INTERVISTA A LEONARDO SCIASCIA.SOMMARIO: Secondo Leonardo Sciascia l'Italia appare agli italiani ogni giorno più indecifrabile: fatti di sangue senza colpevoli, senza prove, delitti senza castighi, intrighi finanziari che rimangono senza spiegazione, schizofrenia delle parole che nascondono interessi diversi. E poi ancora terrorismo, mafia, violenza, disfunzione della giustizia e peggio ancora, notizie spesso spericolate o drammatizzanti che fanno della cronaca quotidiana un grande processo permanente. L'informazione? non informa. Trasmette soltanto gli indecifrabili segni del potere.
(NOTIZIE RADICALI, 1 Marzo 1980)
Domanda: "Si vive, insomma, in un grande mistero quotidiano?"
Risposta: "la realtà può apparire inspiegabile adesso che mancano i semplici schemi ideologici usati in passato per interpretarli. E la conclusione si moltiplica in una vita politica spesso paradossale"
Domanda: "quando è cominciato tutto questo?"
Risposta: "approssimativamente, da quando la realtà borgesiana, intorno agli anni '50, si è sostituita alla realtà pirandelliana, tra le due guerre, allora ogni fatto veniva immerso nel gioco della qualità, delle ambiguità, delle ambivalenze. Era il tempo del mistero dell'identità individuale, della scomposizione della verità in tante verità. Con la civiltà venuta da Borges si è verificato un mondo speculare e circolare estratto dalla realtà quotidiana, che ha preso risalto ed è entrata nella cronaca, diventando parte della nostra vita. Insomma, viviamo come dentro un romanzo poliziesco senza soluzione, anche se pieno di segni indecifrabili."
Domanda: "il mondo dunque, sta ripetendo, dentro la sua elementarità senza aperture, l'universo di Borges?"
Risposta: "si, e lo sta facendo fino ad impazzire. Possiamo ormai sostituire la parola pasoliniana di "palazzo" con la parola "monade", e sono i segni che vengono dalla monade, dal palazzo, che ci preoccupano nella loro indecifrabilità e che generano risposte ugualmente indecifrabili."
Domanda: "in Italia, dunque, si è adottato il miistero come scudo autodifensivo?"
Risposta: "è certamente una difesa, anche se pericolosa ma a questa realtà complessa corrisponde una specie di nuova scienza in cui gli italiani sembrano diventati espertissimi: le verità si rivelano menzogne, mentre l'esperienza della realtà, tanto da mettere ognuno nella condizione di chiedersi cosa c'è dietro e a chi giova ogni fatto che s'impone all'opinione pubblica".
Domanda: "c'è qualcuno che riesce a distinguere la verità e l'apparenza della verità?"
Risposta: "In questo gioco di specchi, ognuno, compreso me stesso, prova un senso di smarrimento, e bisogna fare molte operazioni semplificanti per ritrovare l'origine e la radice dei fatti".
Domanda: "nonostante il dilatarsi del sistema di informazione, con l'avvento della televisione, si è dunque fatta più forte la sensazione di non capire cosa succede?"
Risposta: "l'informazione, a mio giudizio, non informa, trasmette soltanto gli indecifrabili segni del potere".