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Notizie Radicali - 12 dicembre 1975
Pannella nel Psi sulla strada delle nostre ``follie''

SOMMARIO: Le dichiarazioni di Gino Bertoldi, Antonio Landolfi, Umberto Terracini e Luigi Anderlini sulla richiesta d'iscrizione al Psi di Marco Pannella.

(NOTIZIE RADICALI N. 221, 12 dicembre 1975)

Marco Pannella ha chiesto nei giorni scorsi l'iscrizione al PSI. La notizia e le motivazioni di questa decisione sono pubblicati in una intervista a Panorama.

Pannella ha consegnato la sua domanda al segretario della sezione di Roma-centro: l'hanno presentato a termine di statuto i compagni onn. Loris Fortuna, Ruggero Orlando e Gino Bertoldi. In merito il segretario nazionale del PR, Gianfranco Spadaccia, ha dichiarato:

"Ci sono all'interno e all'esterno del PSI persone che hanno interesse a presentare le proposte e le iniziative del partito radicale, le recenti e clamorose prese di posizione di Fortuna, le dure critiche che Fortuna e noi siamo stati costretti a rivolgere contro le scelte e i comportamenti degli onorevoli Signorile e Magnani Noya, come altrettante manifestazioni di una politica antisocialista. La domanda di iscrizione di Pannella al PSI ha il merito di chiarire a tutti che è vero il contrario: che se esiste una politica antisocialista essa viene realizzata non dai radicali, da Fortuna, da Pannella, ma da tutti coloro che, con scelte strategiche e comportamenti pratici, fanno del PSI una forza subalterna agli interessi della DC e del PCI.

Da due anni Marco Pannella non è più iscritto al Partito Radicale, ma con tutte le sue iniziative, con la sua Lega 13 Maggio, si è sempre mosso nella stessa direzione del nostro partito. Ora la sua richiesta di iscrizione al PSI si muove nella stessa direzione della nostra proposta di federazione a questo partito.

I tempi che abbiamo davanti per creare una grande e autonoma forza socialista, laica e libertaria, e per battere quanti si oppongono a questa esigenza e a questo disegno, sono tempi brevi e non tempi lunghi. Pannella va nel PSI non per chiedere posti e incarichi di direzione, ma per fare una politica socialista che sia ancorata alle lotte democratiche, di classe, per le libertà e i diritti civili, per una nuova società e un nuovo Stato, che si svolgono nel paese. Cioè per avere un Partito socialista diverso che sia sempre di più una forza politica condizionata dal potere e dagli equilibri politici del regime".

Sulla richiesta di Pannella di iscriversi al PSI riportiamo le dichiarazioni di alcuni esponenti politici:

Gino Bertoldi, della Segreteria del PSI:

"La richiesta d'ingresso di Pannella nel Partito Socialista è un fatto molto positivo perché potrà contribuire ad una maggiore mobilitazione dell'opinione socialista nella lotta per i diritti civili.

E' anche importante che Pannella abbia chiesto l'iscrizione al PSI perché ciò dimostra che, malgrado tutto, una notevole parte dell'opinione radicale nel paese considera il PSI come il partito più capace d'interpretare le esigenze libertarie della società italiana".

Antonio Landolfi, della direzione socialista, responsabile della sezione culturale del PSI:

"Sono particolarmente felice della domanda di iscrizione di Marco Pannella che con la sua decisione di trovare nel PSI l'interprete più autentico della battaglia per i diritti civili e per la difesa della democrazia contro i tentativi di regime della DC. Sono anche particolarmente felice, come iscritto alla sezione Centro del PSI, di poter avere presto al mio fianco il compagno ed amico Marco Pannella".

Umberto Terracini:

"L'adesione di Marco Pannella al PSI rappresenta lo sbocco naturale di un pensiero politico e di un'azione che da lungo tempo erano già venuti svolgendosi secondo una linea di parallelismo convergente (per adoperare una delle tante formule fantapolitiche coniate dalla inventiva dell'onorevole Moro) con l'azione ed il pensiero di quel partito.

Se tuttavia l'odierna decisione di Marco Pannella può provocare sorpresa è per il suo movimento. Infatti i radicali hanno ancora da decidere in modo definitivo la propria costituzione o meno in partito, che è premessa e condizione per la loro progettata partecipazione autonoma alle non più lontane elezioni generali politiche. A questa stregua l'atto odierno di Marco Pannella potrebbe anche interpretarsi come un suo voto contrario alla trasformazione in partito del movimento radicale del quale egli è stato e viene tuttora considerato dirigente autorevolissimo".

Luigi Anderlini, della Sinistra Indipendente:

"Dovrei esprimere un giudizio negativo ma per amicizia con Marco Pannella preferisco tacere".

 
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