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Spadaccia Gianfranco - 21 dicembre 1977
DEFICIT PARTITO RADICALE (2) DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FEDERATIVO NAZIONALE, GIANFRANCO SPADACCIA

SOMMARIO: "APERTO UN PERIODO DI CRISI DEL PARTITO CHE POTREBBE ESSERE LUNGO E DIFFICILE, PROPRIO IN VISTA DELLA SCADENZA REFERENDARIA. L'OBIETTIVO DEI 300 MILIONI ANCOR PIU' DIFFICILE DA RAGGIUNGERE PER L'ASSENZA DI ALCUNI PARTITI REGIONALI E DI ALCUNI GRUPPI FEDERATI IL CUI RAPPORTO COL PARTITO E' ESCLUSIVAMENTE PARASSITARIO. UN APPELLO AGLI ISCRITTI E SOSTENITORI".

(NOTIZIE RADICALI N. 296, 21 dicembre 1977)

In merito al grave deficit del Partito Radicale, Gianfranco Spadaccia, Presidente del Consiglio Federativo Nazionale, ha oggi rilasciato la seguente dichiarazione:

"I primi risultati della sottoscrizione nazionale e la conseguente e rigorosa decisione del tesoriere aprono per il Partito Radicale un periodo di crisi che potrebbe essere lunga e difficile in un momento in cui il partito, per la gravità della situazione politica e per l'avvicinarsi delle scadenze referendarie dovrebbe disporre di tutte le sue energie e possibilità di lavoro. La difficoltà è rappresentata dal fatto che dobbiamo trovare entro il 30 dicembre una somma liquida di 300 milioni in contanti o in impegni esigibili. Questo obiettivo sarà ancora più difficile da raggiungere a causa dell'assenza parziale o totale di partiti regionale come la Toscana, la Sicilia, il Friuli Venezia-Giulia, le Marche, la Puglia, e di Movimenti federati come il Movimento di liberazione della donna, la LOC, il Movimento liberaldemocratico. Dietro questa assenza non c'è nella maggior parte dei casi alcuna opposizione politica ma soltanto l'inconsistenza di organizzazioni che il partito regionale hanno solo il nome o di movi

menti federativi il cui rapporto con il partito è stato negli ultimi tempo assolutamente parassitario o si è rarefatto fino a scomparire.

Non si spiegherebbe altrimenti perché piccole realtà associative come quelle dell'Umbria, dell'Abruzzo, del Trentino o movimenti di recente formazione come il PRI e il CARM danno invece un contributo relativamente consistente allo sforzo collettivo del partito. Questo sforzo graverà in misura ancora maggiore sui partiti regionali realmente esistenti e sui movimenti che hanno un effettivo rapporto federativo con il partito.

Agli iscritti di questi partiti e ai compagni di questi movimenti è affidata la possibilità di far sopravvivere il partito nei prossimi mesi e nelle prossime settimane. L'appello che rivolgo è che la campagna di iscrizioni sia completata al più presto, che tutti gli iscritti si preoccupino di andare a rinnovare la tessera e di versare le loro quote e i loro contributi subito, anche in cambiali.

Un uguale pressante appello rivolgo ai sostenitori e ai simpatizzanti perché si iscrivano, raggiungendoci nello sforzo di superare questa situazione di crisi e di difficoltà organizzativa e finanziaria che rischia altrimenti di diventare anche politica".

 
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