SOMMARIO: I nuovi organi del Pr eletti dal V Congresso di Ravenna (2, 3 , 4 novembre 1968) e le mozioni per l'abrogazione del concordato e degli ordini professionali.
(NOTIZIE RADICALI N. 55, 29 novembre 1968)
Roma (N.R.) - I nuovi organi nazionali del Partito Radicale, eletti al V· Congresso Nazionale del Partito, tenutosi a Ravenna il 2-3-4 novembre.
Segretario nazionale del Partito è stato eletto, su proposta del Segretario uscente, l'avv. Mauro Mellini. Secondo lo statuto, il Segretario nazionale è stato eletto direttamente dal congresso, a grande maggioranza. Ugualmente dal congresso, sempre a norma di statuto, è stato eletto il tesoriere, Angiolo Bandinelli.
La nuova Direzione è risultata così composta: Antonio Azzolini, Angiolo Bandinelli, Marcello Baraghini, Cipriano Bartoletti, Luca Boneschi, Vittorio Carena, Roberto Cicciomessere, Gianfranco Bonadei, Ferdinando Landi, Giuseppe Loteta, Mauro Mellini, Marco Pannella, Enrico Pesci, Aloisio Rendi, Giuliano Rendi, Lorenzo Strik-Lievers, Giuseppe Ramadori, Gianfranco Spadaccia e Massimo Teodori.
Il Segretario nazionale ha quindi sottoposto alla ratifica del Congresso i cinque membri della Giunta esecutiva, che è così composta: Marcello Baraghini, Carlo Oliva, Gianfranco Spadaccia, Sergio Tanzeni, Massimo Teodori. Della Giunta fa parte di diritto anche il tesoriere.
Riportiamo, qui appresso, il testo delle tre mozioni sul Concordato, sugli ordini professionali e sugli armamenti che, insieme alla mozione di politica generale, hanno ottenuto la maggioranza qualificata dei tre quarti dei votanti:
MOZIONE SUL REFERENDUM PER L'ABROGAZIONE DEL CONCORDATO
"Il V· Congresso del Partito Radicale, riunito a Ravenna i giorni 2-3-4 novembre, "impegna" gli organi esecutivi del Partito ad iniziare il primo giorno dopo l'entrata in vigore della legge istitutiva del referendum, una campagna nazionale per il referendum abrogativo del Concordato tra Stato e Chiesa".
(Proposta da Luigi Del Gatto e Aloisio Rendi: approvata dal Congresso all'unanimità meno uno)
MOZIONE PER L'ABOLIZIONE DEGLI ORDINI PROFESSIONALI
"Il V· Congresso nazionale del Partito Radicale "attesa" la scelta di lotta alle attuali istituzioni e strutture di condizionamento della vita sociale "indica" come centri di potere e di reazione delle attuali strutture gli ordini professionali, che nelle loro organizzazioni gerarchiche ed autoritarie e con la pretesa di rappresentare unitariamente ed esclusivamente gli interessi e le istanze di determinate categorie e di garantire altresì la deontologia professionale, impediscono l'affermazione e lo sviluppo di una reale liberà civile ed economica, tanto agli stessi operatori, quanto alla generalità dei cittadini interessati alle loro prestazioni; "denuncia" con l'attuale rafforzamento delle strutture autoritarie la involuzione corporativa degli ordini professionali, nonché la proposizione delle loro dirigenze a rendersi automaticamente classe dirigente del paese e veicolo del potere del regime; "invita" il Partito a prendere iniziative per promuovere l'abolizione degli ordini professionali".
(Presentato da Ferdinando Landi, Giuseppe Ramadori e Luigi Del Gatto: approvato dal Congresso all'unanimità meno due).