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Modifiche alla legge 22 maggio 1975, n.152, relativamente alle limitazioni dell'uso delle armi da parte del pubblico ufficiale.

PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI DEPUTATI PANNELLA, AGLIETTA MARIA ADELAIDE, AJELLO, BOATO, BONINO EMMA, CICCIOMESSERE, CRIVELLINI, DE CATALDO, FACCIO ADELE, GALLI MARIA LUISA, MACCIOCCHI MARIA ANTONIETTA, MELEGA, MELLINI, PINTO, ROCCELLA, SCIASCIA, TEODORI, TESSARI ALESSANDRO

Presentata il 20 giugno 1979

SOMMARIO: Con la proposta di legge si propone di abolire la parte dell'art. 53 del Codice Penale, introdotta con la legge "Reale" del 1975, che stabilisce la non punibilità per il pubblico ufficiale che fa uso delle armi "per impedire la consumazione dei delitti di strage, di naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona". Si prevede inoltre che il pubblico ufficiale non deve avere altro mezzo per respingere una violenza, che deve comunque essere "attuata con le armi", e in ogni caso "il mezzo di coazione" deve essere proporzionato all'entità della violenza e della resistenza". La proposta di legge propone inoltre di abrogare gli articoli che prevedono l'avocazione dei procedimenti contro i pubblici ufficiali da parte del Procuratore generale presso la Corte d'appello. Infine si prevede che i blocchi stradali possano essere effettuati solo da pubblici ufficiali in divisa.

In allegato alcune schede relative agli "incidenti" consentiti dalla legge "Reale".

(CAMERA DEI DEPUTATI - VIII LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - N.111)

COLLEGHI DEPUTATI ! -- Il 5 maggio 1975, nel corso della discussione della legge » Reale il deputato Malagugini, oggi membro della Corte costituzionale affermò, a proposito dell'articolo 14 che »...non si tratta soltanto, onorevoli colleghi, di contrastare una misura nella quale taluni vedono uno strumento, un tentativo per riprodurre surrettiziamente nel nostro ordinamento la pena di morte, per di più con esecuzione sommaria sul posto (anche se questa argomentazione non è certo spregevole e non può essere dismessa senza riflettere). Noi pensiamo lo ripeto anche e prima di tutto alla suggestione, agli effetti criminali, onorevoli colleghi, di questa disposizione normativa che, se dovesse essere approvata, moltiplicherebbe i conflitti a fuoco, renderebbe più spietati i delinquenti (e i delinquenti sono quasi sempre più forti del vantaggio della sorpresa o quanto meno della consapevolezza delle proprie azioni e dei fini perseguiti), incoraggerebbe l'uso delle armi da parte della polizia anche fuori di stat

i di necessità, sulla base di intuizioni o di emozioni del momento .

L'intervento del deputato Malagugini fu purtroppo profetico poiché le conseguenze paventate in quella seduta si sono attuate drammaticamente fin dal primo giorno di attuazione della cosiddetta legge » Reale .

Con la modifica dell'articolo 53 del codice penale che dà ampia discrezionalità al pubblico ufficiale per l'uso delle armi e gli articoli 27, 28, 29, 30, e 31 che assicurano praticamente l'impunità per il pubblico ufficiale che faccia uso illegittimo delle armi si è giunti oggi ad una situazione che vede praticamente e nei fatti la concessione della » licenza di uccidere (e di essere uccisi !) alle forze dell'ordine. Le conseguenze di queste norme criminogene sono di fronte a tutti: escalation dell'uso delle armi da parte dei criminali, aumento delle vittime tra le forze dell'ordine e fra i cittadini. Particolarmente grave appare poi il comportamento delle forze dell'ordine nei confronti di chi non ottempera all'ordine di fermarsi impartito perfino da agenti in borghese o nei confronti di chi tenta di sottrarsi all'arresto con la fuga: I'uso delle armi e in questi casi ormai generalizzato ed automatico così come è ormai praticamente escluso l'uso dei mezzi mobili sicuramente idonei per fermare coloro che n

on hanno obbedito a questi ordini.

Ritenendo perciò che alle forze di polizia non debba essere concessa la licenza di uccidere che, fra l'altro, aumenta il distacco fra questi lavoratori ed i cittadini e provoca fra le forze dell'ordine sempre maggiori vittime, ma debba essere assicurata la riforma e democratizzazione dei corpi, la preparazione e specializzazione adeguata, la responsabile partecipazione alle decisioni operative e programmatiche concernenti la prevenzione e la repressione dei reati, un orario di lavoro non superiore a quello della gran parte dei lavoratori, auspichiamo l'urgente discussione della proposta di legge di modifica della legge n. 152 del 1975 che presentiamo all'attenzione di tutti i colleghi.

Ai fini di una maggiore conoscenza e valutazione del fenomeno che abbiamo evocato alleghiamo un quadro informativo (compilato sulla base delle notizie della stampa) degli » incidenti che a nostro avviso sono stati consentiti dalla legge » Reale o da una sua interpretazione estensiva .

ALLEGATO.

Dal 1975, anno in cui entra in vigore la legge Reale, al 20 giugno 1979, secondo le notizie riportate dalla stampa, sono stati 155 gli episodi nei quali le forze dell'ordine hanno fatto un uso ingiustificato delle armi da fuoco.

I morti sono stati 63, i feriti 101. In altri 15 casi si è sfiorata la tragedia.

TABELLA RIASSUNTIVA

Numero Numero Numero Senza

episodi morti feriti conseguenze

1975 12 7 7

1976 27 10 21 2

1977 34 15 22 2

1978 40 14 27 7

1979 42 17 24 4

TOTALE 155 63 101 15

Nella maggioranza dei casi gli agenti hanno fatto uso delle armi da fuoco contro cittadini che non si sono fermati ai posti di blocco.

In 50 casi sono rimasti feriti od uccisi piccoli ladruncoli non armati.

In circa 40 casi erano in servizio agenti in borghese non riconoscibili.

In 7 casi sono stati vigilantes ad aprire il fuoco.

In 5 casi le vittime sono appartenenti alle forze dell'ordine uccisi dai loro colleghi.

IL 25 MAGGIO ENTRA IN VIGORE LA LEGGE REALE

(1975)

7 giugno 1975 -- Nuoro: Achille Floris è ucciso da una raffica di mitra sparata da un carabiniere mentre a bordo di una 500 non si ferma ad un posto di blocco.

28 luglio 1975 -- Torino: Giuseppe Massimino non si ferma ad un posto di blocco perché sprovvisto di patente di guida. I carabinieri aprono il fuoco ferendolo gravemente.

25 agosto 1975 -- Gela: Giuseppe Recca percorre il lungomare con un amico su un unico ciclomotore. Per timore di una multa cercano di evitare un posto di blocco. Vengono inseguiti, abbandonano il mezzo e fuggono a piedi. L'agente di pubblica sicurezza Esposito esplode 4 colpi uccidendo il Recca.

29 agosto 1975 -- Milano: Ciro Todisco, colpito da un provvedimento di diffida, fugge dagli uffici della Polfer, dove era stato condotto per accertamenti. L'agente di pubblica sicurezza Pascucci lo colpisce ed uccide con un colpo di pistola. Il milite afferma di essere scivolato.

10 settembre 1975 -- Roma: Enzo D'Ascenzio viene ferito dopo un inseguimento per le vie di Roma. Era ricercato per guida senza patente. Si stava allontanando da un locale di via Veneto dove era scoppiata una rissa.

21 settembre 1975 -- Palermo: Durante il festival dell'Unità, Mario Petrolà, 17 anni, viene scambiato per un noto scippatore ed ucciso da un agente antiscippo in borghese. L'agente responsabile, Nicola Curreri, dice di essere inciampato. Nella sparatoria rimane ferito anche Sardiscu, segretario dell'ANPI locale.

4 ottobre 1975 -- Roma: Agenti della squadra mobile inseguono una macchina che non si era fermata all'alt. La raggiungono ma gli occupanti tentano ancora di fuggire. La polizia spara e Renato Monini e Domenico Battaglia rimangono gravemente feriti. Secondo la polizia i due avrebbero tentato di investire i militi.

26 ottobre 1975 -- Saronno: Durante un'operazione di identificazione di alcuni giovani, un carabiniere, Gianfranco Frizzera, ha estratto la pistola calibro 9 di ordinanza, tentando di innescare una

pallottola: è partito un colpo che ha colpito al volto un giovane Angelo Giudici che è rimasto ucciso sul colpo. Il giovane era un pregiudicato.

3 novembre 1975 -- Padova: Un'auto civetta della polizia insegue una 128 sospetta con tre persone a bordo. La raggiunge dopo aver sparato raffiche di mitra che feriscono Umberto Furlan di 21 anni. Nasce una colLuttazione,e tra gli agenti in borghese e l'autista del mezzo, Gino Paolo Tombari viene ferito da un colpo di pistola in pieno petto. Sembra che gli occupanti della vettura fossero ricercati.

9 novembre 1975 -- Bitonto (Bari): Un topo d'auto, Domenico Splendoro, 37 anni, viene sorpreso a rubare su alcune vetture. Viene ucciso con un colpo di pistola dal vigile notturno Pasquale Fallacara durante una colluttazione.

22 novembre 1975 --Roma: Durante una manifestazione il carabiniere Colantuono e l'agente di pubblica sicurezza Romano sparano colpi di pistola. Lo studente Pietro Bruno, 18 anni, militante di Lotta continua, rimane ucciso da due proiettili sparati alle spalle e alle gambe.

23 novembre 1975 -- Roma: Un carabiniere apre il fuoco su due ragazzi che armeggiavano intorno ad una vettura. Alla vista del carabiniere i tre giovani si sarebbero dati alla fuga. Uno dei tre giovani, Fausto Salvatori rimane gravemente ferito.

(1976)

31 gennaio 1976 -- Trieste: I carabinieri che sorvegliano la casa dell'industriale Hausbrandt, intimano l'alt ad una vettura che non si ferma. I militi aprono il fuoco con un moschetto e Roberto Bertoli rimane ferito.

11 febbraio 1976 -- Napoli: Antonio Marciano, 16 anni, viene ferito da una raffica di mitra dei carabinieri mentre su una macchina rubata non si ferma ad un posto di blocco.

13 febbraio 1976 -- Napoli: Giuseppe Diana, 21 anni, e Gustavo Bardellino, di 28 anni, vengono uccisi mentre tentano di fuggire a piedi dopo un inseguimento con le pantere della polizia. I militi hanno sparato colpi di mitra.

13 febbraio 1976 -- Milano: Due giovani pregiudicati vengono fermati a colpi di mitra e di pistola dopo un inseguimento con dieci pantere della polizia. Uno di essi che tentava di fuggire a bordo di una Mini rubata viene ucciso da alcuni dei 35 proiettili esplosi, il suo nome è Cosimo Cirillo, 22 anni. L'altro rimane illeso, si chiama Egidio Sircana. Entrambi erano disarmati.

17 febbraio 1976 -- Roma: Tre ragazzi a bordo di una A 112 stavano tornando a casa. All'altezza di via Dei Monti Tiburtini hanno notato un gran movimento di volanti ed agenti con le pistole spianate. Spaventati hanno fatto dietro front. Un agente pensando ad una manovra sospetta apre il fuoco. Rocco Ingiugno viene ferito ad un braccio. I tre scendono dalla macchina con le mani in alto cercando di calmare il poliziotto. Il nome dell'agente e Pasquale Antignoni.

22 febbraio 1976 -- Milano: Un ragazzo di 15 anni, Pietro Tirenti tenta di forzare un posto di blocco dei carabinieri alla guida di un'auto rubata. Per fermarlo i limiti aprono il fuoco e feriscono il giovane ad una gamba.

15 marzo 1976 -- Roma: Alcuni agenti che inseguono dei dimostranti che avevano lanciato molotov contro l'Ambasciata spagnola presso la Santa Sede in piazza di Spagna. Aprono il fuoco e uccidono un passante, l'ingegnere Mario Marotta di 52 anni e feriscono il giovane Luigi De Angelis. Il poliziotto che ha ucciso il Marotta viene identificato in Lucio Lucentini.

7 aprile 1976 -- Roma: Durante una manifestazione, l'agente di custodia Domenico Velluto, si lancia all'inseguimento di uno studente, spara alcuni colpi di pistola ed uccide il giovane Mario Salvi. L'agente Velluto, tratto in arresto, verrà scarcerato il 30 luglio 1976.

14 maggio i976 -- Roma: La polizia carica alcuni giovani di sinistra che sta v ano distribuendo volantini al liceo Augusto ed avevano lamentato provocazioni fasciste. Giuseppe Gonnella, militante di AO, viene colpito ad una gamba da una raffica di mitra.

10 giugno 1976 -- Genova: Due fratelli, Giacomo e Gianfranco Cagnes, a bordo di una Vespa non si fermano ad un posto di blocco. La polizia li insegue sparando. Giacomo Cagnes muore colpito da un colpo di pistola alla schiena, il fratello Gianfranco rimane ferito.

15 giugno 1976 -- Roma: Mauro Soldini viene ucciso sulla spiaggia di Ostia da un vigile dell'Urbe, dopo cl1e aveva rubato da uno stabilimento 25 litri di olio.

17 giugno 1976 -- Verona: Inseguendo due giovani ladri, un carabiniere cade con la pistola in pugno, parte un colpo che ferisce Erich Preghenella ad una gamba.

19 giugno 1976 -- Torino: Un agente in borghese uccide con 4 colpi di pistola un giovane, Fabbricatore, perché lo aveva preso in giro all'interno di un bar.

21 giugno 1976--Roma: Agenti in borghese ed in divisa aprono il fuoco contro una vettura a bordo della quale si trovavano alcuni militanti di sinistra, dopo che nella zona si erano verificati incidenti tra elementi della sinistra e di destra per l'affissione di manifesti di chiusura della campagna elettorale. Uno degli occupanti viene ferito ad una spalla. I giovani successivamente condotti in questura risulteranno estranei agli episodi precedenti.

15 luglio 1976 -- Carrara: Tre amici ritornavano da una partita di pesca a bordo della loro vettura. Incrociano un posto di blocco dei carabinieri. La macchina si ferma attende un po' e poi riparte. I militi la inseguono. La macchina si ferma di nuovo. Gli agenti scendono e sparano una raffica di mitra. Rimangono feriti Giorgio Maraboni, Angelo Dell'Amico. Il terzo fortunatamente rimane illeso.

26 luglio 1976 -- Torino: Giuseppe Massimino 23 anni non si ferma ad un posto di blocco perché, sprovvisto di patente, temeva che gli sequestrassero l'auto. I carabineri lo inseguono e sparano colpi di pistola che raggiungono il giovane alla testa ferendolo in modo grave.

6 agosto 1976 -- Bergamo: Due giovani turisti svizzeri vengono feriti da colpi di mitra sparati da un agente di Polizia che li aveva scambiati per ladri. I due sono Gerard Morel, 19 anni, e Margot Phaffi, 19 anni.

19 agosto 1976 -- Catania: Mario Sudano, 26 anni, e CateriIla Razzo, 56 anni, entrambi incensurati vengono fermati a colpi di Mab, sparati dai carabinieri perché non si erano fermati ad un posto di blocco. Uno dei carabinieri era in borghese.

21 agosto 1976 -- Roma: Durante il tentativo di arresto di un ragazzino di 17 anni, Claudio Pavia, che risultava non ricercato, la folla protesta per il comportamento della polizia e gli agenti aprono il fuoco. Fortunatamente nessuno rimane ferito. L'episodio è avvenuto durante una cerimonia funebre al Verano.

12 settembre 1976 -- Palermo: Un giovane ladro d'auto, Girolamo Esposito, 20 anni, viene ferito a colpi di pistola da alcuni agenti durante un inseguimento. Il ladruncolo era disarmato.

24 settembre 1976 -- Roma: Massimo Pignoli, 16 anni, cerca di fuggire dopo uno scippo. Un carabiniere lo uccide con una pistola.

3 ottobre 1976 -- Roma: La polizia insegue due giovani scippatori a bordo di una macchina. I militi sparano colpi di mitra che uccidono uno dei due, Renato Monini, e feriscono in modo grave l'altro Domenico Battaglia. I due erano disarmati.

6 novembre 1976 -- Roma: Una comitiva di amici esce da un ristorante, ha un battibecco con un giovane in borghese che non si voleva spostare con la propria macchina ed intralciava il traffico. Il giovane scende con la pistola in mano e spara un colpo in aria. Si tratta di un agente in borghese.

7 novembre 1976 -- Roma: Un uomo di 30 anni, Pietro Morosillo, al volante di un'auto, non si ferma ad un posto di blocco e viene ferito gravemente da un colpo di pistola sparato da un agente.

19 novembre 1976 -- Roma: Gerardo Chiavelli, 16 anni, viene ferito da un agente di pubblica sicurezza al Portuense mentre tenta di rubare della benzina da un'auto in sosta.

29 novembre 1976 -- Rovigo: Un carabiniere, Romano Rosa, in borghese, uccide con un colpo di pistola e senza motivo un uomo, Primo Cominato di 48 anni, mentre si trovava a bordo della sua macchina ferma e parlava con alcuni amici.

19 dicembre 1976 -- Cagliari: William Spiga, 18 anni, incensurato, è ucciso con un colpo di pistola da un sottufficiale di polizia mentre tentava di fuggire a bordo di una moto senza targa da un posto di blocco.

(1977)

Il gennaio 1977 -- Cagliari: Giuliano Marras, un ragazzo di 15 anni viene ucciso con una raffica di mitra partita da una pantera della polizia mentre tenta di fuggire a piedi dopo un furto.

16 gennaio 1977 -- Torino (Moncalieri): Giovanni Baldinu, 42 anni, viene ferito gravemente da colpi di mitra perché non si era fermato ad un posto di blocco a bordo di una 127. Il Baldinu affermerà di aver visto nella nebbia due individui armati che facevano dei segni e di essere scappato per paura di venir derubato.

27 gennaio 1977 -- Roma: Bingout Miloud, 23 anni, ladruncolo, viene ucciso da un poliziotto con un colpo di pistola alla testa alla stazione Termini. L'agente di pubblica sicurezza che l'ha ucciso, Antonio Rea, era in borghese.

2 febbraio 1977 -- Roma: Durante una dimostrazione a piazza Indipendenza per protestare contro una incursione fascista, alcuni agenti di pubblica sicurezza in borghese sparano raffiche di mitra e usano pistole. Gli studenti Paolo Tomassini e Leonardo Fortuna restano feriti.

5 febbraio 1977 -- Roma: La vettura Renault su cui viaggiavano dei giovani tra i quali Marco Lombardo Radice viene inseguita e fatta segno di colpi d'arma da fuoco da parte della polizia dopo che questa non si era fermata all'alt intimato da due sconosciuti a un'Alfa Romeo. Fortunatamente non ci sono feriti.

3I febbraio 1977 -- Genova: Un giovane di 17 anni, Gaetano Antiloro, viene ferito ad una coscia da un colpo di pistola sparato da un agente in borghese intervenuto per porre fine ad una rissa tra tifosi di squadre diverse.

24 febbraio 1977 -- Torino: Silvio Mariello, 22 anni, viene ucciso dalla polizia mentre cercava di fuggire a bordo di una 50() rubata.

11 marzo 1977 -- Bologna: Pierfrancesco Lorusso, 24 anni, militante di Lotta continua, viene ucciso dalla polizia dopo scontri con aderenti di Comunione e liberazione. Il carabiniere che ha sparato, Massimo Tramontani, verrà prosciolto il 24 ottobre.

16 marzo 1977 -- Torino: Il brigadiere dei carabinieri Giorgio Vinardi uccide con 4 colpi di mitra lo studente Bruno Cecchetti fermo sulla sua auto nel controviale di corso Ferrucci. Il brigadiere sostiene che il Cecchetti dopo essere stato bloccato dalla Giulia dei militi avrebbe teso la mano verso il cruscotto per prendere una pistola. La vittima invece stava prendendo gli occhiali.

19 marzo 1977 -- Roma: Un giovane di 19 anni, Gino Piacentini, non si ferma ad un posto di blocco ma fugge su una moto di grossa cilindrata risultata rubata. I militi aprono il fuoco e lo feriscono con tre colpi di pistola.

S aprile 1977 -- Ronza: Due giovani a bordo di una Mercedes, risultata rubata, non si fermano ad un posto di blocco. I militi li inseguono ed aprono il fuoco. Franco Carconi di 23 anni, rimane ferito .

5 maggio 1977 -- Roma: Antonio Sorrento viene ucciso dall'agente di pubblica sicurezza Nicola del Piano, mentre tenta di rubare una macchina al quartiere Trieste.

6 maggio 1977 -- Novara: Un agente di custodia in servizio sul muro di cinta del penitenziario di Novara sospettando una evasione, spara sulla strada 40 colpi di mitra colpendo una macchina di passaggio. Antonio Fruguggio ed Elena Zenca che si trovavano all'interno della vettura riportano gravissime ferite.

12 maggio 1977 -- Roma: Durante una carica della polizia su ponte Garibaldi per impedire che si svolgesse una manifestazione pacifica del Fartito radicale in piazza Navona, viene uccisa Giorgiana Masi e ferita Elena Ascione. Anche un carabiniere rimane ferito ad un polso. Sul ponte agivano agenti in borghese della squadra mobile e dell'ufficio politico.

31 maggio 1977 -- Lecce: Un giovane ladro d'auto viene ucciso dalla polizia.

4 giugno 1977 -- Roma: Due fidanzati non si fermano all'alt di alcuni agenti in borghese, scambiandoli per ladri, i quali li fanno segno di colpi d'arma da fuoco. I due vengono feriti e successivamente vengono arrestati perché, fuggendo con la macchina, avevano ferito un carabiniere. I due sono Gabriella Forli e Marco Marmagi.

17 giugno 1977 -- Roma: Una ragazza etiope, Astier Chiros di 19 anni, viene uccisa da un colpo di pistola sparato accidentalmente da un carabiniere che voleva mostrare l'arma alla ragazza. Secondo il carabiniere i due si trovavano in macchina ad un semaforo rosso

e stava mostrando l'arma alla ragazza quando per un movimento brusco è partito un colpo che ha colpito in faccia la giovane. Il carabiniere, Michele Angiuoni, ha 19 anni.

17 giugno 1977 -- Trento: Il conducente di una BMW non si ferma ad un posto di blocco dei carabinieri non essendosi accorto del segnale dei militi. Questi ultimi aprono il fuoco ferendo David Termelin, di tre anni, e sua zia, Germania Broch che si trovavano a bordo della vettura.

18 giugno 1977 -- Milano: Roberto Germani, 32 anni, guardia di un istituto di vigilanza spara e ferisce Giovanni Lodedo che non aveva ottemperato al suo ordine di fermarsi.

7 luglio 1977 -- Roma: una donna di 31 anni che viaggiava a bordo di una moto assieme a Pasquale Concitelli, lavoratore della Radio vaticana, viene ferita da colpi di pistola esplosi dai carabinieri dopo che la moto non si era fermata all'alt.

15 luglio 1977 -- Bologna: Un agente ferisce con due colpi di pistola Stefano Varoli, 17 anni, dopo un inseguimento in seguito al furto di una Vespa.

17 luglio 1977 -- Roma: La polizia insegue due ladruncoli e per fermarli spara colpi di pistola. Uno di questi raggiunge Sergio Galletti di 18 anni che viene in seguito arrestato.

22 luglio 1977 -- Milano: Vito Corniola, 20 anni, si trova in macchina con alcuni amici. All'intimazione della polizia tenta di scendere dalla macchina ma viene ucciso da un colpo di pistola sparato da uno dei militi. L'uccisore, Gaetano Stanzione, 24 anni, affermerà che il Corniola non era sceso con le mani in alto ma si è chinato come se volesse prendere una pistola sotto il sedile.

7 agosto 1977 -- Brescia: Un giovane di 27 anni, Luciano Pitossi, non si ferma ad un posto di blocco perché sprovvisto di patente. La polizia lo insegue, spara colpi di mitra e lo uccide.

15 agosto 1977 -- Iseo: Una ragazza di 17 anni, Caterina L., viene ferita da un proiettile sparato da un carabiniere dopo che a bordo di una vettura assieme ad un suo amico si era allontanata

alla vista del carabinieri.

18 agosto 1977 -- Bologna: Una pattuglia di agenti di polizia spara contro una FIAT 500 che non si era fermata ad una segnalazione di alt. La signora Dina Prati rimane gravemente ferita. La Prati stava parlando con un'amica e non si era accorta delle segnalazioni dei militi.

7 settembre 1977 -- Brescia: Un giovane incensurato, Luciano Bitossi, 27 anni, tenta a bordo di una macchina di sfuggire ad un controllo della squadra mobile. Gli agenti aprono il fuoco ed il giovane viene ucciso da una raffica di mitra.

15 settembre 1977 -- Roma: Ruba un'automobile, due carabinieri in borghese lo vedono e gli sparano otto colpi di pistola ferendolo gravemente. Il giovane ladro si chiama Massimo Pisnoli. I due agenti in borghese Pietro Rizzo e Bruno Poli.

17 settembre 1977 -- Teramo: Un ragazzo di 16 anni, William Marinelli, viene ucciso con un colpo di pistola sparatogli da un agente che lo inseguiva perché aveva rubato un'auto.

8 ottobre 1977 -- Sarzana: Due carabinieri in borghese tentano di identificare Mario Mencarini, del direttivo della Camera del lavoro di Sarzana. Il Mencarini spaventato e temendo di essere derubato o assalito si da alla fuga. I carabinieri sparano senza colpirlo. Il Mencarini si arresta con le mani in alto.

8 novembre 1977 -- Roma: Due vigili urbani inseguono due ladruncoli. I due scendono da una Mini e si danno alla fuga a piedi. Uno di essi viene raggiunto da un colpo di pistola al petto e morirà più tardi all'ospedale. Secondo i vigili il colpo sarebbe partito accidentalmente in quanto uno di essi avrebbe inciampato e sarebbe quindi caduto. Il giovane ucciso si chiama Roberto Ratini.

30 novembre 1977 -- Rieti: Francesco Trovarelli, 39 anni, manovale, non si ferma con la sua auto ad un posto di blocco. Una gazzella dei carabinieri l'insegue fino a casa. Il manovale scende brandendo una spranga. Un carabiniere spara. Il Trovarelli viene ferito e condotto all'ospedale dove viene arrestato.

8 dicembre 1977 -- Alghero: Sebastiano Sechi, 16 anni, sorpreso a rubare, con altri 4 giovani viene ucciso da due vigilantes.

13 dicembre 1977 -- Brescia: Un uomo senza patente non si ferma ad un posto di blocco, i carabinieri aprono il fuoco e feriscono gravemente una ragazza, Maria Grazia Verzelletti.

(1978)

11 gennaio 1978 -- Marina di Ravenna: Una coppia di giovani viene fatta segno di colpi d'arma da fuoco da parte di una pattuglia di carabinieri che l'aveva vista partire a bordo di una FIAT 500 quando era sopraggiunta la vettura dei militi. I giovani avevano pensato che fossero malfattori. Il conducente della 500 è rimasto ferito da colpi di moschetto.

24 gennaio 1978 -- Torino: Giampiero Amorese, agente di pubblica sicurezza, spara una raffica di mitra contro una macchina che non si ferma all'alt, ma colpisce un superiore uccidendolo.

17 marzo 1978 -- San Donato Milanese: Vito Grassi, 19 anni, viene fermato ad un posto di blocco. Fugge a piedi viene inseguito ed ucciso a colpi di pistola da un carabiniere.

25 marzo 1978 -- Roma: Antonio Giannetta, agente di pubblica sicurezza, uccide con un colpo di pistola Francesco D'Anna di 27 anni. Il D'Anna si era avvicinato alla macchina dove l'agente in borghese si trovava con una ragazza a Villa Borghese. L'agente aveva cercato di identificarlo, ma ne era nata una colluttazione nel corso della quale il milite faceva uso della pistola trapassando con un proiettile la gola del D'Anna dall'alto verso il basso.

12 aprile 1978 -- Napoli: Nicola Avella, 14 anni, insieme a due amici su una FIAT 124 sprovvista di targa non si ferma ad un posto di blocco in via Vittorio Veneto. Un carabiniere apre il fuoco e colpisce l'Avella alla testa. Il giovane morirà il 13 aprile in ospedale.

24 aprile 1978 -- Firenze: Salvatore Cavatato, 17 anni, non si ferma ad un posto di blocco mentre guidava un'auto risultata rubata. I militi aprono il fuoco e il Cavatato rimane ucciso. Altri due suoi amici sono rimasti feriti.

14 maggio 1978 -- La Spezia: Michel Nourry, 26 anni, non si ferma ad un posto di blocco. Viene inseguito da una pattuglia dei carabinieri che spara una raffica di mitra che colpisce il giovane.

15 maggio 1978 -- Torino: Imerio Neri e Armando Cretier vengono feriti da un piantone della caserma Albigiano. Il piantone ha aperto il fuoco contro una FIAT 500 con tre uomini a bordo dopo che i tre anziché fermarsi all'intimazione di alt, si erano precipitati all'interno della piccola utilitaria. A bordo dell'auto non è stato rinvenuto nulla.

2 giugno 1978 -- Battipaglia: Antonio Nappi, 14 anni, alla guida di una vettura in compagnia di alcuni amici non si ferma ad un posto di blocco. La polizia l'insegue e spara colpendo il ragazzo alla nuca.

9 giugno 1978 -- Caserta: Crescenzo Pizzo, giocatore del Teramo, e sua moglie M. T. Ercolanese vengono feriti da una raffica di mitra esplosa da alcuni agenti contro un autocarro che non si era fermato ad un posto di blocco sull'autostrada del sole in provincia di Caserta. I due viaggiavano a bordo della loro vettura.

18 giugno 1978 -- Santa Flora: Ibramim Habuocha, marocchino di 31 anni, venditore ambulante viene ucciso in una caserma dei carabinieri da una raffica di mitra. Era stato fermato per accertamenti.

20 giugno 1978 -- Catania: Francesco Trapani, 17 anni, viene ferito da un carabiniere dopo che aveva rubato un mangianastri da una vettura in sosta. Il Trapani aveva estratto una pistola giocattolo.

25 giugno 1978 -- Roma: Un agente di pubblica sicurezza minaccia con una pistola di ordinanza i passeggeri del bus 85 che

avevano protestato per l'atteggiamento che stava tenendo con la sua ragazza.

26 giugno 1978 -- Roma: La polizia insegue un ladro d'auto che fugge a bordo di una FIAT 127. Per fermarlo spara una raffica di mitra e lo ferisce. Il giovane è P. A. di 17 anni.

4 luglio 1978 -- Roma: Giovanni Bravin viene ucciso da un colpo d'arma esploso da un carabiniere. Bravin alla guida della sua FIAT 500 passava davanti al palazzo di giustizia e non si era fermato all'alt intimatogli dai carabinieri, ma aveva proseguito la corsa per alcuni metri.

S luglio 1978 -- Catania: Salvatore D'Amante, 16 anni, viene ucciso da un colpo di pistola sparato da un carabiniere a Militello Val di Catania. Il ragazzo viaggiava su una moto e alla vista dei carabinieri aveva cambiato direzione.

26 luglio 1978 -- Milano: Un ragazzo di 14 anni che stava scavalcando il muro di una piscina è stato ferito da un colpo di pistola sparato da una guardia giurata. Il ragazzo aveva dimenticato l'orologio sul bordo della piscina ed intendeva riprenderlo.

4 agosto 1978 -- Milano: Tre guardie della Mondialpol esplodono colpi di pistola contro una vettura che non si ferma all'intimazione di alt. Un proiettile ferisce Grazia Roncalli di 33 anni che si trovava all'interno della vettura.

10 agosto 1978 -- L'Aquila: Erasmo Natuzzi, carabiniere di 24 anni, in convalescenza a Rocca di Cambio, innervosito dal vociare di alcuni giovani che giocavano a pallone e mandavano la palla verso la sua vettura, esplode alcuni colpi di pistola e ferisce un passante .

12 agosto 1978--Milano: Michele Leggiero, militare in licenza, si trova in macchina con la fidanzata. Non si ferma all'intimazione di alt di alcuni agenti della Mondialpol, credendoli ladri. I militi fanno fuoco ed il Leggiero rimane ferito.

22 agosto 1978 -- Catania: Un agente in borghese spara due colpi di pistola contro una 127 che non si era fermata all'alt. Un proiettile colpisce Salvatore Cottone di 25 anni di Palermo. Gli agenti erano in borghese ed il Cottone dichiara di averli scambiati per malviventi.

22 agosto 1978 -- Roma: Antonio Festa passa a bordo della sua auto davanti al Quirinale e lancia una busta di plastica piena di stracci. Viene inseguito e fatto segno di colpi da arma da fuoco da parte delle forze dell'ordine. Due proiettili feriscono il piccolo figlio del Festa, Diego, che gli sedeva accanto.

2 settembre 1978 -- Rorna: un carabiniere in libera uscita insegue due giovani che fuggivano in Vespa dopo aver derubato uno

straniero. Impossibilitato a raggiungerli spara colpi di pistola. Uno di questi ferisce un passante, Roberto Bucci, di 21 anni.

8 settembre 1978 -- Roma: Un giovane, Antonio Malduca, viene fatto segno di colpi d'arma da fuoco da parte di due agenti in borghese a bordo di una moto di grossa cilindrata. Il giovane che viaggiava su una Vespa non si era fermato ad un semaforo rosso di piazza del Gesù e vistosi inseguito da persone non identificate su una moto aveva tentato di scappare, raggiungendo il Ministero di grazia e giustizia dove aveva chiesto aiuto ai carabinieri di servizio.

10 settembre 1978 -- Napoli: Due sorelline di 8 e 10 anni, Noemi e Francesca Coraggio, vengono ferite da una raffica di mitra esplosa dalla pattuglia di una volante che inseguiva l'auto di alcuni contrabbandieri nel centro della città.

11 settembre 1978 -- Alessandria: Un agente dell'Interpol apre il fuoco contro un uomo che aveva rubato la gomma di scorta di una 126, ma sbaglia mira e colpisce la signora Mara Angiolina, di 57 anni.

12 settembre 1978 -- Cuneo: Alcuni giovani che giocano con delle pistole ad acqua vengono fatti segno di colpi d'arma da fuoco da parte di agenti in borghese che erano stati bagnati.

12 settembre 1978 -- Torino: Piero Danesi, 18 anni, viene ucciso dai carabinieri mentre tenta di allontanarsi, con altri giovani, da una 600 risultata rubata.

25 settembre 1978 -- Milano: Pietro Bruno Ferrari, militante del PCI, viene aggredito da 3 giovani e percosso con calci e pugni. Uno degli aggressori risulterà essere un agente di pubblica sicurezza, Mario Marongiu.

29 ottobre 1978 -- Catania: Salvatore Ragonese, 17 anni, fugge dopo aver rubato una 125. Viene inseguito da una pattuglia di » falchi (agenti in borghese su potenti moto) che aprono il fuoco e lo feriscono .

31 ottobre 1978 -- Cosenza: L'agente di pubblica sicurezza Michele Mobrici, in borghese, si trovava a bordo della sua auto con la fidanzata quando vedeva avvicinarsi un » guardone , Domenico Maddalone. Sceso dalla vettura aveva un battibecco con il Maddalone e ne nasceva una colluttazione nel corso della quale il Maddalone veniva ferito e ridotto in fin di vita dai colpi esplosi dalI 'agente .

10 novembre 1978 -- Mitano: Marcello Penna, 20 anni, viene ucciso da un proiettile sparato da un agente in borghese. Il Penna si trovava nel Parco Sempione. I colpi sparati sulla sua auto hanno ferito anche uno degli amici che si trovava con lui.

17 novembre 1978 -- Palermo: Il piccolo Angelo D'Andrea, di due anni, viene ucciso da colpi d'arma da fuoco sparati dai carabinieri contro la macchina del padre, una FIAT 1500, che non si era fermata all'alt. Il padre del bambino, Donato D'Andrea, afferma di non aver visto il blocco. Sulla vettura viaggiavano altri due bambini e la moglie del D'Andrea.

19 novembre 1978 -- Bologna: Gabriele Malacarne viene ferito da colpi di pistola sparati da agenti in borghese che cercavano di bloccare un evaso dal carcere delle Murate. Il fatto è avvenuto all'interno della stazione di Bologna.

4 dicembre 1978 -- Roma: Paolo Di Paolo, 16 anni, viene ucciso da una raffica di mitra esplosa dal brigadiere Verdillo contro 5 rapinatori. Il Di Paolo si era rifugiato in un'officina appena si era accorto che c'era una sparatoria in corso.

9 dicembre 1978 -- Asti: Due giovani di 17 e 21 anni, Giampaolo Masiero e Giacomo Lamberti, sono stati feriti da una sventagliata di mitra sparata dai carabinieri dopo che i due non si erano fermati ad un posto di blocco.

15 dicembre 1978--Seminara: Ferdinando Tripodi, 18 anni, viene ucciso dai carabinieri con un colpo di pistola perché correva » con fare sospetto . Il fatto è avvenuto di sera e mancava l'energia elettrica. Il Tripodi stava ritornando a casa. Era incensurato.

15 dicembre 1978--Roma: Antonio D'Olivo, alla guida di un vespone viene fermato sull'Aurelia da alcuni giovanotti con le armi spianate. L'autista del vespone è convinto di trovarsi di fronte a dei malviventi e fugge. Viene fatto segno a colpi d'arma da fuoco sparati ad altezza d'uomo dai giovani che sono agenti in borghese.

16 dicembre 1978 -- Milano: Durante una perquisizione in casa di Franco Restucci, due agenti in borghese feriscono » accidentalmente la moglie di Restucci, Vincenza Milicia, con un colpo di pistola alla coscia.

18 dicembre 1978 -- Bari: Un appuntato della stradale, Arcangelo Fabiano, viene ucciso con un colpo di pistola dal suo collega. I due agenti erano fermi ad un incrocio. L'appuntato Fabiano si sarebbe inoltrato per i campi per un bisogno. L'altra guardia, Antonio Romano, insospettiti dal movimento dei cespugli, aveva aperto il fuoco.

(1979)

3 gennaio 1979 -- Roma: Alberto di Cori, un giovane simpatizzante di sinistra, viene ferito da un colpo di pistola esploso da una pattuglia di carabinieri, mentre con uno spray si accingeva a fare

scritte su un muro nei pressi dell'abitazione del Presidente del Consiglio Giulio Andreotti.

4 gennaio 1979 -- Ragusa: Un carabiniere nel tentativo di sventare una rapina ad un'agenzia deL Banco di Sicilia esplode alcuni colpi di pistola. Uno di questi colpisce una ragazza di 23 anni, Rosaria Cannizzaro, che transitava a bordo della sua Fiat 500.

S gennaio 1979 -- Roma: Due giovani ladruncoli tentano di penetrare in un bar chiuso alla ricerca di cibo. La polizia interviene sparando colpi di pistola. Uno di questi raggiunge alla testa Nicolino Bernardo che rimane ucciso. Il complice del Nicolino rimane ferito.

10 gennaio 1979 -- Roma: Lo studente Alberto Gianquinto viene ucciso da un colpo di pistola sparatogli alla nuca da un agente di polizia a Centocelle durante una manifestazione. L'agente, sottufficiale di pubblica sicurezza, Alessio Speranza, viene incriminato a piede libero, per » omicidio colposo .

12 gennaio 1979 -- Ivrea: Danilo Gervasi, incensurato, dopo una infrazione stradale tenta di dileguarsi con la sua vettura. I carabinieri lo inseguono ed esplodono colpi di pistola per fermarlo.

13 gennaio 1979-- Piacenza: In una sparatoria fra agenti e banditi rimane ferita la signora Rota che si trovava per caso sul luogo a bordo della sua autovettura.

20 gennaio 1979 -- Guidonia: Carabinieri aprono il fuoco all'interno della stazione di Guidonia occupata da alcuni disoccupati. Uno dei disoccupati rimane ferito alle gambe. I disoccupati avevano rifiutato di farsi identificare.

7 febbraio 1979 -- Torino: Massimo Costanzo, 17 anni, ladro d'auto, viene ucciso dagli agenti della polizia stradale perché non si ferma ad un posto di blocco.

12 febbraio 1979--Carlo Messinese, 18 anni, viene ferito ad una gamba da un colpo di pistola sparato da un carabiniere che lo ha sorpreso mentre armeggiava con la serratura di un'auto in sosta.

14 febbraio 1979 -- Caserta: Un vigile urbano, Carmine Fratta, uccide con un colpo di pistola al cuore un giovane zingaro dell'età apparente di anni 14, che assieme ad altri due giovani aveva compiuto un furto in un'abitazione della zona e fuggiva a piedi.

15 febbraio 1979 -- Milano: Una donna di 25 anni viene uccisa dai carabinieri durante una sparatoria tra questi ed alcuni malviventi in via Verdi. La donna richiamata dagli spari si era affacciata alla finestra dell'ufficio dove lavorava.

25 febbraio 1979 -- Napoli: Un carabiniere ferisce con un colpo di pistola ad una gamba, Alberto Raussel, che si trovava a bordo

di una vettura che non si era fermata all'alt. Sulla vettura c'erano altre due persone che si sono date alla fuga. Sembra che il Raussel si trovasse sulla vettura perché aveva chiesto un passaggio.

24 febbraio 1979 -- Roma: Un medico romano, Luigi Di Sarro, viene ucciso all'l,30 di notte, con 5 colpi di pistola sparati da un agente in borghese perché il Di Sarro non si era fermato ad un posto di blocco. La persona che era con lui sull'automobile, una Porsche, dice che il Di Sarro aveva creduto di trovarsi davanti a dei rapinatori. Si trattava degli agenti in borghese, con auto civile, addetti alla sorveglianza della casa di Giulio Andreotti.

1· marzo 1979 -- Roma: Un agente insegue Angelo Tomei, 15 anni, che aveva cercato di rubare una radio da un'auto in sosta. Il milite apre il fuoco ed il ragazzo viene trapassato da una pallottola ad una coscia. Il ragazzo afferma che non aveva intenzione di rubare ma stava solo giocando.

2 marzo 1979 -- Messina: Giuseppe Catalfano, 25 anni, viene ucciso da un colpo di pistola esploso da un metronotte. Il vigile si era insospettito per una vettura che faceva la spola dinanzi ad un istituto di credito. Il colpo però sarebbe partito accidentalmente mentre il vigile inciampava.

4 marzo 1979 -- Catanzaro: Nicola Abruzzese, 19 anni, viene ferito con un colpo di pistola al petto da agenti perché non si era fermato all'alt. Il Bruzzese afferma che i freni della sua vettura si erano rotti. Altri due giovani che si trovavano a bordo della vettura vengono fermati. I tre erano pregiudicati per reati comuni.

5 marzo 1979 Castelmaggiore (Bologna): Marco Legnani, 17 anni, viene ferito dai carabinieri perché assieme ad un altra persona che conduceva la vettura non si ferma ad un posto di blocco. I due, di cui uno era pregiudicato, vengono in seguito denunciati per concorso in resistenza a pubblico ufficiale.

11 marzo 1979 -- Napoli: Franco Gragnano, 17 anni, ladro di auto viene ferito a colpi di pistola dalla polizia dopo un inseguimento. Il giovane era disarmato. Secondo i militi il Gragnano li avrebbe speronati a bordo di una 850 rubata.

15 marzo 1979 -- Firenze: Niceta Caracuta, 47 anni, appuntato del reparto operativo dei carabinieri di Firenze viene ucciso da un proiettile esploso da un suo commilitone nel corso di una operazione antiterrorismo. L'appuntato aveva aperto la porta di una stanza dove si erano appostati agenti dell'antiterrorismo in borghese. Un presunto terrorista è stato arrestato nel corso dell'operazione. Il fatto è avvenuto in una pensione di via della Scala.

19 marzo 1979 -- Pisa: Un giovane carabiniere, Rosario Rasizza, 21 anni, viene ucciso da un colpo sparato da un suo compagno di guardia, Gianluigi Perrone, 20 anni. I due erano di guardia quando il Perrone ha minacciato, per scherzo con il fucile il Rasizza. E' partito un colpo che ha colpito il carabiniere alla testa.

20 marzo 1979 -- Catania: Gravemente ferito un ladruncolo, Angelo Pazzavento, 25 anni, sorpreso dalla guardia giurata Angelo Trapani mentre usciva dalla finestra di un appartamento, da dove non aveva per altro asportato nulla. La guardia ha dichiarato di aver agito per legittima difesa e di essere stato minacciato con un cacciavite.

23 marzo 1979 -- Firenze: La polizia apre il fuoco contro una moto con a bordo 2 persone che non si erano fermate all'intimazione di alt. Uno dei due Gerard Gruber rimane ferito. Più tardi dichiareranno che viaggiavano a forte velocità e che non erano riusciti a fermarsi.

23 marzo 1979 -- Lecco: Paolo Ghislanzoni, 16 anni, viene ucciso dalla polizia mentre a bordo di una vettura con un amico, Giancarlo Colombo, non si ferma ad un posto di blocco. Il Colombo dichiarerà di essere sprovvisto di patente e di aver tentato la fuga per paura di una multa.

29 marzo 1979 -- Napoli: Un giovane a bordo di una vettura forza un posto di blocco. I carabinieri aprono il fuoco ed il giovane rimane ucciso. Gli altri occupanti si sono dileguati. Sembra si tratti di un pregiudicato.

7 aprile 1979 -- Firenze: Il fotografo Elio Marcucci, 23 anni, viene ucciso da un agente di pubblica sicurezza mentre transitava in auto con alcuni amici, davanti ad un posto di blocco. Sembra che la vettura non si sia fermata all'intimazione di alt data dai militi. Secondo la questura si è trattato di una tragica fatalità.

7 aprile 1979 -- Monza: Un carabiniere, Riccardo Rosai, rimane ucciso da un colpo di pistola partito accidentalmente dall'arma di un suo commilitone mentre si recavano al bar per bere un caffè.

11 aprile 1979 -- Milano: un giovane tossicomane, Paolo Borgonovo, 23 anni, con precedenti penali, viene ferito dai carabinieri perché non si ferma ad un posto di blocco.

16 aprile 1979 -- Savona: Roberto Pruzzo, 15 anni, viene ferito da un colpo di pistola sparato da una pattuglia dei carabinieri perché a bordo di un motorino non si era fermato ad un posto di blocco. Il Pruzzo affermerà che essendo sprovvisto di bollo aveva paura che gli sequestrassero il veicolo.

20 aprile 1979 -- Roma: Saverio Selva, 25 anni, tossicomane e scippatore viene ucciso da un colpo di pistola sparato da un agente in borghese mentre si trova nei pressi di Trastevere a bordo di una 500 con la moglie e la figlioletta. Sembra che il giovane stesse tentando uno scippo ai danni di una turista.

20 aprile 1979 -- Bari: Una macchina con a bordo 4 giovani scippatori non si ferma ad un posto di blocco. La polizia apre il fuoco: uccide Gennaro Montani, 16 anni, e ferisce Antonio Miami, 18 anni e trae in arresto gli altri due occupanti la vettura.

24 aprile 1979 -- Bologna: Fabrizio Zanotto, un giovane universitario, viene fatto segno di colpi d'arma da fuoco da parte della polizia. Secondo i militi Zanotto non si sarebbe fermato, mentre viaggiava a bordo di una Fiat 500, ad un posto di blocco. Il giovane afferma di non essersi reso conto all'intimazione della polizia. Fortunatamente il giovane è rimasto illeso.

28 aprile 1979 -- Torino: Un agente della Volante, Pasquale Reitano, viene ucciso da un colpo di pistola sparato da un collega durante l'inseguimento di un ladro.

29 aprile 1979 -- Roma: Un vigile urbano, Mario Suppa, ferisce con un colpo di pistola il 14enne Ivan Zaccagnini. Il vigile sostiene che il colpo è partito accidentalmente mentre cercava di porre fine ad una lite tra giovanissimi che si erano recati ad una festa. I giovani affermano che il vigile avrebbe fatto fuoco senza alcun motivo.

4 maggio 1979 -- Napoli: Durante l'inseguimento di due giovani ladri d'auto (14 e 13 anni), che non avevano rispettato l'alt di un posto di blocco, l'appuntato Clemente Ferrara rimane ferito ad una gamba da un colpo di pistola sparato da un altro agente.

6 maggio 1979 -- Bresso (Milano): Il carabiniere Pasquale Azzaro, 20 anni, ferisce accidentalmente Felice Massironi, studente di 18 anni, che era andato a trovare presso la sede della sezione della Croce Rossa di via Manzoni. Incerta la dinamica dell'incidente.

24 maggio 1979 -- Roma: Giancarlo Allegrini, 20 anni, militare di leva, rimane ferito mentre insegue due scippatori, che scappavano a bordo di una vespa. Il colpo è stato sparato da un carabiniere in divisa che, uscito dal Ministero della difesa, aveva assistito alla scena.

24 maggio 1979 -- Roma: Un ragazzo di sedici anni, Paolo Ruggeri, non si ferma all'alt intimato da una pattuglia di carabinieri: uno dei militi esplode alcuni colpi di pistola, due dei quali feriscono il ragazzo a un piede e alla scapola. Gli agenti erano in borghese.

3 giugno 1979 -- Brione di Val della Torre: Un ragazzo e una ragazza non si fermano all'alt intimato da un agente e dai due alpini in servizio al seggio elettorale. I militi esplodono alcuni colpi di pistola che fortunatamente non raggiungono i giovani colpendo le ruote del motorino. I due hanno dichiarato di non aver riconosciuto i militari per il buio.

5 giugno 1979 -- Torino: Casimiro Poulin, 38 anni, precedenti penali per piccoli reati, disarmato, viene ucciso davanti a un bar dall'equipaggio di un'auto della Digos adibita a scorta del giudice Caselli. I tre agenti sono entrati nel locale e hanno chiesto i documenti ai presenti; ne è nato un diverbio, due dei presenti sono stati accompagnati all'esterno dove uno degli agenti ha estratto una calibro 38 puntandola contro uno dei due. E' partita una serie di colpi e il Poulin è crollato a terra.

6 giugno 1979 -- Torino: Nel corso di una perquisizione operata dai carabinieri a seguito di informazioni rivelatesi errate, questi si sono presentati alle due di notte alla porta dell'abitazione di un lavoratore, Guido Tridente, e di fronte a una comprensibile agitazione dell'inquilino circa la reale identità di chi sostava alla porta, hanno fatto partire una raffica di mitra di quattordici colpi ad altezza d'uomo che per puro caso non ha causato vittime.

12 giugno 1979 -- Ravenna: Fabio Carli, 18 anni, viene ucciso con una rivoltellata esplosa dal vigilante Benito Vanzini, 44 anni, che svolge servizio di guardia notturna. Il Carli stava compiendo una rapina. Il Vanzini ha dichiarato che il colpo è partito accidentalmente, avendo egli inciampato in un tavolino all'interno del locale che sorvegliava. E' stato accusato di omicidio e porto abusivo di arma, in quanto non poteva portare la pistola al di fuori del servizio.

PROPOSTA DI LEGGE

ART. 1.

L'articolo 53 del codice penale è sostituito dal seguente:

» ART. 53. (Uso legittimo delle armi)

-- Ferme restando le disposizioni contenute nei due articoli precedenti non è punibile il pubblico ufficiale che, al fine di adempiere ad un dovere del proprio ufficio, fa uso ovvero ordina di far uso delle armi quando vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza all'autorità attuata con le armi e non disponga di altro mezzo per farvi fronte; ovvero fa uso o ordina di far uso di altro mezzo di coazione fisica per respingere una violenza o vincere una resistenza all'autorità purché il mezzo di coazione sia proporzionato all'entità della violenza e della resistenza .

ART. 2.

Sono abrogati gli articoli 27, 28, 29, 30, 31, della legge 22 maggio 1975, n. 152.

ART 3

I servizi di ordine pubblico ed i blocchi stradali devono essere effettuati da pubblici ufficiali in divisa.

 
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