio Milano V.
"Qualcuno vuole spiegare come la partitocrazia sia riuscita, lungo i decenni, a far strame di Costituzione e diritto? L'on. Elia, il più illustre costituzionalista di regime -che spero di battere nel collegio di Milano 5- ha voluto oggi mostrare con quali criteri ha fatto il presidente della Corte Costituzionale. Al "Corriere della Sera" ha spiegato che sarebbe una bizzarria pericolosa, anzi, "si metterebbero on discussione i valori della democrazia" se per modificare la Costituzione si usasse la norma prevista dalla Costituzione stessa, ossia l'art. 138. Tutto andrebbe bene invece solo se si procedesse con il metodo consociativo, l'accordo generalizzato fra i partiti. Al solito: costituzione, regole, certezza del diritto -e coerenza nelle scelte- devono cedere alla partitocrazia, quella "costituzione materiale" di cui Elia è l'adeo e il profeta. Quanto all'idea curiosa che sulle riforme istituzionali non si possa decidere democraticamente a maggioranza ma ancora conciliare le tesi opposte, prendo atto che n
el 1946 Elia e L'Ulivo avrebbero rifiutato come autoritaria la decisione di mettere ai voti la massima riforma istituzionale, la scelta fra monarchia e repubblica. Avrebbero cercato la concordia sulla monapubblica. In Veneto avrebbero capito tutti.