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Sciascia Leonardo - 7 marzo 1980
Vicenda Evangelisti-Caltagiorne: testo dell'interrogazione parlamentare e illustrazione di Leonardo Sciascia alla Camera

SOMMARIO: Ilustra in Aula l'interpellanza del gruppo radicale in merito ai finanziamenti ai partiti "mascherati" con pubblico denaro, come è nel caso dei Caltagirone. Sostiene che "Evangelisti non è il Fioroni della tangente". "Evangelisti fa parte di un sistema, come il mafioso", il quale spesso non sa di essere tale. Evangelisti parla "con una certa innocenza" di cose che tutti sanno e che succedono da trenta anni: anche il dibattito parlamentare sulla sua vicenda è, infatti, un'ennesima ipocrisia. I Caltagirone sono dei "buoni cittadini" che in "elargizioni" danno almeno quanto "tutte le imposte non pagate allo Stato italiano, se non le hanno pagate": essi hanno pagato tributi ad un sistema parallelo a quello dello Stato".

(Atti Parlamentari - Camera dei Deputati - VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 7 MARZO 1980)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per conoscere le linee sulle quali il Governo intende muoversi per correggere quella pratica dell'uso dei fondi neri o bianchi che è stata per anni anche teorizzata dai partiti di Governo che è all'origine dei singoli episodi che oggi vedono coinvolto nel giro delle tangenti l'ex ministro della Repubblica Franco Evangelisti.

Gli interpellanti chiedono di conoscere se il Presidente del Consiglio dei ministri non ritenga che in occasione della discussione della legge finanziaria si debba - esaminando in particolare la proposta di raddoppio del finanziamento pubblico ai partiti - affrontare con un dibattito parlamentare ad hoc la grossa questione del finanziamento mascherato spesso con pubblico denaro (tale era il denaro che i Caltagirone elargivano alle varie correnti della democrazia cristiana) ai partiti politici cominciando ad individuare, al di là della loro esistenza di facciata, quali siano i canali e le strutture in cui di fatto i partiti si articolano e si moltiplicano quali i centri di potere cui i partiti fanno riferimento e di fronte ai quali spesso il partito funge da cinghia di trasmissione.

(2-00371) »SCIASCIA, AGLIETTA MARIA ADELAIDE, TESSARI ALESSANDRO .

PRESIDENTE. L'onorevole Sciascia ha facoltà di svolgere la sua interpellanza numero 2-00371.

SCIASCIA. Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio (che non c'è), colleghi, il mio intervento, come al solito, sarà brevissimo. Il collega Melega ha affermato, all'inizio del suo intervento, che ritiene l'ex ministro Evangelisti una specie di brigatista pentito. Io non credo, invece, che Evangelisti si trovi in uno stato di pentimento; semmai, si sarà pentito di aver parlato: ma non credo neppure questo. Non è, insomma, il Fioroni della tangente. Ieri sera - come ricordava Bozzi precedentemente - si è svolto un dibattito sulla mafia; come per un colpo di dadi, oggi c'è un dibattito sul caso Evangelisti. L'accostamento è molto proprio e molto pertinente. In effetti, Evangelisti fa parte di un sistema, come il mafioso. Ho ricordato ieri quel libro di Enner Hess sulla mafia, in cui si sostiene che il mafioso non sa di essere mafioso, partecipa ad una condizione che è l'unica che conosce. Ci si riferisce al mafioso gregario: ed io considero un gregario anche l'onorevole Evangelisti. Egli parla con una

certa innocenza di cose che conosciamo benissimo. Non c'è da scandalizzarsi, dopo trent'anni, per quello che ha detto l'onorevole Evangelisti. Sono cose risapute, che si ripetono, che non producono traumi e non fanno molta impressione; del resto, anche questo dibattito è un'ennesima ipocrisia o mistificazione di fronte al popolo italiano, tranne che per poche voci.

I Caltagirone, in effetti, si possono considerare dei buoni cittadini; infatti, se sommiamo le loro elargizioni, credo che arriveremmo ad un volume tale che potrebbe compensare tutte le imposte non pagate allo Stato italiano, se non le hanno pagate. Erano buoni cittadini che pagavano i tributi ad un altro sistema, parallelo a quello dello Stato, così come parallelo è il sistema mafioso. Non ho altro da dire se non questo al Presidente del Consiglio: se viene qui a dirci che, eliminato Evangelisti dal Governo, abbiamo di fronte un Governo ormai senza macchia, credo che inganni se stesso, inganni noi e tutti gli italiani. Se confessione ci deve essere, che sia una confessione totale, totalitaria, piena e possibilmente senza assoluzioni (Applausi dei deputati del gruppo radicale).

 
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