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Notizie Radicali - 19 novembre 1969
I NUOVI ORGANI ELETTI DAL CONGRESSO DI MILANO; NAPOLI LA SEDE DEL VII CONGRESSO

SOMMARIO: Gli organi eletti dal VI congresso del Pr di Milano (1, 2, 3, novembre 1969) e le mozioni sulla libertà sessuale, per la lotta alle strutture psichiatriche e sul divorzio.

(NOTIZIE RADICALI N. 80, 19 novembre 1969)

Il VI congresso del Partito Radicale a conclusione dei suoi lavori, il 3 novembre a Milano, dopo aver deciso che la sede del prossimo congresso, i primi di novembre del 1970, sarà Napoli, ha eletto i nuovi organi del Partito.

Essi sono: Segretario Nazionale, Angiolo Bandinelli; Roberto Cicciomessere, Tesoriere; revisori dei conti Giuliano Rendi, Antonio Azzolini, Piero Pozzoli. La Direzione è formata dai compagni Massimo Teodori, Marco Pannella, Mauro Mellini, Giuseppe Ramadori, Aloisio Rendi, Enrico Pesci, Gianfranco Spadaccia, Silvio Pergameno, Alma Sabatini, Emilia Mancuso, Lorenzo Strik-Lievers, Ferdinando Landi, Ugo Dessy, Luigi Del Gatto.

I Compagni Angiolo Bandinelli e Roberto Cicciomessere eletti nella Direzione nazionale, hanno rassegnato le dimissioni dalla stessa per incompatibilità statutaria con le cariche di Segretario nazionale e Tesoriere. Sia Bandinelli che Cicciomessere fanno parte di diritto della Direzione nazionale, senza diritto di voto.

Dopo la sua elezione a Segretario del Partito, Bandinelli ha sottoposto a ratifica del congresso la nuova Giunta esecutiva.

Essa è composta dai compagni: Giuseppe Ramadori, Mauro Mellini, Gianfranco Spadaccia, Aloisio Rendi e Marcello Baraghini.

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TESTO DELLA MOZIONE SULLA LIBERTA' SESSUALE E PER LA LOTTA ALLE STRUTTURE PSICHIATRICHE

"Sulla Linea e a partire dalle precedenti, anche se isolate, iniziative radicali e nel momento in cui temi e iniziative come quelle sulla libertà sessuale e della battaglia alle strutture psichiatriche e di classe sono suscettibili, oggi più di ieri, di qualificare e potenziare il P.R. e la politica radicale nel paese;

il VI Congresso Nazionale del Partito Radicale

sollecita innanzitutto gli organi dirigenti, in secondo luogo singoli militanti a prendere su questi problemi iniziative secondo le loro possibilità; iniziative rispetto alle quali i sottoscritti assicurano al Partito il loro impegno".

(presentata da Luigi Del Gatto, Giovanni Troianiello, Marcello Baraghini, Alma Sabatini, Cipriano Bartoletti, Accardi e approvata dal Congresso a maggioranza semplice)

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MOZIONE APPROVATA ALL'UNANIMITA' DALLA VI CONGRESSO DEL PARTITO RADICALE L'1 NOVEMBRE, PRIMO GIORNO DEI LAVORI

"Il VI Congresso del Partito Radicale riunito a Milano il 1· novembre 1969:

"Protesta" contro l'indecorosa e antidemocratica discussione in atto alla Camera dei Deputati sul progetto di legge Fortuna.

"Rileva" che, dal giugno 1969, il fronte parlamentare laico formatosi in particolare grazie all'azione della LID e alla pressione laica e divorzista di grandi masse popolari, sembra nuovamente porsi come subalterno e dimissionario nei confronti del potere clericale e classista della Democrazia Cristiana, così come è stato in tutte le sue componenti, dalla liberale alla comunista, sui temi dei diritti civili, per oltre vent'anni.

"Richiede" che la Camera dei Deputati chiuda immediatamente un dibattito che scredita l'istituto parlamentare, che serve solo alle esigenze di propaganda e di prevaricazione delle forze antidivorziste e clerico-fasciste della DC e del MSI e che si concreta nella complice accettazione da parte della maggioranza laica dell'ostruzionismo della minoranza.

"Deplora" che le esigenze espresse dalla LID di una immediata votazione alla ripresa autunnale dei lavori siano state unanimemente respinte per motivi demagogici o per formalismi parlamentaristici dai gruppi dei deputati del PCI, dei PSIUP, del PSU, del PRI e del PLI.

"Rivolge" un appello al movimento divorzista perché impegna - come ha già fatto in passato - con una ferma denuncia dell'imbelle comportamento dei gruppi parlamentari laici - il rispetto delle legittime esigenze del 58% di italiani che già sostiene la necessità di una immediata introduzione del divorzio nel nostro ordinamento legislativo.

"Impegna" il Segretario Nazionale e tutti i gruppi radicali a dare assoluta priorità, nel corso di questo mese, all'impegno per la votazione del divorzio alla Camera dei Deputati".

 
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