SOMMARIO: La conferma dell'iniziativa referendaria sull'ergastolo, reati d'opinione, smilitarizzazione della polizia e della guardia di finanza, tribunali militari, aborto e centrali nucleari.
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Il Consiglio Federativo del Partito Radicale riunito a Roma nei giorni 10 e 11 febbraio 1979:
RAVVISA nell'attuale crisi di governo l'esito delle contraddizioni sempre più profonde scaturite dall'innaturale, anche se ormai ventennale, convergenza di un arco di forze politiche tendenzialmente totalizzante e ignaro di conrapposizione e distinzioni profondamente radicate nel tessuto reale del paese, nonché il vano tentativo di aprire la strada per un recupero di masse popolari ormai sempre più dislocate su posizioni di dissenso.
DENUNZIA l'impotenza del regime sul piano dell'ordine pubblico, la sordità più ottusa sui diritti civili e non meno sui rischi connessi ai moduli economici correnti, la chiusura in logiche corporative invecchiate e sterilizzanti di ogni prospettiva di riforma.
INDIVIDUA il senso dell'attuale progressiva e reciproca presa di distanza del PCI e della DC nella prospettiva a breve termine di riconquista dei propri elettori prima che sia troppo tardi.
RIVENDICA E RILANCIA il patrimonio politico del partito, le lotte antimilitariste e per i diritti civili che dalle origini sono state combattute con masse sempre più vaste di cittadini, aprendo oggi anche un fronte di iniziativa sul terreno economico.
COMFERMA quindi nell'iniziativa referendaria lo strumento fondamentale dell'azione politica con cui il partito sarà in concreto, e non con astratte dichiarazioni programmatiche, presente nella prossima primavera anche nelle elezioni europee.
DELIBERA in particolare la proposizione e la raccolta delle firme sulle seguenti materie:
- ergastolo;
- reati di opinione, riunione, associazione;
- smilitarizzazione della polizia e della guardia di finanza;
- composizione dei tribunali militari;
che si aggiungono ai due referendum (la legge sugli insediamenti nucleari e parte della legge sull'aborto) sui quali ha già deliberato nella riunione del 20 e 21 gennaio e di sostenere il referendum sulla legge della caccia, che sarà presentato su iniziativa della Lega per l'abolizione della caccia, demandando alla segreteria di definirne le modalità di presentazione ed attuazione.
CONSIDERA inoltre la necessità di un avvio denso ed incisivo della campagna per la raccolta delle firme attraverso una iniziativa che con la sua risonanza sia capace di investire sin dal primo momento il paese dei temi delle battaglie lanciate, e conseguentemente impegna il partito per la migliore riuscita del Congresso straordinario indetto dal segretario federale per il prossimo marzo, nel corso del quale dovranno inoltre essere decise le modalità di partecipazione alle elezioni europee.