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Cicciomessere Roberto, Aglietta Adelaide, De Cataldo Franco, Bianco Gerardo - 1 marzo 1981
LA PELLE DEL D'URSO: (39) Il tentativo dei parlamentari radicali di leggere la lettera di Giovanni D'Urso alla Camera; l'espulsione di Roberto Cicciomessere, gli interventi di Adelaide Aglietta, Franco De Cataldo e Gerardo Bianco (13 gennaio)

SOMMARIO: L'azione del Partito radicale per ottenere la liberazione del giudice Giovanni D'Urso rapito dalle "Brigate rosse" il 12 dicembre 1980 e per contrastare quel gruppo di potere politico e giornalistico che vuole la sua morte per giustificare l'imposizione in Italia di un governo "d'emergenza" costituito da "tecnici". Il 15 gennaio 1981 il giudice D'Urso viene liberato: "Il partito della fermezza stava organizzando e sta tentando un vero golpe, per questo come il fascismo del 1921 ha bisogno di cadaveri, ma questa volta al contrario di quanto è accaduto con Moro è stato provvisoriamente battuto, per una volta le BR non sono servite. La campagna di "Radio Radicale che riesce a rompere il black out informativo della stampa.

("LA PELLE DEL D'URSO", A chi serviva, chi se l'è venduta, come è stata salvata - a cura di Lino Jannuzzi, Ennio Capelcelatro, Franco Roccella, Valter Vecellio - Supplemento a Notizie Radicali n. 3 - marzo 1981)

SEDUTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI DEL 13 GENNAIO

Il tentativo dei parlamentari radicali di leggere la lettera di Giovanni D'Urso alla Camera; l'espulsione di Roberto Cicciomessere, gli interventi di Adelaide Aglietta, Franco De Cataldo e Gerardo Bianco

"Aglietta". Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

"Presidente". Ne ha facoltà.

"Aglietta". In queste ore drammatiche che il Paese sta vivendo è accaduto un fatto nuovo che ci dà la sicurezza che il giudice D'Urso, una persona che rischia di essere assassinata, è ancora vivo.

Le voglio leggere il testo della lettere autografa, inviata dal dottor D'Urso, che testimonia questo...

"Presidente". Onorevole Aglietta, credo che siamo tutti sensibili... ("Il deputato Aglietta continua a parlare malgrado i richiami del Presidente"). Onorevole Aglietta, non mi costringa a toglierle la parola!

"Aglietta". Signora Presidente, c'è una richiesta sull'ordine dei lavori!

"Presidente". Certo! Mi faccia la richiesta sull'ordine dei lavori, ma non mi legga messaggi! ("Interruzione del deputato De Cataldo").

Onorevole Aglietta, faccia la richiesta sinteticamente!

"Aglietta". Credo, signora Presidente, che sul regolamento non ci sia scritto che una richiesta vada fatta sinteticamente! Devo portare delle argomentazioni! ("Proteste all'estrema sinistra").

"Presidente". Se la richiesta serve a far passare qualcosa di diverso, non posso consentirle di parlare! Mi pare che siamo su questa strada!

Lei ha detto "Siccome ci sono problemi gravi intorno a questa vicenda..." e poi non mi ha fatto la richiesta, ma ha iniziato a leggere un documento.

"Aglietta". Signora Presidente, siccome per regolamento ho quindici minuti per motivare...

"Presidente". Onorevole Aglietta: lei deve dire che cosa chiede!

"Aglietta". Ho la parola, signora Presidente?

"Presidente". Per dire sinteticamente che cosa chiede!

"Aglietta". Sto portando in aula il fatto per cui dobbiamo ritenere con certezza che il giudice D'Urso è vivo; questo poi motiva la mia richiesta!

"Signor direttore...

"Presidente". No, onorevole Aglietta...

"Aglietta". Io sto leggendo la lettera di D'Urso! Questa è la sua testimonianza! ("Vive proteste all'estrema sinistra - Richiami all'estrema sinistra").

"Bocchi". Brigatisti! Vergogna!

"Alici". Vergogna!

"Presidente". Onorevole Aglietta, se lei mi dice sinteticamente che cosa chiede io la faccio proseguire, altrimenti le tolgo la parola e andiamo avanti con l'ordine del giorno!

"Giglia". E' meglio passare all'ordine del giorno e non farla parlare!

"Bocchi". Le tolga la parola! ("Richiami del Presidente").

"Presidente". O lei dice sinteticamente che cosa chiede (sospensione, inversione dell'ordine giorno o altro) oppure, onorevole Aglietta, le tolgo la parola! ("Proteste dei deputati radicali").

"Giglia". Lo vada a chiedere ai brigatisti, non qui!

"Aglietta". Vorrei riuscire a motivare una richiesta... ("Proteste al centro ed alla estrema sinistra").

"Presidente". Allora, procediamo nell'ordine dei lavori...

"Aglietta". Signora Presidente, di fronte a questo fatto, chiedo cosa il Governo abbia immediatamente da dirci: una vita è legata ad un filo, nelle prossime ore; non vogliamo che il Governo venga a risponderci domani, quando forse sarà troppo tardi ("Vive reiterate proteste all'estrema sinistra ed al centro").

"Presidente". Onorevole Aglietta, lei chiede che il Governo venga immediatamente a rispondere ("Vive proteste dei deputati del gruppo radicale"). Onorevoli colleghi, ho capito! Questa richiesta sarà immediatamente riferita al Governo: e con ciò, per il momento, l'argomento è chiuso ("Reiterate proteste dei deputati del gruppo radicale").

"Aglietta". No, no! ("Rumori").

"Presidente". Procediamo nei nostri lavori.

"Presidente". Ricordo di aver proposto in una precedente seduta, a norma del primo comma dell'articolo 92 del regolamento, che i seguenti progetti di legge siano deferiti alle sottoindicate Commissioni permanenti in sede legislativa:

"II Commissione (Interni)":

"Interventi straordinari a sostegno delle attività musicali" (2199) ("Con parere della V Commissione").

"Aglietta". Chiedo di parlare.

"Presidente". Ne ha facoltà.

"Aglietta". Signora Presidente, parlo contro questa proposta: ribadisco che voglio una risposta. C'è un uomo vivo, che può morire... ("Proteste").

"Giglia". C'è stato anche un uomo morto, ci sono stati altri morti!

"Presidente". Ho detto che il Governo è già stato informato: cosa devo aggiungere, onorevole Aglietta? Ripeto che il Governo è stato informato immediatamente: attendiamo la risposta ("Vive proteste dei deputati del gruppo radicale"). Ebbene, adesso basta! Se si vuole la risposta governativa ed il Governo sa cosa gli si chiede, attendiamo la risposta; è inutile aggiungere altre illustrazioni!

L'onorevole Aglietta si oppone all'assegnazione in sede legislativa di questa proposta di legge. Ai sensi del primo comma dell'articolo 92, su questa opposizione possono parlare un oratore contro ed uno a favore. Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione la proposta della Presidenza di assegnare la proposta di legge n. 2199 alla II Commissione in sede legislativa.

("E' approvata").

"III Commissione (Esteri):"

S. 1135 - "Rivalutazione degli assegni di pensione di invalidità e di lungo servizio agli ex militari eritrei, somali e libici" ("approvato dalla III Commissione esteri del Senato") (2239) ("con parere della I, della V e della VI Commissione").

Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.

("Così rimante stabilito").

"VII Commissione (Difesa)":

"Riconoscimento delle qualifiche dei partigiani" (2177) ("con parere della I e della V Commissione").

"Cicciomessere". Chiedo di parlare.

"Presidente". Ne ha facoltà.

"Cicciomessere". Ci opponiamo alla assegnazione in sede legislativa di questa proposta di legge.

"Presidente". Sull'opposizione dell'onorevole Cicciomessere, ai sensi del primo comma dell'articolo 92 del regolamento, possono parlare un oratore contro ed uno a favore. Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione la proposta della Presidenza di assegnare la proposta di legge n. 2177 alla VII Commissione in sede legislativa.

("E' approvata").

"Cicciomessere". Chiedo di parlare.

"Presidente". Ne ha facoltà.

"Cicciomessere". Nell'annunziarle la opposizione del mio gruppo a questa assegnazione in sede legislativa, le preannunzio che chiederemo una sospensione di questa seduta, ai sensi dell'articolo 41 del regolamento; a tale proposito chiederemo che, dopo il proponente, possano parlare un oratore contro ed uno a favore.

"Presidente". Affronteremo questa questione dopo aver esaurito l'assegnazione delle proposte di legge alle Commissioni in sede legislativa, onorevole Cicciomessere.

Sull'opposizione dell'onorevole Cicciomessere, possono parlare un oratore a favore ed uno contro. Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione la proposta della Presidenza di assegnare la proposta di legge n. 2170 alla VIII Commissione in sede legislativa.

("E' approvata").

"Cicciomessere". Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

"Presidente". Ne ha facoltà.

"Cicciomessere". Chiedo che i lavori dell'Assemblea siano sospesi per almeno 20 minuti al fine di permettere al Governo di venire in aula per fornirci tutte le possibili delucidazioni. Illustrerò questa richiesta di sospensione, come previsto dall'articolo 41 del regolamento; in seguito il collega De Cataldo parlerà a favore di tale richiesta.

"Presidente". Onorevole Cicciomessere, il Governo è stato informato della richiesta avanzata dal gruppo radicale. Non è che sospendendo i nostri lavori si accelleri la risposta del Presidente del Consiglio. Non ritengo quindi opportuno sospendere ora la seduta. Questo è un altro modo surrettizio per fare ciò che il suo gruppo non ha potuto fare prima. Vorrei che ciò fosse chiaro. Non vi è alcuna motivazione per questa sua richiesta. Vorrei dire che nessuno è sciocco.

"Cicciomessere". Non si tratta, signora Presidente, di essere sciocchi o meno: versiamo in una situazione particolarmente grave...

"Presidente". E' assolutamente grave; ma altrettanto grave è che, per una situazione, che purtroppo non dipende dalle nostre facoltà, si sospendano i nostri lavori ("Proteste del deputato Pinto").

"Aglietta". E' il regolamento!

"Presidente". E' mai possibile che tutti possono parlare in quest'aula meno il Presidente?

"Cicciomessere". Chiedo una sospensione della seduta di 20 minuti ("Scambio di apostrofi tra il deputato Pinto e il deputato Carmeno") perché ritengo che tutte le forze politiche ed il Parlamento si trovino di fronte ad un fatto nuovo nei confronti del quale è necessario prendere delle decisioni, nei confronti del quale credo sia essenziale che il Presidente del Consiglio venga qui a riferire. Sappiamo benissimo, signora Presidente, che vi sono delle forze politiche che stanno operando, mentre D'Urso è vivo, perché D'Urso sia invece ucciso ("Vivissime, prolungate proteste dell'estrema sinistra").

"Giglia". Basta, complici!

"Presidente". Onorevoli colleghi!

"Cicciomessere". Nella accorata lettera autografa del dottor D'Urso si fanno delle affermazioni particolarmente importanti.

"Presidente". Onorevole Cicciomessere, non può entrare nel merito della questione cui si riferisce la sua richiesta di sospensione!

"Giglia". Il generale Galvaligi non può scrivere perché è morto!

"Cicciomessere". Il regolamento mi concede di parlare per 15 minuti per motivare la mia richiesta.

"Presidente". Mi deve però spiegare perché chiede la sospensione.

"Cicciomessere". La richiesta di sospensione è basata su questa lettera autografa del dottor D'Urso. Vorrei quindi leggere la lettera del dottor D'Urso perché i colleghi si possano rendere conto...

"Presidente". Onorevole Cicciomessere, la prego di non leggere la lettera: in primo luogo perché i colleghi già la conoscono, e lei non deve ritenere che tutti siano estranei a questo problema; in secondo luogo perché fa parte del merito.

"Cicciomessere". Ritengo che nessuno possa impedirmi di leggere alcunché, come è parso evidente nella Conferenza dei capigruppo cui anche lei, signora Presidente ha partecipato! Quindi intendo comunicare ai colleghi il testo di questa lettera ("Vive proteste all'estrema sinistra") affinché possano riflettere. Questa lettera è stata inviata al direttore dell'"Avanti!".

"Presidente". Onorevole Cicciomessere!

"Lo Bello". Lo espella dall'aula!

"Cicciomessere". Vorrei ricordare a coloro che si sono permessi di scrivere che qualcuno ha costretto la figlia di D'Urso a venire a "Tribuna politica" che sono dei vergognosi ed ignobili... ("Vive proteste al centro ed all'estrema sinistra"). E' stata un'affermazione ignobile! ("Vivissime, prolungate proteste all'estrema sinistra - Agitazioni").

"Presidente". Questa non è la motivazione della richiesta di sospensione: questo è il merito!

"Giglia". Infami! Complici! Assassini!

"Presidente". Onorevole Cicciomessere! Per favore onorevole Cicciomessere! ("Scambio di apostrofi tra il deputato Baldassari e il deputato Pinto").

"Zanini". Gli tolga la parola!

"Fracchia". Brigatista!

"Alici". No, è un nazista ed un fascista!

"Cicciomessere". "Se sono andata a leggere alla televisione il comunicato di Palmi, l'ho fatto di mia volontà, al solo scopo di salvare la vita di mio padre, esaudendo..." ("Vive, prolungate proteste all'estrema sinistra e al centro - Il deputato Cicciomessere inizia a leggere il testo della lettera - Vivissime proteste all'estrema sinistra - Agitazione - Rumori").

"Presidente". Questo è entrare nel merito! Ordino di disattivare il microfono dell'onorevole Cicciomessere!

Chi parla a favore di questa proposta!

"De Cataldo". Chiedo di parlare.

"Presidente". Prego, onorevole De Cataldo. Onorevole Cicciomessere il suo intervento è terminato: ho già dato la parola all'onorevole De Cataldo.

Onorevole Cicciomessere, la richiamo all'ordine per la prima volta! Non mi costringa ad espellerla dall'aula!

"Chiovini". Buttalo fuori!

"Giglia". Sono complici degli assassini: lo denuncio qui! Qui si parla di un vivo e nessuno parla di un morto!

"Trebbi Aloardi". Fuori i complici degli assassini! Fuori dall'aula ("Il deputato Cicciomessere continua a parlare").

"Presidente". Onorevole Cicciomessere, la richiamo all'ordine formalmente per la seconda volta! ("Vive proteste dei deputati del gruppo radicale"). Onorevole Cicciomessere, avendo già la parola l'onorevole De Cataldo, o lei fa silenzio o sono costretta ad espellerla dall'aula! ("L'onorevole Cicciomessere continua a parlare"). Onorevole Cicciomessere, la invito ad uscire dall'aula. Prego gli onorevoli questori di provvedere. ("Applausi all'estrema sinistra ed al centro - Proteste dell'onorevole Aglietta").

"Giglia". Infami!

L'espulsione di Cicciomessere

"Presidente". Onorevole Cicciomessere, la prego di uscire dall'aula e di lasciar parlare l'onorevole De Cataldo ("Il deputato Cicciomessere viene accompagnato dal questore Pucci fuori dall'aula - Dall'estrema sinistra grida: "Brigatista!"; dal centro si grida: "Buffone!" - Richiami del Presidente").

Onorevole De Cataldo, ha facoltà di parlare a favore della richiesta avanzata dall'onorevole Cicciomessere, ma la prego di non entrare nel merito.

"De Cataldo". Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, colleghi, io credo che la richiesta di sospensione formulata dal gruppo radicale sia non solo opportuna, ma anche necessaria; e ritengo, colleghi del gruppo comunista... ("Commenti all'estrema sinistra").

"Alici". Non ti siamo né compagni né colleghi!

"Presidente". Colleghi di questo settore, si tranquillizzino! Onorevole De Cataldo, prosegua.

"De Cataldo". Signor Presidente, io credo che i colleghi del gruppo comunista abbiano avuto precipitazione nell'opporsi, in modo per lo meno affrettato, alla lettura di questa missiva di D'Urso al direttore dell'"Avanti!" Se, invece, l'avessero ascoltata, avrebbero compreso - non dico che avrebbero condiviso, ma credo che avrebbero compreso - l'esigenza della sospensione della seduta per dar modo ai gruppi ed ai partiti, signor Presidente, in attesa della risposta del Governo, di richiederla anch'essi e di sollecitare atteggiamenti diversi da quelli sin qui presi. Ecco la ragione fondamentale della lettura della missiva inviata da D'Urso al direttore dell'"Avanti!", senza dubbio questa notte o questa mattina, perché porta un riferimento puntuale. Che cosa dice? Ecco la ragione per cui, presumendo, come io presumo, nonostante tutto, ancora in questo momento, la buona fede di tutti...

"Di Giulio". Noi non presumiamo la vostra buona fede!

"De Cataldo". Onorevole Di Giulio, ella, essendo diffidente per natura, ha diritto di non presumere niente. Io presumo, nonostante tutto, fino a prova contraria, la sua e quella del suo partito.

Ed allora, signor Presidente, che cosa chiede D'Urso in questa lettera? D'Urso, ancora vivo fino a questa notte... ("Richiami del Presidente"). Signor Presidente, non leggo la lettera, non si preoccupi!

"Presidente". Anche perché è già stampata in un comunicato dell'ANSA.

"De Cataldo". Ma è proprio il comunicato dell'ANSA che io ho in mano!

"Presidente". E allora, vede che è una patente di ignoranza pubblica che lei dà ai suoi colleghi, che queste cose le leggono!

"De Cataldo". D'Urso chiede, signor Presidente, chiede e supplica, dai giornali la grazia della pubblicazione dei comunicati ("Proteste all'estrema sinistra"), perché a questa condizione è legata la sua vita ("Commenti all'estrema sinistra e al centro - Richiami del Presidente").

Io non contesto la legittimità degli atteggiamenti assunti dai giornali che non hanno inteso pubblicare tali documenti. Ritengo, però, che tale legittimità possa essere discussa, vada discussa, particolarmente dalle forze politiche, e ritengo che vada data una indicazione ai giornali, perché la linea della fermezza, di fronte ad una istanza accorata, una istanza che è forse l'ultima della vita di Giovanni D'Urso, va riconsiderata. Noi non chiediamo altro a queste forze politiche ed ai partiti! ("Proteste all'estrema sinistra e al centro").

Chiediamo che per dieci minuti, per mezz'ora, ripensino, e ripensino se è giusto quello che fino adesso hanno fatto e detto. Ecco perché, signor Presidente, noi chiediamo la sospensione della seduta!

"Giglia". Questa è una sceneggiata!

"De Cataldo". Seriamente riteniamo che, sulla base di questo, i gruppi parlamentari ed i partiti possano e debbano riunirsi: per confermare quello che fino a ieri, fino a stamattina, hanno detto, oppure per ripensarci sulla base di questo fatto nuovo, che è terribile ma investe le coscienze di tutti quanti noi. Questa è la ragione di una richiesta di sospensione ("Proteste all'estrema sinistra e al centro").

"Giglia". Che sceneggiata! Vergogna!

"Pumilia". Chiama i compagni assassini!

"Presidente". Onorevoli colleghi! L'Onorevole De Cataldo chiede la sospensione affinché le forze politiche riflettano.

"De Cataldo". Se poi, signor Presidente, in base a bassi e volgari giochi politici i quali...

"Presidente". Onorevole De Cataldo, mi pare che la motivazione sia stata abbastanza...

"De Cataldo". ... i quali, signor Presidente, di fronte alla coscienza degli uomini non possono in alcun modo essere contrabbandati, perché sono bassi e volgari giochi politici ("Proteste all'estrema sinistra e al centro"), per cercare, sulla vita di un uomo, di sovvertire...

"Presidente". No, no, no! Non è possibile... Ognuno ha la propria coscienza di fronte a questi fatti. Ed allora, così come lei non vuole che vi siano atteggiamenti di ostacolo a ciò che ella pensa, deve fare altrettanto nei confronti degli altri.

"Del Pennino e Giglia". Provocatore!

"De Cataldo". Signora Presidente, in quest'aula ciascuno risponde principalmente alla propria coscienza...

"Presidente". Certo!

"De Cataldo". ... ma risponde anche ad un mandato ricevuto dal popolo. E' noi riteniamo in coscienza di dover chiedere, ancora una volta, alle forze politiche, a quelle forze politiche che si sono dichiarate contro la possibilità di un tentativo ultimo per salvare la vita di D'Urso...

"Presidente". Onorevole De Cataldo abbiamo capito tutti quello che lei chiede... Lei è stato precedentemente molto corretto: chiede venti minuti di tempo perché le forze politiche riflettano sulle loro posizioni. Si renda conto che tutto il resto è un di più ("Interruzione del deputato Pinto").

"Aglietta". Signor Presidente, chi lo decide?

"De Cataldo". Signor Presidente, mi conceda che il giudizio su ciò che è in più o meno lo dia io, nei limiti del regolamento e del tempo che è a mia disposizione.

"Presidente". Se lei però entra nel merito...

"Aglietta". Lo vuol lasciar parlare? ("Vive proteste").

"Presidente". Non credo che ci sia un gruppo mortificato nel parlare. Non è mai successo! Se questi venti minuti vengono tutti impiegati... Comunque parli pure, Onorevole De Cataldo.

"De Cataldo". Signor Presidente, ella mi accorda fiducia, quindi credo di aver chiarito, con la maggiore precisione possibile, in un'aula che pregiudizialmente è contro qualsiasi atteggiamento, qualsiasi istanza, qualsiasi proposta che venga dal gruppo radicale, le ragioni della nostra richiesta.

Quanto poi, signor Presidente, alle accuse, alle calunnie, alle ingiurie, ai tentativi di aggressione che si sono verificati nei confronti del Gruppo radicale, dei singoli deputati radicali in quest'aula, sono convinto che ella non li ha percepiti, perché il provvedimento preso nei confronti del collega Cicciomessere prima ancora avrebbe dovuto essere adottato nei confronti di altri deputati i quali hanno gravemente offeso ed ingiuriato sia Cicciomessere sia gli altri colleghi del gruppo. A questi deputati io dico: "interrogate le vostre coscienze". Se ritenete ancora, in coscienza, di dover esprimere i giudizi ai quali ho fatto riferimento, c'è, allora, veramente da temere per l'avvenire vostro, nostro e della Repubblica! Se lo fate soltanto perché ciò va fatto, in questo momento, non ho bisogno di giudicare nessuno, poiché i vostri comportamenti si giudicano da soli ("Applausi dei deputati del Gruppo radicale - Proteste all'estrema sinistra").

"Bianco Gerardo". Chiedo di parlare contro.

"Presidente". Ne ha la facoltà.

"Bianco Gerardo". Signor Presidente, Onorevoli colleghi, vi è sicuramente un modo per favorire il disegno del terrorismo ed è quello di bloccare il corretto funzionamento delle istituzioni. Non credo che possiamo ritmare i nostri tempi sui comunicati dettati o provocati dai terroristi! Vorrei qui ricordare...

"Roccella". Come le lettere di Moro...?

"Presidente". Onorevole Roccella!

"Bianco Gerardo". Dicevo, Onorevoli colleghi, che in un momento particolarmente drammatico della nostra vita politica, quando apprendemmo, in quest'aula del rapimento di Aldo Moro, tutte le forze politiche furono concordi nel ritenere che il modo migliore per rispondere fosse quello di far funzionare le istituzioni. Vi fu un rapido, pronto dibattito e si pervenne ad un voto di fiducia al Governo. Tutto ciò proprio perché le istituzioni debbono dimostrare il loro corretto funzionamento, anche quando sono aggredite.

Non si tratta di rivolgere appelli umanitari. I problemi vanno affrontati nelle sedi opportune. Il Governo, come noi tutti, è naturalmente a conoscenza del documento al quale ci si riferisce. Ed il Governo ha - secondo quanto afferma il regolamento - in ogni momento la possibilità di far conoscere in questa sede il suo pensiero. Noi ci troviamo, invece, di fronte ad una decisione assunta all'unanimità dalla Conferenza dei capigruppo, di dedicare la giornata di oggi all'approvazione di un progetto di legge e quella di domani ad un dibattito e ad un confronto, che sarà sicuramente serrato ed utile, sui problemi che si sono posti e che sono stati discussi...

"Aglietta". D'Urso è vivo oggi!

"Bianco Gerardo". Noi abbiamo la coscienza a posto e, con serenità, ritengo che questo Parlamento, pur nella difficoltà di valutare il complesso dei fatti, nell'angoscia del momento, debba rispondere (ed è la risposta migliore) continuando ad operare ed a portare avanti il nostro lavoro, la nostra azione di parlamentari che vogliono far funzionare il Parlamento. Mi oppongo quindi alla richiesta di sospensione della seduta avanzata dall'Onorevole Cicciomessere, che assumerebbe un carattere non procedurale e di ben altro rilievo ("Applausi al centro").

"Presidente". Pongo in votazione la richiesta dell'Onorevole Cicciomessere di sospendere la seduta per venti minuti.

("E' rispinta").

"Aglietta". Bravi ("Proteste al centro e all'estrema sinistra").

"Cafiero". Imbecille!

 
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