SOMMARIO: ABC è stato un grande giornale popolare democratico, che ha avuto l'intelligenza, l'onestà ed il coraggio di scatenare la campagna divorzista e di fare spesso informazione polemica rispetto alla classe dirigente. Pannella esprime solidarietà per i colleghi e le maestranze che ne hanno occupato la redazione e lo stabilimento e rivolge un saluto ad Enzo Sabato, editore di talento e coraggioso.

(NOTIZIE RADICALI N. 38, 16 luglio 1968)

Roma - Il fallimento della S.E.A. esteso ad Enzo Sabato, merita qualche commento, oltre le scarne notizie pubblicate dai giornali ed il servizio del "Borghese" di questa settimana.

"ABC" - che viene presentato come un giornale pornografico - è stato invece (in modo certo contraddittorio, a volte inadeguato) un grande giornale popolare democratico. Per il gusto prevalente della borghesia, certamente, era volgare: il sottile erotismo gli era sconosciuto, le finezze dialettiche e culturali anche.

Ma, infine chi ha avuto, per primo in Italia, l'intelligenza, l'onestà ed il coraggio di scatenare l'ormai indilazionabile campagna divorzista? Chi, in definitiva ha popolarizzato, in ceti che non l'avevano mai conosciuti, certi valori laici e democratici? Chi ha fatto spesso della informazione "polemica", al limite della provocazione, rispetto alla classe dirigente? Chi raccolse le nostre campagne sui "gangsters della carità", sui Petrucci, sull'INPS?

I silenzi dei suoi concorrenti, tanto più "prestigiosi" e "stilé", ci appaiono sul piano morale e del costume infinitamente più gravi delle mancanze di gusto e delle compiacenze pseudo-pornografiche, imputate ad "ABC".

Certamente Enzo Sabato, per giungere ad una situazione così grave sul piano finanziario, malgrado il persistente successo di "ABC", ha commesso molti errori organizzativi e finanziari. Forse da circa un anno, può aver anche commesso l'errore di sperare di uscire dalla difficoltà addolcendo certe polemiche e trovando "certi" agganci politici. Si è così messo ancor più in mano dei suoi nemici.

La mancata uscita, oggi, di "ABC" resta poi inspiegabile: il giornale è, era sanissimo.

Esce "La Luna" a Roma, non può uscire "ABC" a Milano?

Proponiamo come "curatore" ed "amministratore" l'on. Edoardo Speranza, che ha fatto "miracoli" per "salvare" l'UESISA.

"ABC" - se non fosse stato, com'è stato sostanzialmente un giornale libero democratico e popolare - vivrebbe ancora.

La nostra solidarietà va innanzitutto ai colleghi ed alle maestranze che hanno occupato in questi giorni - giustamente - la redazione e lo stabilimento.

Ed un saluto - anche - al di là di dissensi e di dissidi che ci avevano divisi - vada ad Enzo Sabato che è certo un editore di talento e coraggioso, più stimabile per questo di quanto non sia criticabile per i suoi errori ed i suoi difetti.