Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 08 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Mihai - 11 novembre 1997
Dal sito Web della Repubblica
Il tribunale di Roma equipara i siti Web ai giornali.

Favorevole l'Ordine dei giornalisti, protestano i difensori della spontaneità in Rete

Un giudice: "Registrare l'informazione on-line"

ROMA - Da oggi nessuna differenza tra quotidiani, periodici e giornali telematici. Ecco la notizia: il Tribunale di Roma, presieduto da Luigi Scotti, per la prima volta in Italia, ha riconosciuto l'informazione on-line su rete Internet. La Sezione per la Stampa ha, infatti, ritenuto che un periodico telematico possa beneficiare della tutela rappresentata dalla registrazione perché possiede sia i requisiti ontologici, sia quelli finalistici relativi alla diffusione delle notizie, anche se con mezzi di comunicazione diversi rispetto alla stampa.

Decisione innovativa, quella del tribunale romano, destinata ad aprire più questioni di quante ne chiuda e, soprattutto, in futuro destinata a portarsi appresso una serie di interrogativi. Le pubblicazioni in rete sono, infatti, già un'enormità e di tutti i tipi: pubblicità, pagine web, indirizzi commerciali, giornali telematici, insomma sono mille i canali di comunicazione.

La direzione delle testate, comunque, si legge nella sentenza che ribadisce le indicazioni del Ministero di Grazia e Giustizia, dovrà essere affidata soltanto a giornalisti professionisti, oppure a quelli iscritti nell'albo dei pubblicisti. Questa sentenza è stata accolta con grandissimo favore dall'Ordine dei Giornalisti del Lazio: "L'informazione del futuro, nessun dubbio, sarà su Internet. Noi siamo favorevoli anche perché la nascita di nuovi giornali telematici potrà creare occupazione e così permetterci di combattere l'ormai dilagante fenomeno della disoccupazione(sono più di mille solo a Roma e nel Lazio ndr). A nome dell'Ordine posso garantire - conclude Tucci - che daremo in nostro sostegno e il nostro appoggio a tutte le nuove iniziative su Internet". ''E'un pronunciamento limitativo, che guarda al nuovo come ad una continuazione del passato", commenta, invece, Andrea Aparo, uno dei maggiori esperti di Internet ed autore del manuale ''Il libro delle Reti''. "Sono rattristato per q

uesta decisione, perche' non contiene nulla di evolutivo, ma è la continuazione lineare di dinamiche passate'', aggiunge Aparo. "Appare difficile definire come prodotto giornalistico tutto cio che viene scritto su web. Che, ad esempio, secondo la Suprema corte americana, è lo strumento piu' democratico in assoluto. E' sbagliato uniformare Internet alla carta stampata, perché, per sua stessa natura, non ne rispetta molte delle regole di base"

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail