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LOC - 13 novembre 1973
I GIORNI DELLA LEGGE TRUFFA

SOMMARIO: In questo articolo viene sinteticamente ripercorso l'iter seguito dalla "legge Marcora" per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza, dalla sua approvazione avvenuta il 15 dicembre 1972, alla sua "attuazione".

(LOC NOTIZIE 4, Suppl. NOTIZIE RADICALI n. 210, 13 novembre 1973)

"15 dicembre 1972" - La commissione difesa della camera, in sede legislativa, approva definitivamente il testo di legge contenente "norme per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza" presentato dal senatore Marcora. Il 30 novembre la legge era stata approvata in aula dal senato con il voto favorevole della Dc del Pli e del Psdi, l'astensione del Psi del Pri e Pci e il voto contrario del Msi-Dn. Gran parte degli emendamenti presentati dalla sinistra per l'abolizione della commissione, l'ampliamento delle possibilità di dichiararsi obiettori e la dipendenza del servizio civile da un ministero non militare, l'uguale durata del servizio civile con quello militare erano stati bocciati.

"31 dicembre 1972" - Scarcerati tutti gli obiettori di coscienza.

"21 gennaio 1973" - Si costituisce a Roma la lega degli obiettori di coscienza (loc) come "organismo degli obiettori di coscienza".

"25 gennaio 1973" - Si riunisce per la prima volta la commissione per l'accertamento della "validità dei motivi addotti dall'obiettore" formata da: il procuratore generale della corte d'appello di Lecce dott. Alberto Zema - presidente; il generale di brigata in c.p.e. Enrico Amodei; l'ordinario di filosofia del diritto presso la facoltà di giurisprudenza dell'università di Roma, prof. Sergio Cotta; il sostituto avvocato generale dello stato, avv. prof. Francesco Chiarotti; l'esperto in psicologia prof. Ezio Ponzo; il direttore di divisione, dott. Arnaldo Gatti. Vengono respinte le domande degli obiettori Cipriano Tomaselli, Giancarlo Reggiori, Giovanni Celardo, Testino Cataldo, Lorenzo Carrara che avevano già scontato periodi di carcere militare precedentemente all'entrata in vigore della legge.

"17 febbraio 1973" - Roberto Cicciomessere viene arrestato in seguito al non accoglimento della domanda per il servizio civile, sulla base di un mandato di cattura spiccato nel settembre del '72 per la sua seconda obiezione, sospeso per l'approvazione della legge "Marcora". Gli obiettori Gualtiero Cuatto, Carlo Filippini, Giovanni Celardo, Lorenzo Carrara, Franco Bernardi, Cipriano Tommaselli, Testino Cataldo ricevono la cartolina precetto con l'invito a presentarsi al C.A.R. in seguito al non accoglimento della domanda da parte del ministro.

"19 febbraio 1973" - In seguito alle iniziative e denunce dei movimenti antimilitaristi e della Loc contro la decisione di non riconoscere gli obiettori antimilitaristi, riprese ampiamente dalla stampa nazionale ed estera, Tanassi è costretto a ritirare le cartoline precetto per consentire il ricorso al Consiglio di stato. Roberto Cicciomessere viene posto in libertà provvisoria.

"3 marzo 1973" - Scadono i termini transitori previsti dalla legge per la decisione del ministro sulle domande degli obiettori "imputati" anteriormente all'entrata in vigore della legge. Su 43 domande 11 sono respinte.

"15 marzo 1973" - Gli obiettori della Loc iniziano il servizio civile autonomo e autogestito presso enti privati.

"3 aprile 1973" - Il tribunale militare di La Spezia condanna 7 testimoni di Geova, che non avevano presentato domanda, ad un totale di 22 anni di carcere.

"7 aprile 1973" - Per iniziativa della Loc e del senatore Venanzetti, vengono presentati al Senato tre progetti di legge per la modifica degli aspetti più repressivi e contraddittori della legge.

"10 aprile 1973" - Lelio Lagorio, presidente della regione Toscana, invia a Tanassi la richiesta per l'inserimento degli obiettori di coscienza negli enti che rientrano nella competenza della Regione. Non ottiene alcuna risposta.

"15 aprile 1973" - Gli avvocati della Loc, Giuseppe Ramadori e Mauro Mellini, presentano al Consiglio di stato i ricorsi contro il decreto del ministro della difesa con cui erano state respinte le domande degli undici obiettori.

"16 maggio 1973" - Angelo Miatta, obiettore di Falcade Alto (Belluno), muratore, militante del Pci, arrestato per aver rifiutato di vestire la divisa dopo che la sua domanda per il servizio civile era stata respinta perché presentata in ritardo, è processato dal tribunale militare id Roma. Miatta è condannato a 16 mesi di carcere militare.

"26 maggio 1973" - Marco Pannella, Rolando Parachini, Alberto Gardin, Pietro Pinna partecipano all'incontro delle organizzazioni antimilitariste europee a Saint Louis (Francia). Viene accolta la proposta della Loc e del PR di predisporre la presentazione di un unico progetto di legge per l'effettivo riconoscimento delle obiezioni di coscienza in tutti i parlamenti europei.

"28 maggio 1973" - Il segretario alla difesa Montini risponde al Senato alle interrogazioni e interpellanze presentate dai senatori Venanzetti, Cipellini, Pieraccini, Pecchioli e Pirastu che denunciavano l'interpretazione restrittiva data alla legge dal ministero della difesa. Secondo Montini alcune delle domande respinte "adducevano ragioni di contestazioni del sistema e di reattività all'attuale ordinamento statale".

"29 maggio 1973" - Il ministro ritira per la seconda volta le cartoline precetto inviate agli undici obiettori di coscienza "bocciati".

"2 giugno 1973" - Sono convocati al ministero della difesa per essere "ascoltati" dalla commissione gli obiettori di coscienza Oscar Origlia, Agostino Dagnino, Lucio Rossomando, Angelo Bettoni, Gaspare Amari, Diego Rota. Agli obiettori vengono fatte queste domande: "Da piccolo hai giocato con armi finte o soldatini?", "Se ti fossi trovato all'epoca della Resistenza come ti saresti comportato?", "Durante il fascismo oppure durante una dittatura imbracceresti le armi per difendere la democrazia?", "Spiegami i metodi non violenti di Gandhi", "Cosa avresti fatto se il personale di un ospedale fosse stato in sciopero e fosse stata necessaria la tua opera?", "Cosa faresti se entrando in casa qualcuno stesse ammazzando tua madre? fermeresti la mano dell'assassino?".

"10 giugno 1973" - Gli obiettori "riconosciuti" ricevono un invito dal ministero della difesa a rinunciare al servizio civile sostitutivo per un servizio militare non armato da svolgersi come "scritturale, portantino o aiutante cuoco o infermiere in un ospedale militare". Nessun obiettore aderisce all'"invito".

"18 luglio 1973" - Il tribunale militare di La Spezia processa l'obiettore Riccardo Ciuffardi di Rezzaro (Brescia) colpevole di aver presentato in ritardo la domanda per il servizio civile e di non essersi sottomesso all'"obbligo militare". Il tribunale decide di sospendere il procedimento per potersi pronunciare sulla eccezione di incostituzionalità presentata dagli avvocati Ramadori e Mellini sugli articoli del codice penale militare che stabiliscono l'obbligatorietà del mandato di cattura per reati che prevedono pene superiori ai tre anni, in contrasto con la legge "Valpreda" che consente al giudice di concedere anche in questi casi la libertà provvisoria.

"25 luglio 1973" - Domenico Musatti, obiettore antimilitarista nonviolento di Rezzato, è condannato dal tribunale militare di Bari ad un anno e due mesi, con la concessione dell'attenuante "per particolari motivi morali e sociali" che hanno determinato il "reato". Anche lui non aveva potuto usufruire dei "benefici" della legge.

"15 settembre 1973" - Gli avvocati radicali e della Lega inviano una lettera aperta al Presidente della Repubblica nella quale denunciano il comportamento dei tribunali militari che non accettano sistematicamente di rimettere alla corte costituzionale le eccezioni presentate.

"26 settembre 1973" - L'obiettore Ernesto Rottoli, democristiano, di Bergamo, viene condannato dal tribunale militare di Padova ad un anno e quattro mesi. Rottoli aveva presentato la domanda con un ritardo di otto ore e successivamente non aveva obbedito all'ordine di vestire la divisa.

"6 ottobre 1973" - Gualtiero Cuatto, Carlo Filippini, Lorenzo Carrara e Giovanni Celardo (che fanno parte del gruppo di undici obiettori non riconosciuti in febbraio) ricevono la cartolina precetto. Il ministro ritira solo quella di Celardo in seguito alla evidenza dell'errore commesso dalla commissione che lo aveva bocciato ritenendolo in possesso di un porto d'armi da caccia che invece apparteneva ad altro obiettore.

"15 ottobre 1973" - L'obiettore Luigi Zecca comunica al ministro Tanassi che essendo trascorsi 9 mesi dalla presentazione della domanda senza che alcuna comunicazione gli sia pervenuta circa l'accoglimento o meno della stessa, esige il riconoscimento del servizio civile già prestato volontariamente e gratuitamente al centro di ragazzi caratteriali di Igea Marina. Richiede anche il rimborso delle spese sostenute per il proprio mantenimento. Nella sua stessa situazione si trovano la totalità degli obiettori che non rientravano nell'art. 12 della legge (circa 300) e che non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione dal ministro in merito alla domanda presentata regolarmente nonostante la legge stabilisca che il ministro deve decidere entro sei mesi.

"25 ottobre 1973" - Mario Tanassi comunica ai componenti della commissione difesa del Senato che "sono state predisposte le norme regolamentari della legge per quanto attiene la disciplina del servizio militare non armato" e invece per "la formulazione di quelle del servizio civile sono in corso necessari concerti con le amministrazioni interessate".

"30 ottobre 1973" - Il tribunale militare supremo dichiara "manifestamente infondata la eccezione di incostituzionalità dell'art. 8 della legge Marcora" riproposta nella discussione del ricorso contro la condanna dell'obiettore Angelo Miatta. Decide però di annullare la precedente sentenza per la mancata concessione dell'attenuante di cui all'art. 41 del c.c.p.

"31 ottobre 1973" - Il prof. Ezio Ponzo si dimette dalla commissione che esamina le domande degli obiettori di coscienza, con una lettera al primo ministro Rumor; il prof. Cotta, membro della commissione, si era precedentemente dimesso senza però fornire alcuna motivazione. E' sostituito dal prof. Sacca di Genova.

"2 novembre 1973" - Il tribunale militare di La Spezia decide di rimettere alla corte costituzionale il giudizio sulla costituzionalità degli articoli del codice penale che obbligano l'arresto dell'imputato quando il reato può comportare una pena superiore ai tre anni, come richiesto il 18 luglio dagli avvocati difensori dell'obiettore riccardo Ciuffardi.

"8 novembre 1973" - Arrestato, mentre ritorna dal lavoro, l'obiettore di coscienza Alberto Anghileri di Lecco. La sua domanda è stata respinta poiché presentata in ritardo. Si era rifiutato lo stesso di presentarsi al corpo cui era stato destinato.

 
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