SOMMARIO: Risposte, in sei punti, alla lettera di Valter Vecellio sulla non - iscrizione di Melega; sul problema di come sviluppare al massimo il dibattito precongressuale; sulle polemiche relative al ruolo dei partiti regionali nella formazione delle liste; e sulle altre "piccole cose" citate da Valter Vecellio, "disguidi, sciatterie, errori [che] abbondano in tutte le strutture fragili, basate sul lavoro volontario dei compagni, sul loro impegno a mezzo tempo".

(NOTIZIE RADICALI N. 146, 29 settembre 1979)

"Credo siano necessarie alcune puntualizzazioni.

1) Dissento dalle posizioni di Melega a proposito dell'iscrizione al Partito Radicale. Ho ritenuto doverosa la pubblicazione integrale della sua lettera (come ritengo doverosa la pubblicazione integrale della tua) perché, al di là della correzione di un errore, essa aveva e ha (compreso il lato biografico) il valore di una testimonianza. La testimonianza di un compagno che ha vissuto il proprio impegno politico attraverso l'impegno professionale, si è avvicinato al PR, ha accettato la candidatura nelle liste, crede come noi alle lotte politiche radicali ma teorizza la sua non iscrizione. Il caso non è isolabile a Gianluigi Melega: sappiamo bene quanti compagni ancora non sono iscritti e nutrono perplessità e riserve analoghe alle sue. Carenze sue e carenze loro? Può essere. Ma certo spia dell'impellenza di affrontare di petto il discorso sul tesseramento e sull'autofinaziamento. Come previsto, e me ne dà conferma il tuo scritto, la lettera di Melega ha dato corpo a una contraddizione, è emblematica. La sua p

ubblicazione ci è servita.

2) Per quanto riguarda il dibattito precongressuale rinvio all'articolo pubblicato in queste stesse pagine. Per certo tu potevi in questi giorni, chiedendo una riunione della segreteria per manifestare le tue critiche e - mi dispiace - proporre forme alternative di dibattito. Perché pure tu, caro Valter, devi fare i conti con quelli che sono gli strumenti d'informazione reali che il partito ha a disposizione, con la sua situazione finanziaria, con i suoi tempi.

3) Parli di dibattito pilotato. Solo un invito: prima di affermarlo dimostralo.

4) Concordo su Firenze e sulla indispensabilità del dialogo con questi compagni. Non debbo rispondere io di affermazioni attribuite a deputati radicali da un quotidiano. Certo è che per correttezza bisognerebbe verificare il ruolo esatto che ha giocato la stampa in questa vicenda, prima di parlare di "arroganza" di alcuni compagni. Per quanto riguarda NR pubblichiamo in questo numero il documento approvato a Firenze.

5) Il testo originale dell'articolo su Via Rasella (ne dispongo ancora) citava "Azione nonviolenta" anziché "Alternativa nonviolenta".

Per quanto riguarda il recapito errato purtroppo nell'anno è accaduto più volte e per cambiamenti di sede, e per disguidi. Così come disguidi, sciatterie, errori abbandono in tutte le strutture fragili, basate sul lavoro volontario dei compagni, sul loro impegno a mezzo tempo, e così via.

Lo sapevi e lo sai bene: te lo insegna l'esperienza quotidiana dell'agenzia. Queste, in tutta franchezza, mi sembran proprio piccole beghe di bottega.

6) Non credo che NR sia stato e sia vetrina per belle dichiarazioni e appelli rituali. Certo è che questo partito, da anni, vive di appelli e richieste di aiuto, finanziario e militante. Ti ringrazio per aver risposto a un appello che da tempo andavo facendo ad alcuni compagni, in particolare del comitato di redenzione: quello ad una maggiore disponibilità e collaborazione".