SOMMARIO: I corsivi pubblicati dal quotidiano del Partito Comunista Italiano "L'UNITA'" dal 1966 al 1978 ("il pugno o la rosa", a cura di Valter Vecellio, Bertani editore, 1979)

("L'Unità", 10-5-1979)

Abbiamo visto e sentito, l'altro ieri sera, nella "Tribuna elettorale" televisiva autogestita dal Partito radicale, un signore che ha cominciato a parlare pronunciando queste parole: "Sono Alessandro Tessari, deputato comunista". Non vogliamo mettere in dubbio la buona fede di alcuno, ma è chiaro che l'oratore è caduto in errore: non esiste un Alessandro Tessari deputato comunista, esiste un Alessandro Tessari che è il meno comunista tra quanti italiani potrebbero dirsi tali (personalmente vorremmo che lo fossero tutti, tranne l'on. Bisaglia, si capisce), perché questo signore è stato cacciato via dal PCI proprio l'altro giorno, durante un'ora che i compagni di Treviso hanno dedicato alla pulizia.

Il destino di questo nuovo acquisto del Pr (un partito saggio, che fa provviste quando è tempo di "saldi", accumulando rimanenze e scampoli dovunque li trovi) è quello della "combinazione". Tutto è accaduto per "combinazione" nella vicenda del signor Tessari: egli è caduto in uno stato di profonda prostrazione quando sono state sciolte le Camere. Una prima "combinazione". Poi è stato deciso dai compagni comunisti di non ripresentarlo deputato, e il signor Tessari si è nuovamente sentito male. Seconda "combinazione". In quei giorni Pannella girava di città in città, terza "combinazione", dando una mano ai raccoglitori della Nettezza Urbana. La gente usa buttar via tutto: anche cose di pregio, insieme alle cianfrusaglie; anche pezzi buoni, insieme a quelli inservibili: per spensieratezza, per imprevidenza, per nausea. Passava il signor Tessari (quarta "combinazione") e il "mago" del Pr, segreto pifferaio di lor signori, lo ha raccattato. L'altra sera questo relitto era lì a parlare dal video. Ha detto del PCI

cose tremende; e una volta tanto le ha dette quando il PCI lo aveva già buttato via come un coriandolo. Forse le pensava anche prima, ma non passava il furgone della N.U. Comunque questa è stata la sola "combinazione" decente, in questo individuo che ci ha procurato un involontario piacere, mostrandoci come il Pr si affretti a far suoi tipi che noi non vogliamo più.

Speriamo vivamente che il signor Tessari diventi deputato radicale, perché, tutto sommato, un partito degli scarti mancava e perché, vedendo Tessari, non dimenticheremo mai i nostri errori. Bravo Pannella: riconosciamo che ha anche delle idee geniali, questo figlio d'un Montanelli.