questa e' la lettura che do' delledecisioni del gruppo di compagni che hanno deciso di non continuare la loro lotta da dentro il carcere, pur sotto la forma di arresti domiciliari.Premessa indispensabile: ognuno decide sulla liberta' di se' stesso, e questo vale anche in questo caso. Per cui rispetto, non condividendo, la decisione di farsi rimettere in liberta'.
Domani la notizia sara' sui media, in angolo, e nei prossimi giorni, qualunque cosa accadra', non trovera' alcuno spazio da alcuna parte. Altro che lotta antiproibizionuista che prende il volo, come dice il comunicato del Cora.
A maggior ragione nel Parlamento. Senza la pressione di una persona ingombrante come Pannella nelle carceri, tutto tornera' come prima, anche se Pisapia, Corleone, Biondi, Taradash, Pecorario Scanio oggi si sono fatti vedere al processo ed hanno fatto dichiarazioni altisonanti.
All'udienza di oggi ci erano andati proprio e solo perche' Pannella era in galera e correva il pericolo di continuare a starci, non per altro stimolo.
Forse la formula di promettere che non personalmente non si distribuira' piu' haschish poteva andare bene per alcuni dei compagni, ma non certo per Pannella e la Bernardini.
I passaggi di questi giorni, con articoli e posamenti piu' energici, sono stati grazie al fatto degli arresti domiciliari, non al motivo perche' cio' avveniva.
Ve l'immaginate come sarebbe stato il comizio di domani su Wei fatto per telefono, rispetto invece alla presenza fisica? Lo stesso effetto delle immagini e della voce di Pannella in diretta radiofonica dagli arresti domiciliari. Era li' la mediaticita' del fatto; com'era anche nella descrizione della sua casa, dei suoi oggetti: lo rendevano piu' umano, piu' abbordabile, e non un "mostro" di coerenza impossibile da seguire perche' sciupafamiglie e uomo di strada. (che va bene, ma non basta, anzi basta al suo/nostro 2-3%).
Vi dico che stasera, all'incontro che ho con alcuni compagni, se Pannella fosse stato confermato in galera, ero pronto ad organizzare una distribuzione della maria a Firenze e in altre 9 citta' della Toscana, che avrebbe suscitato un effetto moltiplicatore notevole. Ma con Pannella a spasso, la mia azione rimarrebbe ristretta alla cronachina di un giorno della pagina locale, e lo saprebbero i soliti addetti ai lavori.
E' proprio un ritorno al silenzio, e non vedo perche' da questo momento gli antiproibizionisti nascosti dovrebbero cambiare metodo. O forse qualcuno crede che Grazia Zuffa, siccome il suo marito Franco Corleone era a piazzale Clodio, da domani si mette a digiunare perche' il Parlamento discuta le proposte di legge d'iniziativa popolare del Cora? Quelle proposte, la Zuffa, come gli altri del Forum, non se le fila per niente, tant'e' che la mena con le sue propostine, su cui, tra l'altro, c'e' da registrare una mobilitazione pressocche' vicina allo zero.
Ma l'avete letto l'inserto droga de il manifesto di oggi? E quelal sarebbe la punta avanzata del nuovo movimento che dovrebbe incardinare non so quale battaglia antiproibizionista.
No. Non sono d'accordo, e non capisco perche' il Pannella lo faccia, anche perche' non credo che non sia in grado di porsi i problemi e le riflessioni che faccio io. Ma, a differenza di molti compagni, non mi fermo con il pensiero a dire (come mi e' stato detto poco fa da una brava e attiva compagna) "ma, se Pannella fa' cosi', vorra' dire che ......; .... se lo fa lui .......".
Se qualcuno mi spiega le motivazioni recondite che mi sfuggono, sono disposto a cambiare ragionamento a 360 gradi. Ma per ora capisco solo quello che ho scritto in queste righe.
Forse il Pannella lo ha fatto per partecipare direttamente alla campagna elettorale romana? Se e' cosi', ancora peggio, peche' ci vedo un'occasione -tipo il fantasma referendario- che viene buttata via.
Comunque non sono pannellato, per cui non amo ragionare su presunte supposizioni di quale sarebbe il pensiero del Pannella.
Amo ragionare su chi mi dice bianco e nero, e a cui io posso rispondere bianco, nero, grigio e rosso. E queste occasioni non si vuole che ci siano.